Le ragadi anali è normale che si chiudano e riaprano da sole?

Ho 20 anni e ho avuto negli ultimi 4 anni dei problemi di ragadi anali che spesso, dopo aver defecato, si aprivano (infatti trovavo nel pulirmi la carta igenica sporca di sangue color rosso acceso).
La cosa che mi ha fatto desistere dall'andare a fare una visita proctologica è stato che queste ragadi non si aprivano sempre ma ogni tanto e inoltre non mi davano dolore (sentivo solo bruciore nel momento di pulirmi al bidet).
Alla fine quest'anno mi sono deciso di andare da un proctologo per capire bene la situazione.
Dopo la visita mi ha detto che stavo bene, non avevo emorroidi ma solo una piccola ragade nell'ano.
Così per curarla mi ha dato una crema da spalmare quotidianamente sull'ano (crema vealipogel), delle supposte da prendere una volta al giorno per 14 giorni (asamax 500 mg supposte) e una crema rettale per circa 14 giorni anche quella (antrolin crema rettale).
Nel complesso questo trattamento è durato un po' più di un mese.
Dopo aver concluso il trattamento effettivamente il numero di episodi in cui mi sono trovato del sangue nella carta igenica è notevolmente diminuito.
Tuttavia ancora mi capita in alcuni casi di avere delle piccole macchioline che si vedono.
Non capisco se è una cosa normale, se magari dovrei riprendere la cura che avevo finito oppure se dovrei rivolgermi nuovamente al medico.

So che esiste il fenomeno delle ragadi anali croniche, però non capisco se possa essere il mio caso perchè queste non mi si aprono quotidianamente ma raramente.
Ho notato che mi vengono le ragadi spesso quando, dopo essere andato di corpo, non riesco, o perchè fuori casa o per altri motivi, a pulirmi bene col bidet.
Ho anche notato che tendono a venirmi le ragadi più del solito anche quando vado di corpo sforzandomi.


Spero di non essere stato troppo lungo e di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione.

Grazie a chi mi risponderà
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 326 2
Si la ragade può avere delle fasi di quiescenza con fasi di recidiva, se nonostante la terapia il problema tende a diventare frequente ed il dolore poco tollerabile si ipotizza la cronicizzazione della stessa per la quale potrebbe essere più risolutivo l’intervento.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/