Vene varicose

Gentili dottori, mio marito (70 anni) si è sottoposto a ecocolordoppler venoso degli arti inferiori per presenza di varici. Lo specialista non ha riscontrato nulla di preoccupante e non ha parlato di intervento. Riporto di seguito il referto:
PERVIETA' DI TUTTO IL CIRCOLO VENOSO SUPERFICIALE E PROFONDO DI COSCIA E GAMBA BILATERALMENTE. CONTINENZA DELLE CROSSE SAFENO-FEMORALE E SAFENO-POPLITEA BILATERALMENTE. CONTINENZA DELLA SAFENA INTERNA NEI TRATTI ESPLORATI BILATERALMENTE. PARETI VASALI NORMOCOMPRESSIBILI. NON SEGNI DI TVP. VARICOSITA' LATERALE DI COSCIA E GAMBA A SINISTRA IN RELAZIONE O ALLA PROBLEMATICA EVIDENZIATA ALL'ESAME PRECEDENTE (LIEVE REFLUSSO DELLA SAFENA-FEMORALE) O ANCHE A CIRCOLI VARICOSI INCONTINENTI DI PROVENIENZA PELVICA.
Faccio presente che il precedente esame effettuato nel 2003 presso un'altra struttura riportava quanto segue:
VARICOSI PRIMITIVA BILATERALE. IL LETTO VENOSO PROFONDO APPARE PERVIO E CONTINENTE BILATERALMENTE. A SINISTRA LIEVE REFLUSSO ALLA GIUNZIONE SAFENOFEMORALE CHE SI VEICOLA LUNGO LA SAFENA ACCESSORIA ANTERIORE PER PROSEGUIRE NELLA CIRCONFLESSA ANTERIORE E QUINDI NEL PLESSO LATERALE. A DESTRA PERFORANTE GEMELLARE POLARE INFERIORE INTERNA INCONTINENTE CHE ALIMENTA VARICOSITA' LOCALMENTE CONNESSE ALLA SAFENA INTERNA (CHE MOSTRA MODESTO REFLUSSO TRONCULARE). NECESSARIA REVISIONE CHIRURGICA DEI TRAGITTI VARICOSI SOPRADESCRITTI. IN ALTERNATIVA E NEL FRATTEMPO ELASTOCOMPRESSIONE (II classe) A GAMBALETTO A DESTRA, MONOCOLLANT A SINISTRA. FLEBOTONICI.
Chiedo a voi, gentili dottori se sia possibile che a distanza di ben 6 anni non si sia verificato un peggioramento ma al contrario la situazione venosa, almeno da quanto riportato, sembra essere migliorata. Nel 2003 si parlava di intervento chirurgico ma mio marito, non accusando alcun disturbo venoso ha preferito temporeggiare. Secondo la vostra esperienza l'ultimo esame può essere attendibile o sarebbe opportuno ripeterlo? Nel caso mio marito dovesse operarsi, che tipo di intervento consigliereste e con quale urgenza? Mi scuso per il tempo rubatovi, ringraziandovi per quanto vorrete dirmi. Valeria
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

non ruba nulla!!

mi sembra ci sia qualcosa che non torna. sono abituato anche "ai miracoli" ma credo sarebbe opportuno, credo, nonostante i limiti del sistema che stiamo utilizzando, ripetere l'esame, la situazione clinixca a suo dire sarebbe stabile e non peggiorata, in passato erano stati visti dei problemi che viceversa al momento attuale non sembrerebbero presenti: "guarigione"?

una alternativa sarebbe di andare da uno specialista che con un esame clinico specifico potrebbe anche senza esame in prima battuta, anche se successivamente potrebbe richiederlo per conferma, capire di cosa si tratta.

ripeto che le nostre valutazioni non possono essere attendibili.

mi tenga informato

buon fine settimana e cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Come è stato giustamente richiamato, l'esito dell'esame strumentale (ecocolordoppler) va necessariamente integrato in un esame clinico da parte di uno Specialista per poter trarre delle conclusioni e prospettare un eventuale percorso terapeutico.

Circa la difformità tra i due referti resto anche io perplesso, anche se stati funzionali diversi (prolungata stazione eretta, sovrappeso) o anche diversa intensità delle manovre di attivazione (M. di Valsalva, ecc) generalmente eseguite nel corso dell'esame per "stressare" il sistema valvolare, possono talvolta fornire dati incostanti, soprattutto nel caso di situazioni limite.
Si tratta in definitiva di un esame i cui rilievi risentono in misura consistente della "operatore-dipendenza"

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Gentili dottori, molte grazie per le tempestive, esaurienti risposte. A settembre ci rivolgeremo senz'altro ad uno specialista per ulteriori indagini.
Nel frattempo, visto il periodo estivo, quali precauzioni dovrebbe prendere mio marito? E' un soggetto magro, amante del tennis e della bicicletta oltre che un grosso camminatore. Andremo in un posto di mare ma non amando il nuoto (cammina però molto nell'acqua) può continuare con queste attività sportive o è bene che le riduca? Molte cordialità e ancora un grazie. Valeria
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Gentile Signora,
in assenza di una precisa definizione del quadro clinico il consiglio più opportuno è quello di limitare le attività sportive di un certo tipo, che purtroppo corrisponde proprio a quelle esercitate da suo marito: il tennis non è tra gli sport indicati, mentre il ciclismo può essere utile, ma se praticato con moderazione limitandosi a percorsi in pianura e con rapporti "comodi".
Ottima invece la deambulazione in acqua.
Buone vacanze.
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Utente
Utente
Grazie ancora per i preziosi consigli. Cordiali saluti Valeria
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
non posso che confermare quello che ha indicato il collega, aggiungendo che anche il nuoto potrebbe essere sport indicato.

non dovrà fare sport forzati, anche in questo esiste la qualità della vita.

mi associo nell'augurarvi buone vacanze e teneteci informati.

cordiali saluti
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