Scleroterapia peggiorativa?

Buongiorno.

Sono una ragazza di 24 anni con familiarità a problemi venosi (nonna flebiti e vene varicose, mamma gambe cosparse di capillari rotti e venuzze).
Da 10 anni ho notato la comparsa di capillari rotti nelle gambe (in particolare nella coscia sinistra) e il problema si è acuito col passare degli anni.
Prendo da ormai 3 anni la pillola jadiza che non mi sembra abbia peggiorato la situazione che inevitabilmente andava peggiorando.
La scorsa settimana mi sono recata da un angiologo con esperienza decennale per valutare in primis la possibilità di intervenire nonostante l'assunzione della pillola e in secondo luogo sulle modalità di intervento.
Il medico (tramite l'osservazione delle mie gambe) non ha ravvisato alcuna insufficienza venosa e ha deciso di praticarmi le iniezioni nonostante io assuma un contraccettivo e nonostante lo avessi informato dell'esito disastroso della scleroterapia sulle gambe di mia madre.
Non mi è stata indicata alcuna calza a compressione a seguito del trattamento, anzi, mi è stata sconsigliata, e non mi sono state indicate accortezze particolari (il medico sosteneva che non sarebbe stato un problema stare vicino a fonti di calore).
Mi è stata solo prescritta una crema di dubbia efficacia (Angiovein).

Già dal giorno seguente le iniezioni ho riscontrato, oltre ai normalissimi lividi, gonfiore e durezza localizzati ed estesi in zone della gamba non trattate.
Questo mi ha fatto temere della possibilità di avere una trombosi.
Inoltre, se le zone trattate sembrano, più o meno, essere con meno capillari, lo stesso non è per le parti limitrofe: mi sono insorti tantissimi capillari rotti nelle parti dove non è stata fatta l'iniezione e questi conferiscono alla mia gamba un colorito violastro.

Sembra essere stato un intervento peggiorativo...chiedo a voi esperti se recarmi nuovamente da questo angiologo e continuare i trattamenti o semplicemente di illustrargli la mia attuale situazione e non intervenire più.

Cordiali saluti.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
risulta difficile valutare a distanza quanto riferisce.
Consideri tuttavia che i risultati della scleroterapia possono impiegare settimane o addirittura mesi per stabilizzarsi in maniera definitiva.
Ritengo che un confronto aperto con il collega che la sta seguendo possa essere la opzione più opportuna, magari prevedendo una pausa nel programma terapeutico al fine di valutare l'evoluzione dei fenomeni riscontrati.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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