Arti inferiori gonfi e freddi
Gentili dottori,
Ho 25 anni e sin da quando avevo 14 anni, le mani ed i piedi freddi mi hanno accompagnata come una spada di Damocle. Il problema è andato accentuandosi con il passare del tempo. Mentre negli arti superiori il problema in un certo qual modo si è fermato, gli arti inferiori, sono gelidi e la sensazione al contatto appare tale sino a metà polpaccio. Il colore varia dal cianotico al bianco. Se faccio una leggera pressione sulla parte che adesso è cianotica, rimane un segno sulla parte stessa di colore bianco, che svanisce dopo un paio di secondo ma non istantaneamente. L'operazione mi costa comunque un certo dolore. Tengo a precisare, che si nota un certo distacco asimmetrico e non longilineo tra la caviglia ed il polpaccio, una piccola circonferenza gonfia, come se avessi portato una calza a pressione e mi avesse bloccato la circolazione in quel punto gonfiandolo e creando un dislivello tra quello e la caviglia. Ho notato gonfiore solo da 5 anni a questa parte. L'anno passato è stato traumatico perchè non riuscivo a trovare risposta al dolore ed al gonfiore accentuato sia appena sveglia che alla fine della giornata. Faccio molto sport e l'alimentazione è sanissima. Ho fatto un ecodoppler che non ha evidenziato insufficienza venosa. Sotto consiglio del mio medico ho assunto Daflon e Venoruton, per 6 mesi, registrando solo un sensibile miglioramento. Miglioramento registrato ancor più da una serie di massaggi compiuti la scorsa estate, le gambe cambiavano non risultando così gonfie, ma l'effetto benefico spariva dopo qualche ora. Il problema è maggiore d'inverno perchè gli arti sono freddi, ma il gonfiore permane anche d'estate, insieme ad una lieve sensazione di dolore e senso di pesantezza delle gambe. Il dolore si acuisce se rimango in piedi tutta la giornata, è come se sentissi un blocco proprio in prossimità delle caviglie, che ne frattempo si gonfiano ancora di più proprio in prossimità di quell'avvallo accennato poc'anzi.
Ho avuto qualche problema a livello ovarico di lieve entità, che curo da circa 6 mesi con Flutamide. Il mio medico è restio a propormi analisi e si limita a prescrivermi medicinali tipo quelli esposti sopra. Adesso vorrei gentilmente sapere da voi cosa fare ed eventualmente che esami sostenere.
Grazie, distinti saluti
Vanessa
Ho 25 anni e sin da quando avevo 14 anni, le mani ed i piedi freddi mi hanno accompagnata come una spada di Damocle. Il problema è andato accentuandosi con il passare del tempo. Mentre negli arti superiori il problema in un certo qual modo si è fermato, gli arti inferiori, sono gelidi e la sensazione al contatto appare tale sino a metà polpaccio. Il colore varia dal cianotico al bianco. Se faccio una leggera pressione sulla parte che adesso è cianotica, rimane un segno sulla parte stessa di colore bianco, che svanisce dopo un paio di secondo ma non istantaneamente. L'operazione mi costa comunque un certo dolore. Tengo a precisare, che si nota un certo distacco asimmetrico e non longilineo tra la caviglia ed il polpaccio, una piccola circonferenza gonfia, come se avessi portato una calza a pressione e mi avesse bloccato la circolazione in quel punto gonfiandolo e creando un dislivello tra quello e la caviglia. Ho notato gonfiore solo da 5 anni a questa parte. L'anno passato è stato traumatico perchè non riuscivo a trovare risposta al dolore ed al gonfiore accentuato sia appena sveglia che alla fine della giornata. Faccio molto sport e l'alimentazione è sanissima. Ho fatto un ecodoppler che non ha evidenziato insufficienza venosa. Sotto consiglio del mio medico ho assunto Daflon e Venoruton, per 6 mesi, registrando solo un sensibile miglioramento. Miglioramento registrato ancor più da una serie di massaggi compiuti la scorsa estate, le gambe cambiavano non risultando così gonfie, ma l'effetto benefico spariva dopo qualche ora. Il problema è maggiore d'inverno perchè gli arti sono freddi, ma il gonfiore permane anche d'estate, insieme ad una lieve sensazione di dolore e senso di pesantezza delle gambe. Il dolore si acuisce se rimango in piedi tutta la giornata, è come se sentissi un blocco proprio in prossimità delle caviglie, che ne frattempo si gonfiano ancora di più proprio in prossimità di quell'avvallo accennato poc'anzi.
Ho avuto qualche problema a livello ovarico di lieve entità, che curo da circa 6 mesi con Flutamide. Il mio medico è restio a propormi analisi e si limita a prescrivermi medicinali tipo quelli esposti sopra. Adesso vorrei gentilmente sapere da voi cosa fare ed eventualmente che esami sostenere.
Grazie, distinti saluti
Vanessa
[#1]
gentile signora,
è quantomai frustrante quello che sto per scriverle, ma vista l'estrema limitatezza del mezzo che stiamo utilizzando computer-internet, si rende necessario, ahimè, di doverle consigliare una visita specialistica del chirurgo vascolare.
verrà quindi visitata da uno specialista che le consiglierà certamente di sottoporsi ad un programma personalizzato diagnostico. dopo di che, eventualmente se necessario, si passerà alla fase terapeutica, che in questo caso sarà quindi mirata alla sua eventuale patologia.
cordiali saluti
è quantomai frustrante quello che sto per scriverle, ma vista l'estrema limitatezza del mezzo che stiamo utilizzando computer-internet, si rende necessario, ahimè, di doverle consigliare una visita specialistica del chirurgo vascolare.
verrà quindi visitata da uno specialista che le consiglierà certamente di sottoporsi ad un programma personalizzato diagnostico. dopo di che, eventualmente se necessario, si passerà alla fase terapeutica, che in questo caso sarà quindi mirata alla sua eventuale patologia.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.3k visite dal 19/04/2009.
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