Devo fare una colonscopia?

Buonasera dottori,
Sono un ragazzo di 21 anni e mi trovo ad affrontare un periodo molto difficile dal punto di vista della salute intestinale.
Ahimè mi è stata diagnosticata una malattia autoimmune qualche anno fa e le cure eseguite, a base di cortisone e ipp sostanzialmente, sembrerebbero avermi distrutto l’intestino.
Forse il mio errore è stato quello di cercare di convivere a tutti i costi con i sintomi collaterali pensando al male più grande, ma adesso che la cura si è regolarizzata e i dosaggi si sono molto molto abbassati, i sintomi intestinali hanno preso il sopravvento.
Il medico di base, dopo esami del sangue e esame della calprotectina, tutto nella norma, mi ha liquidato con una diagnosi da colon irritabile indotto dai farmaci (specialmente il pantorc 25mg) e soprattutto dallo stress.
Effettivamente da quando ho ricevuto la mia diagnosi circa la malattia autoimmune non è stato facile accettarlo, aggiungiamoci scuola, esame di maturità e ora università e tutto sembra coincidere con il sintomi del colon irritabile.
vista poi la mia giovane età il medico ha ritenuto superfluo proseguire inutilmente con esami più invasivi, e si è limitata a consigliarmi l’assunzione di colilen, fermenti a bisogno e mi ha sostituito il pantorc con un trattamento a base di magaldrato e gaviscon.
Effettivamente a 6 mesi dalla diagnosi di colon irritabile i sintomi sembrano migliorati, le coliche sono diminuite notevolmente e stando attento a cosa mangio, evitando soprattutto il fritto che mi da diarrea garantita e il lattosio, riesco ad avere una vita decente ed evitare i soliti sintomi: feci molli e poltacee, diarrea occasionale per 1/2 giorni, muco etc.
L’unica cosa che proprio non riesco ad alleggerire sembrerebbe l’aria nella pancia, che spesso non mi da dolore rilevante, ma più un fastidio che si attenua al rilascio della suddetta (meglio certamente questo che le corse al bagno che facevo non appena dopo mangiato a novembre).
Fin qui tutto bene mi ritenevo soddisfatto con la diagnosi, quando però, parlando con mia nonna è saltato fuori dal nulla che mio nonno fu operato a suo tempo proprio per un tumore al colon, cosa di cui io non ero minimamente a conoscenza.
Preso ovviamente anche dall’ansia (ahimè da quando mi hanno diagnosticato la mia rara condizione neurologica l’ipocondria è difficile da controllare per me) ho riaccusato alcuni sintomi, e immediatamente la mia testa è corsa a rivalutare l’intera situazione.
Soprattutto un paio di episodi di presenza di sangue rosso vivo sulla carta igenica che fino ad ora credevo semplicemente causati dall’attrito con la suddetta o da una ragade (ho avuto un episodio di espulsione di solo muco misto ad un po’ di sangue dopo una festa particolarmente carica di zuccheri).
Ne ho fatto menzione al mio medico di base che comunque ritiene, vista la mia giovane etá, che sia altamente improbabile la presenza di un tumore, anche con familiarità, e di stare tranquillo, ma io mi chiedo, non sarà il caso di approfondire?
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Credo che possa fidarsi delle parole del suo medico.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
La ringrazio per la riposta, mi prendo la libertà di fare una seconda domanda: vista la tanta aria, specialmente la sera, il medico ha suggerito che il problema alla base possa essere un’accentuata disbiosi intestinale, facendo riferimento al fatto che molti pazienti che assumono inibitori di pompa protonica e Mestinon (che a quanto pare è un farmaco che oltre ad avere risvolti neurologici ha anche un effetto lassativo) spesso sviluppano questa spiacevole condizione nel tempo. Mi chiedo se ci sia un modo per eventualmente stroncare questo problema all radice dal momento che i farmaci sopracitati non li assumo più .il medico ha accennato ad una cura antibiotica e ad un test che si può fare, ma sostiene comunque che i sintomi dovrebbero notevolmente alleviarsi da soli non assumendo più i farmaci scatenati e che evitare anche solo lo stress inutile di ulteriori indagini è di per se una cura. Insomma devo darmi semplicemente pace e aspettare di stare meglio?
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Si curi l’alimentazione e cerchi di ridurre lo stress.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Utente
Utente
Lo faró sicuramente, grazie dottore
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Prego e saluti

Dr. Sergio Sforza
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