Incontinenza fecale e terapie che non risolvono il problema

Buongiorno, sono una donna di 41 anni, con un buono stato di salute generale.
Ho sperimentanto nell'arco della mia vita 4 episodi di incontinenza fecale.
Il primo, nel 2009, nel quadro di quello immagino essere stato una gastroenterite, visto il vomito, la diarrea e la febbre.
Mentre avevo la testa nel gabinetto, ho sentito fuoriuscire due scariche di diarrea incontrollabili.
Lì per lì non ci ho fatto caso, stavo talmente male, le altre scariche le ho sentite e ho potuto controllarle.

Episodio simile 13 anni dopo, a fine dicembre 2022, nuova gastroenterite.
Dopo ore di crampi, e aver vomitato, mi sono capitate tre scariche, una a poca distanza dall'altra nell'arco di novanta minuti, completamente inavvertite.
Poi tutto è rientrato nella normalità (con scariche di diarrea controllabili).
Purtroppo a ottobre 2022 ho anche perso feci liquidi nel quadro di una flatulenza.
Da lì, tutto tranquillo fino ad aprile 2024, dove mi è capitato di perdere acqua dall'ano durante una flatulenza (scarica diarroica acquosissima).
Sono molto spaventata e ho richiesto un consulto che avrà luogo a metà aprile presso un gastroenterologo che mi sottoporrà a un esame ano-rettale.

Personalmente, dopo aver letto molto in internet, credo di avere un danno sfinteriale (immagino dato da rapporti anali, ne ho avuto relativemente pochi in vita, consenzienti e non dolorosi, anzi devo dire piacevoli, ma probabilmente mi hanno compromessa).
Non vedo che cos'altro possa essere.
Sono molto stressata sul lavoro, ma dubito che possa centrare qualcosa.

Ora la cosa che mi preoccupa è leggere in internet che non ci sono terapie efficaci e che anche la chirurgia (ricostruzione sfinteriale) non dà buoni risultati, Nel mio futuro vedo pannoloni e infine una stomia.
Se a 40 anni sono messa così, chissà a 60.
La cosa mi turba moltissimo, sono professionalmente attiva, viaggio molto per lavoro, per me sarebbe una catastrofe (e già finora ho avuto la fortuna di non avere incidenti in pubblico).
Che cosa potete dirmi sull'efficacia delle terapie, se supponiamo un danno sfinteraile?
Al 100% non si potrà mai risolvere?
Avrò comunque altri incidenti?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Da quello che descrive non si può parlare di incontinenza.
Le sue perdite di feci e di materiale enterico si sono verificate sempre in occasione di feci diarroiche, la diarrea è sempre accompagnata da un aumento delle contrazioni intestinali, queste contrazioni sono responsabili della "apertura spontanea" degli sfinteri e della perdita di feci.
Con la visita chiarirà.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per questa sua valutazione che mi dà un po' di serenità in vista della visita specialistica. Non può immaginarsi il mio stato psicologico da un paio di giorni a questa parte, non riesco quasi a dormire. Il fatto è che nessuno parla mai di queste cose e ci si sente molto soli e umiliati quando capitano. Mi sembra di essere un po' giovane per avere questo genere di problemi. È chiaro che le scariche liquide sembrano mettere a dura prova il mio sistema (anche se quest'anno mi è pure capitato di avere diarrea o anche evacuazioni liquide singole senza problemi). Secondo lei posso per lo meno sperare di non avere lesioni troppo gravi (sempre che ce ne siano) e/o comunque risolvibili? Mi sono chiesta, senza trovare risposta da nessuna parte, se uno o più gap dello sfintere interno possano determinare casi di incontinenza fecale passiva radi come quelli che ho sperimentato io stessa. O se uno sfintere molto danneggiato (con uno o più gap) possa assicurare, in determinate condizioni, la stessa tenuta. Mi scuso davvero di importunarla con queste domande, ma quando leggo in internet che l'incontinenza a feci liquidi è un'incontinenza moderata di grado 2 e poi vedo che la gravità va associata alla frequenza degli incidenti (quotidiana, settimanale, mensile, meno di una volta al mese) non so proprio come valutare il mio quadro clinico. Intendo: l'incontinenza potrebbe essere moderata (feci liquide), determinata da gravi lesioni, ma capitare di rado?
La ringrazio sin d'ora se vorrà darmi una risposta e mi scuso davvero per il disturbo. Buona giornata.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Attenda la visita; una "sindrome dell' intestino irritabile" potrebbe essere la causa dei suoi problemi.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
Utente
La ringrazio sinceramente. Buona giornata.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
Scusi, se la disturbo di nuovo, ma io questa notte non ho dormito nemmeno con un sonnifero. Stavo ripensando alle sue spiegazioni di ieri. Naturalmente, per quanto riguarda la gastroenterite mi sono un po' tranquillizzata, ma per quanto riguarda la fuga di feci liquidi durante le flatulenze, no. Le spiego meglio. Nella prima occasione, avevo appena finito di cenare e lasciando partire la flatulenza, mi sono ritrovata feci liquide sulle mutande. Ho avuto una scarica (sentita) anche di lì a poco. Io generalmente non vado di corpo così tardi la sera, era molto strano. La seconda volta (cioè sotto Pasqua) avevo mangiato un minestrone il venerdì sera (molto tardi) che mi aveva provocato potentissime flatulenze (in passato lo stesso minestrone mi aveva provocato anche diarrea fortissima per ore). Quel giorno però, flatulenze a parte, non avvertivo fastidio, avevo mangiato una tartare a pranzo, avevo solo un gran senso di pesantezza e stanchezza. E mentre ero seduta sulla mia gamba e ho lasciato partire la flatulenza, mi è uscita acqua fecale dall'ano, le feci visibili erano microscopiche. È possibile che le flatulenze allentino parzialmente gli sfinteri e favoriscano l'uscita di feci liquide?
Sono davvero atterrita, non so come calmarmi e sopravvivere fino al 15 maggio. Sperimento a periodi l'alternanza di feci molli e dure (anche molto dure) da un giorno all'altro o anche lo stesso giorno e il numero di evacuazioni cambia spesso (1-2-3). Mi capita di andare in bagno e di faticare a fare uscire la cacca e dopo l'espulsione notare che era in gran parte liquida. Oltretutto ho problemi di sonno e di ansia, questo da parecchio tempo, ma quest'anno non va per niente bene. Tutto questo non mi sembra però giustificare gli episodi che le ho descritto. La ringrazio fin d'ora per una sua risposta. E mi scusi ancora.
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Utente
Utente
Scusi, ho postato 2 volte.
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Utente
Utente
Sono un vero disastro, mi scusi. Volevo solo specificare che il minestrone l'ho mangiato il venerdì sera tardi (verso le 23), il mattino dopo mi pare di essere andata di corpo regolare, a pranzo ho mangiato una tartare di manzo e le flatulenze mi hanno accompagnata dalla sera prima fino allo sconvolgente fatto dopo pranzo.
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Utente
Utente
Scusi, dottore, se insisto, ma su internet si legge che le scariche devono essere minimo 3 per essere considerate diarrea. O è possibile il singolo episodio diarroico o solo 2 scariche? A me piacerebbe calmarmi, però temo che feci liquide rilasciate dopo pranzo nel quadro di una flatulenza forse non rientrino nella definizione di diarrea, e quindi sì, erano episodi isolati d'incontinenza (a ca. 18 mesi di distanza).
Lo so che non può fare diagnosi da lontano, cerco solo di provare a vedere cosa sarebbe plausibile. Dio solo sa come non vorrei avere questa conversazione su questa pagina.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Di certo non è incontinenza.
Ma disturbi associati al suo intestino irritabile ed alle flautolenze.
Va visitata!
Non è possibile chiarire ulteriormente e nè risolvere il suo problema tramite questo mezzo.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
Utente
Grazie, dottore, per la risposta. Spero ardentemente che la visita del 15 maggio le dia ragione (per lo meno che l'esame ano-rettale non evidenzi nulla). Io non ho mai vissuto nulla di più scioccante in vita mia. Un vero incubo in cui temo mi capiti un incidente in pubblico e dove più leggo in internet più mi spavento. E collegare il tutto ai diversi rapporti anali avuti mi ha distrutto completamente.
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e per l'ascolto. Buona serata.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Se le farà piacere mi tenga informato.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
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Buongiorno, dottore, le farò sapere senz'altro.
In questi giorni mi sono chiesta se possa effettivamente soffrire di intestino irritabile. Alcuni sintomi legati all'intestino combaciano, ma io non ci ho mai prestato attenzione, pensando che fosse stress o un semplice malassorbimento dei cibi ingeriti. Ma di veri dolori addominali non mi pare di averne avuti. Ho saputo invece che il 15 maggio mi faranno un esame con una sonda per misurare la pressione anale. Orrore. Ora mi metto un dito dietro (come per l'auto erotismo, che pratico) e mi pare che il dito entri fin troppo facilmente. Non mi sento chissà che pressione intorno al dito e non so quanta pressione sia normale. Se penso al mio compagno, che non ha mai avuto rapporti anali e che non si gingilla con il suo ano, la cosa è ben diversa, il suo ano pare una porta stagna. Lei cosa ne pensa? (Se le va ancora di rispondermi qualcosa). Ci può essere tutta questa differenza tra uomini e donne? Mi scuso di abusare della sua pazienza, questa attesa mi logora e sono generalmente ipocondriaca, ma qui non faccio che notare cose che confermano i miei timori più grandi (danni anatomici).
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Utente
Utente
Devo andare in ferie lunedì mattina per 6 giorni. S'immagini in che stato mi appresto a salire su un aereo a Malpensa, ho paura di mangiare e di incappare in una diarrea. Mi perdoni davvero, ma a parte con lei e il mio compagno non ne ho parlato con nessuno.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
L' unica cosa certa è che lei ha sempre feci liquide, con feci liquide è possibile che si possano verificare delle perdite anche con un apparato sfinteriale "tonico"; chiaramente se questo "tono" è leggermente compromesso facilita la perdita.
Con la manometria chiarirà se ci sono delle variazioni del tono dello sfintere, ma avrà anche informazioni sulla sensibilità rettale, cioè quella sensazione di urgenza alla defecazione e il massimo volume tollerabile che porta ad una apertura involontaria degli sfinteri.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
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Buongiorno, e grazie per la risposta. Io temo che il tono sia compromesso, vedendo lui e vedendo me. La vedo davvero male per quanto mi riguarda.
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Utente
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Buongiorno, sono stata dal medico. L'esame ha indicato che a livello dello sfintere interno c'è una sorta di piccola cicatrice dovuta ad un eccesso di dilatazione dello sfintere. Non ci sono gap/interruzioni. Al momento non ho i dati esatti, attendo il rapporto. Mi ha mandato a fare fisioterapia 1 volta a settimana per rafforzare il pavimento pelvico e mi è sembrato piuttosto ottimista quanto al recupero e alla prevenzione nel lungo periodo, tanto da dirmi che non crede che avremo bisogno di rivederci (i fisioterapisti gli faranno rapporto suoi progressi e i miglioramenti durante la terapia). Non mi ha dato grandi indicazioni riguardo alla dieta da seguire, mi ha giusto detto di evitare aglio e cipolle e mangiare con moderazione alimenti come piselli, lenticchie o ceci. Mi ha anche dato un probiotico.
In base alla sua esperienza come sono le mie possibilità di recupero o almeno di mantenimento dello stato attuale? È d'accordo con questa terapia?
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Utente
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Allora, le invio qualche dato. Mi scusi se non ho i termini esatti, ma vivo in Svizzera tedesca e ho il rapporto in tedesco.
Ispezione anale: niente da rilevare
Palpazione rettale: tono a riposo diminuito, squeeze tone normale, moderate anteriore Rektozele (non ho idea di come tradurre, lo lascio in tedesco)
Manometria: pressione a riposo ridotta (15 mmHg, nella norma sopra 59 mmHg), squeeze tone normale,
Sfintere esterno intatto, Starck score 6/16.
Sfintere interno difettoso tra 5 e 7 in KEL (non so cosa sia), comunque il medico parlava di una cicatrice e non di un gap o di un'interruzione (gliel'ho chiesto espressamente) (in tedesco: narbiger anteriorer Sfinkter Internus Defekt), riflesso un po' debole durante il colpo di tosse.
Come le dicevo mi ha inviato a fare la riabilitazione del pavimento pelvico con biofeedback, lui è convinto che 9 sedute possano bastare...poi immagino di dover continuare a fare esercizi io.
Lei cosa mi dice? Crede che con la riabilitazione la situazione possa per lo meno non evolversi in peggio?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Nulla di drammatico alla manometria.

Per la riabilitazione credo di sì!

Vedrà che, anche evitando la formazione di feci liquide, la continenza migliorerà.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
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Buongiorno dottore, grazie per la celere risposta e per la conferma che i risultati della manometria non sono drammatici (io purtroppo i parametri che le ho indicato non li capisco, quando ho letto pressione 15 mmHg quando nella norma dovrebbe essere superiore a 59 mi è preso un colpo). Vedendo che il medico non drammatizzava la situazione, mi chiedevo se non stesse prendendo la situazione sottogamba. Quindi anche lei crede che un ciclo riabilitativo di 9 sedute per rinforzare i muscoli possa dare i frutti sperati? Oltre naturalmente il controllo delle feci liquide. Il medico non aveva proprio l'aria di credere che sarei diventata un cliente abituale del suo ambulatorio. Alla domanda "Quando devo tornare?" mi ha risposto "Ah, ma non per forza deve tornare, se non ha più bisogno..."
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Utente
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Buonasera dottore, scusi la domanda sciocca, in attesa del primo appuntamento con il fisioterapista. Ho capito bene che lo scopo della riabilitazione è di aumentare quanto più possibile il tono sfinteriale? Cioè, quei 15 mmHg a riposo possono aumentare? Non dico di tornare alla normalità, ma aumentare in modo significativo per una migliore continenza.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
"lasciando partire la flatulenza, mi sono ritrovata feci liquide sulle mutande"
Questo sarebbe avvenuto ugualmente con un tono basale a
riposo normale, perché lei, volontariamente, emettendo gas ha "aperto" l' ano e c'erano anche feci liquide.
Le ripeto: in presenza di feci liquide le succederà sempre, che emettendo volontariamente aria, di perdere feci liquide.
Quindi la prima cosa da correggere sono le feci.
Esegua la riabilitazione con fiducia.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
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Buongiorno, la ringrazio per tutte sue risposte. Ho cominciato la riabilitazione. Secondo la fisioterapista ci sono possibilità che lo sfintere anale interno si rigeneri (o che comunque torni a lavorare meglio), visto la mia giovane età, e che anche il tono a riposo possa di riflesso migliorare. In percentuale però non si espressa. Lo sfintere esterno secondo lei funziona alla perfezione (forza e resistenza ok). Per ora abbiamo lavorato su quello.
Io una domanda ce l'avrei:
Se lo sfintere anale interno è un muscolo involontario, e quindi non lo posso allenare di mia volontà, è davvero possibile rafforzarlo/rigenerarlo? È possibile che si rafforzi indirettamente allenando gli altri muscoli?
Mi perdoni, sono ancora un po' turbata e rattristata da quanto mi è capitato. La motivazione c'è, però vedere quel tono a riposo così basso (15mmGH) mi mette una grande ansia. La fisioterapista dice che siccome il corpo compensa non mi devo preoccupare, io però insomma...
Il problema delle feci è stato risolto (prendo i semi di psillio e mi hanno regolata molto bene). Grazie in anticipo per una sua eventuale risposta e buona serata.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Segua i consigli del fisioterapista.
Se le feci sono ritornate normali e non sono più liquide i risultati si dovrebbero già vedere.
Tranquilla.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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