Trombosi? flebite? difficoltà circolatorie?
Gentili dottori, ho 28 anni, assumo pillola da 9 (senza nessun problema), vita sedentaria ad esclusione di camminate di circa 1 ora che faccio almeno 4 volte a settimana, no medicinali esclusa la pillola. Negli ultimi 2 gg, complice forse anche il caldo, ho notato una "dilatazione/ingrossamento" delle vene della gamba sx, dal ginocchio alla caviglia (no coscia o inguine), accompagnata da una sensazione fastidiosa (simile a "puntura", ma costante) nella zona a fianco e dietro il ginocchio, leggero gonfiore intermittente zona sopra caviglia anteriore, sensazione indurimento polpaccio, no "caldo". Le vene e anche alcuni capillari sono molto visibili, ma in effetti lo sono sempre state. Da stamattina alla stessa gamba avverto sensazioni tipiche di qndo ho la tallonite (fitta sotto il tallone a camminare e fastidio al ginocchio nel fare le scale), pur non avendo compiuto sforzi nè grandi passeggiate. Essendo in vacanza, ho tel al mio medico di base che mi ha detto di utilizzare pomata-gel per vene sull'arto e che a settembre faremo una visita e ecocolordoppler. Mi ha detto che NON è il caso di andare in PS, nè guardia medica e di approfittare del mare per camminare in acqua e non esporre troppo le gambe...fin qui, tutto ok...però sabato devo affrontare un volo di circa 3 ore e sono preoccupata! Il mio curante NON esclude al momento nessuna ipotesi (ovviamente, visto che nemmeno lui mi ha potuta visitare), ossia che la causa possa essere "venosa" o al contrario derivare tutto dalla tallonite/tendinite di cui spesso soffro e appunto suggerisce esami al rientro, però il mio dubbio è questo: davvero NON è il caso di recarmi al PS in vista del viaggio in aereo? Vorrei solo poter affrontare il volo e le vacanze serenamente. Grazie mille.
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Pur trovandomi nelle stesse condizioni del suo Curante, non mi sentirei di escludere un qualche problema a carico del sistema venoso.
Anche in considerazione di un imminente viaggio aereo, per quanto non lunghissimo, il dubbio va eliminato con certezza. Sinceramente non mi contenterei di prescrizioni a distanza anche perché se vi è un problema non sarà la "pomata-gel" a risolverlo.
Il P.S. potrebbe essere indicato per un prima valutazione (sia pure non sicuramente specialistica), ma un Ecocolordoppler, CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, mi sembra opportuno.
Anche in considerazione di un imminente viaggio aereo, per quanto non lunghissimo, il dubbio va eliminato con certezza. Sinceramente non mi contenterei di prescrizioni a distanza anche perché se vi è un problema non sarà la "pomata-gel" a risolverlo.
Il P.S. potrebbe essere indicato per un prima valutazione (sia pure non sicuramente specialistica), ma un Ecocolordoppler, CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, mi sembra opportuno.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Ex utente
La ringrazio molto per la sua risposta e la sua tempestività. Le chiedo un ultimo chiarimento "di forma": avevo pensato al PS poichè mi trovo già attualmente in vacanza e da qui partirò direttamente per un'altra destinazione (appunto il viaggio aereo)..in qsto senso, non saprei in che altro modo poter effettuare delle visite (tra l'altro alla partenza in aereo mi separano solo 8 giorni). Credevo che recandomi al PS avrebbero provveduto loro direttamente ad eseguire l'ecocolordoppler o altre indagini (quindi in modo tempestivo), ma dalla sua risposta mi è parso di capire che non sarebbe così..le chiedo allora: è consigliabile, secondo lei, rientrare a casa in questi giorni e chiedere almeno una visita urgente all'angiologo di fiducia (segue miei familiari da anni)? Temo appunto che prima della partenza (sabato 8 agosto) difficilmente riscirò ad eseguire l'esame proposto presso alcuna struttura..
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La possibilità che in un P.S. si possano ricevere cure specialistiche resta purtroppo correlata alla tipologia del presidio (DEA, Pronto Soccorso, Primo Intervento, ecc.) e alla valutazione di "urgenza" fatta dai Colleghi della Accettazione.
E' possibile tuttavia, anche in centri non grandissimi, reperire ambulatori o singoli Specialisti in grado di eseguire quest'esame.
E' possibile tuttavia, anche in centri non grandissimi, reperire ambulatori o singoli Specialisti in grado di eseguire quest'esame.
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Ex utente
Mi perdoni se la disturbo nuovamente, ma negli ultimi 40 minuti ho telefonato a 6 istituti della mia città (tra ospedali e centri più piccoli) e il primo posto per l'ecodoppler è dopo il ferragosto. Il mio medico ripete di partire serena e che appunto farò gli accertamenti con tranquillità al mio rientro...certo che tanto tranquilla non sono!! Mi rendo conto dei limiti di un consulto online, infatti non chiedo a Lei una diagnosi, ma se Le è possibile un consiglio più generale sul migliore comportamento da tenere in questa situazione: in primo luogo, posso affrontare lo stesso il viaggio con alcune precauzioni (ad es. calze elastiche e gambe sollevate ecc) oppure senza ulteriori indagini sarebbe proprio da evitare? a qsto punto può valere la pena andare in PS non riuscendo a fare l'esame in tempi utili, o cmq è un "percorso" poco valido in qsto caso? Mi perdoni se ne approfitto, ma non conoscendo ancora la reale siuazione non riesco a stare serena come vorrebbe il mio medico, e non voglio farne una tragedia, ma neanche rischiare comportamenti irresponsabili...la ringrazio!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 31/07/2009.
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