Residui fecali

Salve, sono un ragazzo di 20 anni e da qualche anno ho un problema che mi condiziona la mia vita sociale legato al cattivo odore anale. Infatti, circa 4 anni fa, mi sono rivolto ad un proctologo per via di alcune perdite ematiche anali e mi è stata subito diagnosticata una ragade anale e guarita in pochi giorni, ma, da allora non riescivo più a defecare completamente e mi sono rivolto ad un proctologo/gastroenterologo che mi ha fatto fare dopo alcune visite il calprest test (risultato negativo) e mi ha detto che avevo residui fecali anormali nel retto e per ovviare a questo problema dovevo infilami il dito durante il bidet per favorire la completa evacuazione delle feci. L'ho fatto per un pò ma mi da fastidio farlo e comunque non riuscivo a liberarmi completamente.Il medico mi ha più volte detto che se non lo faccio le feci fermentano e creano cattivo odore (appunto il problema cui sopra). Volevo sapere come comportarmi (mi ha anche detto di prendere dell'olio di vasellina - paraffina liquida ma posso prenderla solo per brevi periodi). Faccio regolarmente sport (nuoto, corsa, pesi, boxe...) e faccio un'alimentazione equilibrata e ricca di frutta e verdura e fibre e la sera prendo un cucchiaio di olio d'oliva.
Grazie a quanti vorranno aiutarmi, sono disperato, sta condizionando in negativo la mia vita sociale e non per via del cattivo odore che emano nonostante mi lavi più volte al giorno ed accuratamente.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

con i limiti di una valutazione a distanza relativa al mezzo che stiamo utilizzando, ed in relazione alle sue affermazioni, riengo posibile che il proctologo da lei consultato non abbia torto.

la sensazione di cattivo odore durante il periodo in cui ha seguito le indicazioni dello specialista si è ridotta?

aspetto la sua risposta.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
Salve e grazie per la risposta, comunque in quel periodo il cattivo odore si è ridotto ma non è scomparso del tutto.
Ho dimenticato di dire nella richiesta che evacuo solo quando è strettamente necessario e comuqnue non più di una volta al giorno (consigli medici del primo proctologo) e nonostante spinga con convinzione durante il porzamento (credo si dica così) ho sempre la sensazione di una evacuazione incompleta e a volte ho anche del bruciore anale.

Grazie
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

in linea di massima dovrebbe evitare per quanto possibile il ponzamento (spingere per produrre l'evacuazione). l'ideale sarebbe non provocare l'evacuazione, ma assecondare lo stimolo ad evacuare.

inoltre utile sarebbe fare uso di fibre vegetali assunte durante i pasti insieme ad abbondanti quantità di acqua sufficiente per avere una qualità fecale orientata alla pastosità piuttosto che alla durezza.

in questo modo anche il passo successivo del lavaggio sarebbe più semplice ed efficace.

la presenza del bruciore che lei riferisce potrebbe essere messo in relazione a ragadi escludendo l'effetto di alcuni alimenti.

in sintesi proprio per la limitatezza del mezzo ed in relazione alla valutazione a distanza, le consiglierei un nuovo controllo coloproctologico.

mi tenga informato

cordiali saluti
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza, Chirurgo apparato digerente 13.3k 379
Gentile utente
Concordo con il collega Catani sulla utilita' di una visita coloproctologica. La sintomatologia descritta {ho sempre la sensazione di una evacuazione incompleta e a volte ho anche del bruciore} farebbe pensare ad una O.D.S.{sindrome da ostruita defecazione} che riconosce nel prolasso rettorettale o rettoanale una delle cause che abbinata ad eventuale ragade anale potrebbe essere responsabile del soiling {piccole perdite giallastre} e del cattivo odore anale. La sola visita coloproctologia ed la proctoscopia potranno essere sufficienti a chiarire tale disturbo. Il collega che la visitera',se riterra' opportuno, valutera' la necessita' di uno studio defecografico, studio che serve a chiarire le cause del mancato svuotamernto dell'ampolla rettale e l'entita' del ristagno.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie per l'interessamento al mio caso, comunque sono stato da due proctologi e ho fatto la proctoscopia una sola volta (circa un anno fa) e non è risultato nulla tranne una presenza d feci anche dopo il clistere per la visita appunto.
Per quanto riguarda la dieta mangio molte fibre vegetali e integrali (frutta, verdura, crusca, cereali integrali, etc.) e bevo molta acqua.
Devo dire che l'ultimo medico proctologo a cui mi sono rivolto non mi ha accennato nulla riguardo ad una O.D.S. o simili, mi ha solo detto che non era normale quella presenza di feci e che dovevo usare il dito per completare l'evacuazione, nient'altro.
Comunque cercherò un altro colonproctologo nella mia zona e ci andrò al più presto.
Grazie anticipate.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

le nostre valutazioni a distanza non possono essere confrontate con coloro che hanno la possibilità direttamente di raccogliere l'anamnesi, vedere gli esami eseguiti evisitare il paziente.

le nostre sono valutazioni teoriche in base solo a quanto riferito dalla persona.

in un annopossono cambiare le cose.

comunque ci tenga informati.

cordiali saluti
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