Tvp arti superiori

05.10.
2022 20:54:38

Gentili medici buonasera.

Vi scrivo in merito a un consulto che riguarda mia madre su un problema pregresso.

Ora ha 52 anni.

All’età di 38 ebbe una trombosi venosa prof arto sup.

fu trattata con eparina ma dopo circa un paio di mesi ebbe una nuova TVP nell’arto superiore controlaterale.

È stata poi trattata con warfarin da prendere giornalmente e ha continuato a fare il trattamento fino a circa due anni fa ove è stato sostituito con apixaban.

Tuttavia non hanno mai individuato la causa delle trombosi.

Essendo al 6 anno di medicina tuttavia questa cosa mi è continuata a sembrare troppo poco indagata.

Anche perché ha avuto anche un episodio di aborto in una pregressa gravidanza.

Inoltre l’anticorpo LAC positivo in gravidanza.

A suo dire sono stati eseguiti tutti i vari controlli quando ebbe gli episodi ma la documentazione avendo cambiato sede il reparto non si riesce a rintracciare.

La mia domanda è: alla luce di questo sarebbe opportuno un nuovo dosaggio degli anticorpi per la sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi, visti anche i pregressi clinici?

Ianche perché a quanto ne so dovesse trattarsi di quella il warfarin dovrebbe avere evidenze più solide rispetto a i nuovi anticoagulanti orali.

Alternativamente quali altri cause potrebbero essere, ed eventualmente se c’è un rischio per me e quali approfondimenti fare.

Cordiali saluti e grazie in anticipo.
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 363 21
Concordo sull'opportunità di approfondire la possibili trombofilia.

Dr. Antonio tori

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Dr. Enrico Barbanti Chirurgo vascolare, Angiologo 17 1
Buongiorno, a parte gli approfondimenti sull'assettocoagulativoè mai stata presa in considerazione la possibilità di una sindrome dello stretto toracico superiore? Può essere sufficiente un ecocolor doppler con manovre di Adson e/o Wright

Dr. Enrico Barbanti
Specialista in Chirurgia Vascolare
Direttore della Chirurgia Vascolare di Empoli.

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Utente
Utente
Buonasera e grazie delle risposte. Che io sappia L ipotesi di una sindrome dello stretto toracico superiore non è stata valutata. Lo riferirò al curante. Eventualmente in assenza di cause note e identificabili il trattamento con apixaban rispetto a warfarin vi sembra più appropriato? In condizioni non note come queste esistono dei rischi particolari nei familiari es figli, sorelle, fratelli ecc? Grazie ancora.
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Dr. Enrico Barbanti Chirurgo vascolare, Angiologo 17 1
In genere ed in assenza di indicazioni specifiche (per alcune patologie ben definite) la terapia con NAO (nuovi anticoagulanti orali) è meglio tollerata in quanto non necessità del monitoraggio dell'efficacia mediante ripetuti controlli dell'INR e sono meno frequenti problemi da interferenza con alimenti e/o altri farmaci; in assenza di una diagnosi precisa non possiamo certamente formulare ipotesi di rischio aumentato per i familiari

distinti saluti

Dr. Enrico Barbanti
Specialista in Chirurgia Vascolare
Direttore della Chirurgia Vascolare di Empoli.

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Utente
Utente
Grazie mille, vedrò di riparlarne con il curante e con la specialista che la segue, tenendovi aggiornati su novità. Grazie ancora
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Utente
Utente
Un’ultima cosa: dopo svariati anni in assenza di episodi è possibile anche facendo riferimento a casi analoghi, predire un eventuale rischio di recidiva, nel senso capire quale è il rischio di un eventuale episodio se la terapia è fatta correttamente. Grazie mille