La sindrome del colon irritabile

Gentili dottori, volevo porre all'attenzione il mio caso già tempo fa discusso. Da un mese e cinque giorni, a seguito di scariche diarroiche, o comunque di feci molto spezzettate, e circa 4 -5 scariche al giorno, mi sono molto preoccupato e di conseguenza rivolto a diversi specialisti. Mi è stata diagnosticata la sindrome del colon irritabile. Ho un laboratorio di analisi, ed essendo un soggetto ansiosissimo ho fatto tutti i controlli, emocromo (ripetuto piu volte nell arco di un mese), ves, pcr, igg, iga, igm, markers tumorali, ferritina, sideremia, transferrina, calpropectina fecale, sangue nelle feci, ecc. Tutto nella norma, se non fosse per la bilirubina indiretta 3,6 dovuta alla sindrome di gilbert. Ho fatto ben due ecografie addominali, tutte negative. Non presento febbre e i dolori sono molto rari e comunque mai forti. Mi è stata data come cura prima il normix associato a yovis e spasmex per cinque giorni, ma nessun miglioramento. Quindi ho preso di mia iniziativa il bimixin per cinque giorni. Nessun risultato nemmeno in questo caso. A un certo punto un medico mi ha dato un farmaco a base di bromuro chiamato Lexil, associato a cortisone (5mg) per la presenza di un po di muco nelle feci. Poco fiducioso negli antidepressivi, ma consapevole del mio costante stato di ansia, non voglio prendere questi farmaci per paura di esserene poi dipendente. (...) Volevo chiedere se è il caso di eseguire ulteriori controlli più specifici data la mia età (25 anni) e nessun caso di poliposi o altre forme di malattia al colon in famiglia, ma soprattutto volevo chiedere SE è NORMALE CHE QUESTE "MANIFESTAZIONI DIARROICHE (PER COSì DIRE) DURINO PIU DI UN MESE. (!!) Dimenticavo. Ho perso 4 chili in un mese ma piu che altro perche, sfiduciato, non mangiavo più. Adesso mangio molto ma non metto peso, rimango sempre fermo tra 68,2 - 68,9. (sono alto 172 cm e non ho alcun problema di obesità, il mio peso è stato sempre di 70 - 72 kg). Ringraziandovi per la collaborazione, vi porgo cordiali saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Come già indicato nel precedente consulto, il suo problema necessita di una terapia variabile nel tempo e il miglior modo per affrontarlo è affidarsi ad uno specialista col quale stabilire un rapporto di fiducia e affrontare le diverse fasi della malattia, un supporto psicologico è anche indicato per gestire la componente legata all' ansia che lei descrive.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
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Gentile dottore, cosa intende per terapia variabile? Può essere qualcosa di più grave anche con tutte le analisi in regola? Mi sono già affidato a specialisti e tutti mi hanno detto la stessa cosa. Nonostante questo continua a non passare.. La mia preoccupazione è questa. Mi scusi dottore se abuso della sua cortesia
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Intendo che la dieta, i farmaci ed altro vanno modificati in base ai sintomi del momento.
Alla seconda domanda puo' rispondere solo chi la segue personalmente.
Se è già seguito da specialisti, credo ancora piu' valido il consiglio di approfondire l' aspetto 'psicologico' del problema.
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