Difficoltà a evacuare feci morbide
Salve il mio problema inizia circa 2 anni fa, dopo aver partorito (aprile 2021) ho cominciato a soffrire in maniera sempre più ingravescente di gonfiore, senso di pienezza, nausea, eruttazioni, reflusso, senso di costipazione e problemi digestivi.
Tra febbraio e aprile eseguo diversi esami (esami del sangue, ecografie, gastroscopia, tac con contrasto addome completo) tutti negativi.
Finalmente a fine aprile risulto positiva al breath test e mi diagnosticano la sibo.
Eseguo cura con normix e va meglio.
Contemporaneamente mi accorgo di non riuscire mai a evacuare completamente.
Anche questo peggiora con il tempo.
Il tutto si associa a una disfunzione importante del pavimento pelvico, trattata con tanti cicli riabilitativi ma mai sufficientemente (ancora non riesco a fermare il getto di pipi e spesso la perdo).
A breve avrò l'ennesima visita uroginecologica.
Nell'ultima mi viene diagnosticato un lieve rettecele.
Da luglio la situazione però ripeggiora sempre di più finché in questi ultimi giorni sono stata malissimo.
Nausea crampi forti addominali, inappetenza e questa difficoltà a evacuare anche feci morbide.
Ho preso in questi giorni macrogol la sera perché tutto iniziato da feci un po dure che facevano da tappo.
Ora vado in bagno con feci morbide (ultimamente poco formate) ma mi accorgo che rimane sempre qualcosa dentro (se inserisco un dito nell'ano le feci sono palpabili).
Anche se spingo non esce niente.
A volte faccio dei microclismi al miele ma non sono sufficienti a liberarmi mai del tutto.
La conseguenza è una sensazione di pienezza costante, aria e mal di pancia forti.
Sono disperata.
Mi è stata prescritta una colon.
Aggiungo anche che in un'occasione mi sono trovata a spingere e non essermi accorta che avevo evacuato. Come se non avessi percepito il passaggio delle feci. A volte inoltre mi sembra di far fatica anche a espellere l aria.
Mi chiedo da cosa può dipendere questo problema, se i miei sintomi sono correlati a questo mancato svuotamento (e forse al ritorno della sibo, perché in parte si assomigliano) e soprattutto come poter stare meglio in attesa di una risposta.
Le mie giornate sono invalidate da questo mio malessere.
Grazie
Tra febbraio e aprile eseguo diversi esami (esami del sangue, ecografie, gastroscopia, tac con contrasto addome completo) tutti negativi.
Finalmente a fine aprile risulto positiva al breath test e mi diagnosticano la sibo.
Eseguo cura con normix e va meglio.
Contemporaneamente mi accorgo di non riuscire mai a evacuare completamente.
Anche questo peggiora con il tempo.
Il tutto si associa a una disfunzione importante del pavimento pelvico, trattata con tanti cicli riabilitativi ma mai sufficientemente (ancora non riesco a fermare il getto di pipi e spesso la perdo).
A breve avrò l'ennesima visita uroginecologica.
Nell'ultima mi viene diagnosticato un lieve rettecele.
Da luglio la situazione però ripeggiora sempre di più finché in questi ultimi giorni sono stata malissimo.
Nausea crampi forti addominali, inappetenza e questa difficoltà a evacuare anche feci morbide.
Ho preso in questi giorni macrogol la sera perché tutto iniziato da feci un po dure che facevano da tappo.
Ora vado in bagno con feci morbide (ultimamente poco formate) ma mi accorgo che rimane sempre qualcosa dentro (se inserisco un dito nell'ano le feci sono palpabili).
Anche se spingo non esce niente.
A volte faccio dei microclismi al miele ma non sono sufficienti a liberarmi mai del tutto.
La conseguenza è una sensazione di pienezza costante, aria e mal di pancia forti.
Sono disperata.
Mi è stata prescritta una colon.
Aggiungo anche che in un'occasione mi sono trovata a spingere e non essermi accorta che avevo evacuato. Come se non avessi percepito il passaggio delle feci. A volte inoltre mi sembra di far fatica anche a espellere l aria.
Mi chiedo da cosa può dipendere questo problema, se i miei sintomi sono correlati a questo mancato svuotamento (e forse al ritorno della sibo, perché in parte si assomigliano) e soprattutto come poter stare meglio in attesa di una risposta.
Le mie giornate sono invalidate da questo mio malessere.
Grazie
[#1]
I suoi disturbi non riconoscono una singola causa; per quello che riguarda la defecazione ed il mancato svuotamento è da chiarire se tali disturbi siano legati ad una ostruzione/ingombro del retto e del canale anale, ad un rilassamento della muscolatura del pavimento pelvico o ad una alterata funzione dei muscoli dello sfintere anale o di quelli impegnati nella defecazione.
A distanza non mi è possibile aggiungere altro.
Cordiali saluti.
A distanza non mi è possibile aggiungere altro.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Lo specialista di riferimento è il colonproctologo/pelviperineologo, così veniamo definiti noi colonproctologi che ci interessiamo delle patologie del pavimento pelvico.
Il da farsi non può precedere un corretto inquadramento diagnostico.
Tranquilla! Non credo.
Prego
Il da farsi non può precedere un corretto inquadramento diagnostico.
Tranquilla! Non credo.
Prego
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#5]
Sarà chi la visiterà, dopo aver effettuato una ano-rettoscopia, a richiederla se lo riterrà opportuno.
Tranquilla.
Tranquilla.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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