Dilatazione aneurismatica arteria vertebrale altezza epistrofeo

Buonasera grazie in anticipo per il consulto, mio padre 57 anni da diversi mesi avverte dei disturbi (fischio, acufene pulsante) ha eseguito una RM ENCEFALO (senza e con contrasto) ed Angio RM- DISTRETTO INTRACRANICO ARTERIOSO.

Lo studio Angio-arterioso mostra, a livello del corpo dell’epistrofeo, a sinistra, dilatazione aneurismatica dell’arteria vertebrale con diametro max= 9 mm, utile consulenza neuroradiologica interventistica, si associa coil della stessa al medesimo livello.
Nei limiti della norma i restanti distretti.

Si segnala a destra contiguamente al globo pallido, la presenza di lesione focale sub-centimetrica ipointensa in T1 ed iperintensa in T2 ed in FLAIR, priva di enhancement dopo m.
d.c.
, compatibile con lesione malacica a contenuto liquorale.

In asse le strutture di riferimento.

Normo conformate le cavità ventricolo - cisternali.

Dilatati gli spazi liquorali delle convessità.

Regolari la morfologia ed il segnale del midollo allungato e dei primi tratti del midollo cervicale.

Quadro di sella vuota.

Ha fatto inoltre una RX ALLA
COLONNA CERVICALE PROIEZIONI OBLIQUE
Esito: quadro di spondillo artrosi con discopatie multiple e rettilinizzazione della lordosi cervicale.

Grazie ancora.
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Dr. Andrea Xodo Chirurgo vascolare 194 9
Gentile Utente,

Gli acufeni sono spesso difficili da inquadrare ed è difficile trovargli una causa organica .
Circa la dilatazione della arteria vertebrale, è difficile valutarla senza visionare le immagini, in ogni caso si tratta di un campo del neuroradiologo per il tipo di distretto interessato.

Restando a disposizione, Un cordiale saluto

Andrea Xodo, MD, FEBVS
Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare

Si ricorda che il consulto on-line non sostituisce in alcun modo la vi

[#2]
Dr. Vincenzo Scrivano Chirurgo vascolare 93 6
Gentile Utente,
se l'acufene é pulsante con il ritmo cardiaco ED E' PERCEPITO A SN, ciò POTREBBE essere attribuibile alla percezione delle turbolenze che si verificano in corrispondenza dell'anomalia arteriosa riscontrata.
Per verificare se in effetti sia così, occorre comprimere la carotide comune sn fino ad occluderla; nel caso in cui l'acufene sia generato con il meccanismo ipotizzato sopra, durante la compressione esso aumenterà di intensità.
Ovviamente tale manovra deve essere condotta da un medico.
Cordialità

dr Vincenzo Scrivano
ANGIOLOGO

[#3]
Utente
Utente
Grazie mille
Acufeni

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