Decorso post emorroidectomia singolare?

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Salve,
5 settimane fa operato per emorroidi di III grado con metodo Milligan-Morgan.

Primi 10 gg dolore controllato, no sangue.
Impostata dieta semi-liquida (pastina e verdure, poca carne) con Psyllo, che però mi fa andare solo ogni 4-5 giorni, con feci strette ma ben formate, senza particolari dolori.

Al 10gg visita, ferite ok ma consigliato dilatatore per inizio di stenosi.
Dopo 2gg a seguito di un piccolo sforzo in bagno comincio a perdere sangue rosso vivo, che mi porta dopo un altro paio di giorni al ricovero di urgenza in ospedale per emorragia dovuta alla caduta di un'escara.

In ospedale per una settimana, impostata dieta leggera con verdure e poi normale con aggiunta di olio di vaselina (2 volte al dì), tuttavia vengo dimesso senza essermi ancora scaricato, impostandomi terapia con olio di vaselina (2 cucch.
al dì) e di un integratore misto (fibre+fermenti+lassativo) +Venolen.
Risultato: appena arrivo a casa per 2 giorni ho forti scariche di feci ben formate accompagnate da violenti coliche addominali che per il dolore mi costringono a "sforzarmi" più volte nell'atto di defecare.
Alla visita di controllo di qualche giorno dopo mi correggono la terapia: troppo pesante e rischiosa, bisogna trovare una via di mezzo tra quest'ultima e quella impostata con la prima dimissione.

A questo punto procedo in questo modo: sospendo l'integratore incriminato, prendo l'olio di vaselina solo al mattino e imposto una dieta ricca di fibre (es.
mattino con banana/kiwi +fette bisco, mezzogiorno pastina+verdura e sera pastina+verdura/frutta cotta; saltuariamente aggiungo qualche porzione di affettato o latticino senza lattosio o raramente carne vera e propria).

Il risultato è che con questa dieta da una settimana vado al bagno anche 8-10 volte al giorno ma producendo solo 1-2cm di feci alla volta, a volte ben formate e a volte frammentate, di colore marrone chiaro/giallo misto a scuro/nero.
A volte mi ricapita di andare a distanza ravvicinata in quanto sento che la defecazione è incompleta.

Inoltre lo stimolo si presenta anche sdraiato e in piedi e sento la muscolatura che "spinge" naturalmente anche in queste posizioni.

Col passare dei giorni sono cresciuti bruciore e irritazione dell'ano, a tal punto che ho dovuto ricominciare gli antidolorifici a pieno regime come da dopo l'intervento.

Infine, da notte scorsa, sulla carta igienica noto tracce di sangue, che immagino siano però legate alla zona della mucosa anale irritata più che alle ferite degli interventi passati.

Dato che soffro da sempre di colon irritabile e che un quantitativo di frutta e verdura come adesso non li ho mai mangiati, valutando anche questo il mio medico mi ha suggerito di ri-correggere (sic!) la terapia come segue: togliere olio, reintrodurre psyllo, ridurre frutta e verdura ed usare solo macrogol se necessario, aggiungere fermenti lattici, continuare Venolen.

Per il bruciore faccio impacchi + Luan o Proktis.


Chiedo: è normale quello che sto passando?
Suggerimenti?
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.8k 366 4
Emorragie tardive fortunatamente non succedono spesso, ma sono possibili.

Non è normale ma può accadere. Il dolore,
l' urgenza che la porta a correre in bagno, la sensazione di mancata evacuazione e la defecazione frammentata sono disturbi frequenti dopo interventi sull' ano/retto, disturbi che diminuiranno con il progredire della cicatrizzazione.
A distanza e tramite questo sito non commentiamo terapie prescritte da altri colleghi, non facciamo prescrizioni e non indichiamo prodotti commerciali, troverà con il suo curante la giusta soluzione.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore.
Piccolo aggiornamento: il lassativo osmotico ha funzionato. In pratica oggi sono andato lo stesso numero di volte di ieri (circa una quindicina) riuscendo però a produrre senza troppi patemi, per ora senza neanche tracce di sangue.

Avrei ancora alcuni dubbi:

1) Capisco che i disturbi che ha elencato siano un po' la prassi in casi come il mio, li avevo messi in preventivo già da prima immaginando che il colon irritabile avrebbe sicuramente acuito/peggiorato la situazion, ritardando la guarigione...quello che invece non so spiegarmi è la tempistica di tutto ciò.
Subito dopo l'emorroidectomia, a parte una stipsi importante che mi son sempre trascinato, non ho mai avuto altri problemi specifici e a livello di alimentazione avevo ampliato enormente la mia dieta.
Da una settimana a questa parte invece (per cui già 10gg dopo la caduta dell'escara), sembra invece che il decorso si sia improvvisamente impantanato e molti disturbi prima assenti si siano presentati di colpo.
Mi sarei aspettato, al contrario, delle primissime settimane molto "difficili", con un progressivo miglioramento col passare del tempo. Trovo invece tutto questo abbastanza randomico. Cosa ne pensa?

2) Leggo di precedenti pazienti che sono andati incontro al temuto ascesso perianale, una complicazione che ha alcuni sintomi sovrapponibili con i miei da una settimana a questa parte (dolore anale e gonfiore): devo allarmarmi? Glielo chiedo perchè non ho ancora ben chiaro l'origine di questa complicazione degli ultimi sette giorni, visto che il dolore sembra contentrato all'ano, dolorante e rigido salvo quando sono sotto l'antidolorifico.
O può essere dovuto anche ad una irritazione generica intestinale dovuta alla ferite in fase di rimarginazione?

3) C'è la possibilità che la dieta estremamente varia adottata dall'intervento fino ad oggi abbia fatto "esasperare" solo in questa ultima settimana il mio colon, visto che prima non vi era abituato?

Ancora grazie per la sua disponibilità
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