Evacuazione incompleta e gonfiore addominale
Buongiorno, ho un disturbo che si trascina da qualche mese. Il più delle volte non riesco ad avere una evacuazione completa, ovvero all'inizio della seduta non riscontro particolari problemi, ma sul finire non riesco ad espellere il residuo (pur se minimo) e ho spesso la sensazione che mi si attacchi nel tratto finale del retto, a volte rimane vicinissimo all'espulsione senza riuscire ad uscire completamente. Ma non è solo una sensazione, lo noto anche dallo sporco residuo, a volte rimane proprio sull'uscita dell'ano o in prossimità, e anche sforzando sento che qualcosa si muove ma non esce. Questo va a provocarmi nel giro di un'ora un gonfiore addominale, mi sento pieno di gas e con relativa flatulenza marcata, ma non è sempre facile espellere l'aria. Mi capita di avere una seconda evacuazione nel giro di qualche ora ed espellere con sforzo parte di quel residuo che mi provocava tanto fastidio, provando un leggero sollievo. Il residuo in realtà è di dimensioni davvero ridotte e microscopiche, ma tanto basta a provare un po' di sollievo. Il fastidio mi si accentua notevolmente quando vado a letto e mi sdraio, il gonfiore aumenta in maniera fastidiosissima e spesso non riesco nemmeno ad avere una flatulenza agile e liberatoria, causandomi quindi anche difficoltà nel prendere sonno, continuo a cambiare posizione cercando quella che mi permetta faticosamente di espellere aria. Ho gia' visitato uno specialista e anche eseguito una colonscopia e non è risultato nulla a livello di tumori, né ragadi o polipi. Non riesco a venirne fuori.
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A distanza si possono fare solo delle ipotesi, una di questa è la presenza di una doppia patologia: sindrome dell' intestino irritabile associato ad una stipsi espulsiva.
La sitipsi espulsiva potrebbe essere legata ad incoordinazione tra ponzamento e apertura degli sfinteri o ad prolasso della parete rettale.
La colonscopia non è l' esame adatto per evidenziare questi problemi.
Una visita proctologica ed una proctoscopia le saranno utili per chiarire.
Cordiali saluti.
La sitipsi espulsiva potrebbe essere legata ad incoordinazione tra ponzamento e apertura degli sfinteri o ad prolasso della parete rettale.
La colonscopia non è l' esame adatto per evidenziare questi problemi.
Una visita proctologica ed una proctoscopia le saranno utili per chiarire.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Utente
Innanzitutto grazie della gentile risposta. Voglio essere sicuro di essermi spiegato bene. Non ho difficoltà nell'evacuazione iniziale che e' agevole, il problema è solo quel residuo che a volte rimane e che viene espulso a fatica (a meno che non si tratti di dissenteria) e che mi provoca quel fastidio. Nel caso sia un problema di apertura degli sfinteri è possibile che ne risenta solo a fine seduta quando il residuo è minimo? E nel caso come si risolve? Chiudo con una domanda stupida. Il problema mi si è accentuato di recedente dopo la colonscopia. È un caso o e' possibile che nel forzare la manovra nell'attuazione del clistere molto profondo pre-visita (facevo fatica a rilassarmi) questo abbia prodotto danni?
Devo dire che da anni passo diversi mesi ai tropici e altri in Italia, e questo disturbo nei periodi trascorsi in Italia tende a ridursi notevolmente, a volte quasi del tutto. Potrebbe essere anche una questione di regime alimentare? Questo problema mi si presenta maggiormente quando non sono in Italia, nonostante mi sforzi di mantenere un regime alimentare il più possibile simile, tenendo più o meno sotto controllo il livello di fibre nei cibi ma ingerendo sicuramente meno quantità come spesso capita nei paesi caldi e piu' fibre artificiali (in plovere) tramite bevande specifiche.
Grazie
Devo dire che da anni passo diversi mesi ai tropici e altri in Italia, e questo disturbo nei periodi trascorsi in Italia tende a ridursi notevolmente, a volte quasi del tutto. Potrebbe essere anche una questione di regime alimentare? Questo problema mi si presenta maggiormente quando non sono in Italia, nonostante mi sforzi di mantenere un regime alimentare il più possibile simile, tenendo più o meno sotto controllo il livello di fibre nei cibi ma ingerendo sicuramente meno quantità come spesso capita nei paesi caldi e piu' fibre artificiali (in plovere) tramite bevande specifiche.
Grazie
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Lei si è spiegato bene! ma le ripeto, senza una visita non è possibile chiarire i suoi dubbi.
Prego.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 389 visite dal 05/08/2024.
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