Prolasso emorroidario, cistocele di i livello, lieve rettocele, difficoltà evacuazione
Ho 36 anni e 7 anni e mezzo fa ho avuto il mio primo bimbo.
Ho avuto un travaglio molto lungo di 19 ore di cui 5 ore per l espulsione.
Ho lacerato naturalmente da vagina all'anno con fuoriuscita parziale del retto e 15/20 punti di sutura.
Dopo il primo mese dal parto la situazione sembrava rientrata, l'ano si presenteva normale e non avevo problemi di evacuazione.
Dopo circa 6 mesi ho iniziato a sviluppare emorroidi che ho curato con varie creme anali ma senza successo per 3 anni.
Ho effettuato visita procrologica perché le emorroidi iniziavano a sanguinare ed erano fuoriuscite.
Il proctologo ha riscontrato 3 emorroidi di 3 e 4 grado con prolasso.
Essendo avvenuto nel periodo pre covid tra il 2019 e 2020 ho riscontrato problemi nell'effettuare visite e mi sono affidata ad un procrologo privato che effettuava laser chirurgia procrologica asportando con la tecnica milligan e Morgan le mie emorroidi in day ospital.
Eseguita terapia post operatoria con pastiglie di fibre e ginnastica anale con coni di diverse misure.
Ora a distanza di 3 anni e mezzo dall'intervento sono di nuovo punto e a capo.
Ho effettuato visita dal un altro chirurgo che mi ha riscontrato rettocele secondo lui dovuto al fatto che l'intervento effettuato non era adatto per il grado della mia malattia emorroidaria ma che avrei dovuto fare intervento con la tecnica di longo.
Il suddetto chirurgo mi ha prescritto vari esami tra cui visita ginecologica che ha evidenziato un lieve cistocele e un rettocele di II grado, rettosigmoidoscopia, che ha riscontrato prolasso emorroidario, colonscopia che ha riscontrato sempre il prolasso e un polipo benigno che è stato asportato e Defeco RM che al momento sono in attesa di referto.
Durante la defeco Rm, ho sentito tanto bruciore nellinseremento del gel e non sono riuscita ad espellerlo se non in minima parte.
Dopo meno di 24 ore dall'esame sento dolore all'addome e non so se sia dovuto al grande sforzo fatto durante l'esame per espellere il gel che ho provato con tutte le mie forze ma non sono riuscita se non dopo l'esame in posizione seduta ma sempre con bruciore.
L'addome mi fa male ancora e già prima dell'esame quando starnutisco o tossisco.
Può essere anche che abbia un ernia?
La defeco rm dovrebbe evidenziarlo se ci fosse?
Grazie in anticipo e scusate il poema.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Non ho elementi oggettivi, ma da quello che ha riferito sembrerebbe l' unica soluzione.
Concordo con il collega su una STARR per risolvere i suoi problemi:rettocele e sindrome da ostruita defecazione.
Attendiamo il risultato della defecoRM.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Utero lievemente deviato a sx morfologia e dimensioni ai limiti della norma.
Cavità endometriale di ampiezza regolare. Zona giunzione riconoscibile, continua, di spessore regolare nei tratti rimanenti. Miometeio periferico con segnale disomogeneo.
Canale cervicale di ampiezza regolare, nella norma i restanti settori della cervice, piccola cisti di Naboth.
Non alterazioni dell'intensità della vagina e dei fornici vaginali.
Utile rivalutazione ginecologica ecografia mirata.
Ispessimento fibrotico del legamento utero sacrale, bilateralmente.
Esigua quota fluida nel douglas.
In esiti cicatriziali di emorroidectomia (nel 2020) visibile minima congestione del plesso venoso emorroidario interno.
Conservata la morfologia e l'intensità di segnale degli sfinteri anali.
L'ampolla rettile presenta regolare ampiezza e morfologia (5cm circa)
L'angolo anorettale (ARA) presenta ampiezza regolare (circa 96 ) a riposo, ridotta in contrazione (circa 86 ) ed ampliato in (circa 110 ) in ponzamento.
Buon funzionamento della fuonda puborettale.
La giunzione anorettale (GAR) appare 1,5 cm al di sotto della linea pubococcigea a riposo, e scende fisiologicamente di 2 cm in ponzamento.
In fase dinamica si osserva formazione di rettocele anteriore da pulsione di circa 3 cm.
A carico del compartimento anteriore e medio in fase di ponzamento non si osservano segni di prolasso.
In fase evaquativa si osserva difficoltosa apertura del canale anale per verosimile spasmo e parziale, minima evacuazione.
Non ci ho capito nulla a parte che ho il rettocele. Cos'è quell'inspessimento del legamento utero sacrale? La cisti di Naboth e lo spasmo?
Grazie a chi risponderà.
Dopo aver fatto valutare defeco Rm dal chirurgo mi è stato consigliato intervento secondo Longo. Ho letto pareri contrastanti sul web e esperienze negative da parte dei pazienti che l'hanno ricevuta.
Sapreste indicarmi qualche metodo alternativo a questa pratica? Non vorrei avere problemi in più di quelli che già ho.
Grazie.
Basta! Basta con questa storia!
Già da tempo e grazie a Longo si preferisce operare attraverso l'ano, differentemente da ciò che avveniva in passato, quando il problema veniva affrontato dal chirurgo ginecologo che operava attraverso la vagina senza asportare il rettocele ma semplicemente ributtandolo nel retto, questo risolveva il problema del " bozzo" vaginale ma peggiorava la defecazione, inoltre veniva abbinata una plastica su dei muscoli che in molti casi creava dolori durante il rapporto sessuale.
Grazie a Longo ed alle suturatrici meccaniche oggi si riesce attraverso l' ano, in maniera più semplice e regolata, a correggere il rettocele meccanicamente, evitando manuali plicature con fili di sutura e resezioni di non semplice esecuzione per il chirurgo.
Non posso dirle con sicurezza se nel suo caso è indicata o meno una correzione del rettocele, ma con sicurezza le dico che la resezione sec. Longo è efficace e sicura più delle altre tecniche.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Ma mi domando se non ci siano metodi alternativi per cercare di migliorare la situazione prima di arrivare all'intervento. Ho letto di fisioterapia, elettrostimolazione e biofeedback ma il medico mi ha detto "non servono a niente". Mi sembra si voglia arrivare all'intervento frettolosamente prima di provare altre alternative. Essendo un intervento che potrebbe causare altri problemi (un po come tutti gli interventi) che peggiorerebbero la mia situazione come ha spiegato anche il chirurgo sull'urgenza della defecazione che potrebbe durare anche un mese post intervento, secondo lei fisioterapia, elettrostimolazione e biofeedback, potrebbero essere d'aiuto nel ridurre queste problematiche post intervento alla luce del referto della DEFECO-RM che trova qualche commento più in alto?
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Questi sono i motivi per i quali non ritengo utile la DefecoRM non eseguita in sedia, molto meglio una rapida RX DEFECO eventualmente con una colpocistogradia associata.
A distanza in base alla defecoRm non ho elementi per poterle dire se è necessario intervenire chirurgicamente nel suo caso, far precedere un ciclo riabilitativo è condivisibile, questo potrebbe migliorare la dinamica defecatoria, ma non risolverebbe il rettocele né la recidiva emorroidaria.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Il chirurgo in questione non ha chiesto se fosse stata eseguita in posizione supina o seduta, quindi crede che lo spasmo sia dovuto a l'eccessiva spinta data dalla posizione? Effettivamente ho avvertito difficoltà e costrizione a spingere data la posizione non fisiologica. In questo momento sono ancora più confusa e sto cercando un altro consulto da altri medici della mia regione.
Se le fa piacere la terrò aggiornata sul prossimo consulto che riceverò.
Intanto la ringrazio per le informazioni preziose che mi ha dato.
Saluti
Certo! Se le farà piacere mi tenga informato.
Il solo consiglio eviti specialisti con preclusioni preconcette presso alcune tecniche e si informi sulle effettive competenze in pelviperineologia.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Lo contatti a nome mio e del sito Medicitalia.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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