Vena varicosa e pesantezza arto inferiore sx

Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni, normopeso, sono sempre stata molto sportiva ad eccezione degli ultimi due anni.

Avevo scritto poco tempo fa riguardo una sintomatologia che ho da circa due mesi all’arto inferiore sx, in cui sento pesantezza, fastidio localizzato prevalentemente dietro al ginocchio, sul polpaccio, sul sedere.

Il fastidio continua a cambiare zona durante la giornata ma alla fine le aree coinvolte sono queste.



Premetto che ho in programma una visita con il mio dottore, ma volevo chiedere un vostro parere.

Un dottore della guardia medica, pochi giorni fa, durante l’esame obiettivo ha riscontrato una vena varicosa proprio dietro al ginocchio sx (+qualche capillare rotto sulle cosce) parlandomi fin da subito di insufficienza venosa.

La vena non è praticamente in rilievo, è solo abbastanza evidente.

Perdonate l’ignoranza, ma davvero con una vena varicosa e poco altro si può già parlare di insufficienza venosa?

E come mai a 21 anni?


Questa sintomatologia va e viene a periodi, e soprattutto noto che in ambienti molto caldi la vena tende ad essere leggermente più in rilievo, e in corrispondenza di quella, è come se avessi una sensazione di leggero formicolio.

La sensazione di pressione/fastidio che sento potrebbe essere proprio legato a un discorso circolatorio?



Non ho mai svolto un ecocolordoppler venoso secondo voi è il caso che io lo esegua?



Scusate le mille domande
Grazie a chi risponderà.
[#1]
Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 363 21
Il termine : insufficienza venosa è ormai obsoleto e usato spesso quando uno non sa fare diagnosi precisa. Oggi si parla di Malattia Venosa Cronica che raggruppa una serie di patologie, tra cui anche la malattia varicoda che non è assolutamente determinata dalla presenza di qualche rametto varicoso ma da una sintomatologia clinica ben evidente. Che lei non ha ! Faccia una valutazione della sua colonna lombo sacrale. Credo proprio che il suo problema sia lì. Buona giornata

Dr. Antonio tori