Aneruisma aorta addominale
Salve a tutti
Recentemente mia nonna ha effettuato un'ecografia dalla quale è risultata un distensione aneuristica di 4cm all'aorta addominale.
Volevo qualche informazione riguardo tale patologia ossia quando sia il caso di ricorrere alla chirurgia e quando no, se l'intervento è pericoloso per le persone in avanzato stato di età (lei ha 82 anni) e se esistono delle terapie conservative (o semplicemente delle accortezze) per evitare che l'aneurisma peggiori o che si vada incontro alla rottura.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Buona giornata
Recentemente mia nonna ha effettuato un'ecografia dalla quale è risultata un distensione aneuristica di 4cm all'aorta addominale.
Volevo qualche informazione riguardo tale patologia ossia quando sia il caso di ricorrere alla chirurgia e quando no, se l'intervento è pericoloso per le persone in avanzato stato di età (lei ha 82 anni) e se esistono delle terapie conservative (o semplicemente delle accortezze) per evitare che l'aneurisma peggiori o che si vada incontro alla rottura.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Buona giornata
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
la rottura di un AAA è talvolta evento imprevedibile, ma le linee guida indicano in 5 cm le dimensioni limite oltre le quali l’intervento per un aneurisma ASINTOMATICO è necessario.
L’intervento in fase di rottura è infatti gravato da una mortalità molto più elevata.
Allo stato attuale, qualora ve ne siano l’indicazione e le condizioni anatomiche e cliniche l’intervento può consistere nel posizionamento di protesi con tecnica endovascolare (radiologia interventistica). In assenza di manifestazioni cliniche la nonna dovrà eseguire ecografie di controllo mediamente ogni sei mesi e tenere attentamente sotto controllo la pressione arteriosa.
Gentile Utente,
la rottura di un AAA è talvolta evento imprevedibile, ma le linee guida indicano in 5 cm le dimensioni limite oltre le quali l’intervento per un aneurisma ASINTOMATICO è necessario.
L’intervento in fase di rottura è infatti gravato da una mortalità molto più elevata.
Allo stato attuale, qualora ve ne siano l’indicazione e le condizioni anatomiche e cliniche l’intervento può consistere nel posizionamento di protesi con tecnica endovascolare (radiologia interventistica). In assenza di manifestazioni cliniche la nonna dovrà eseguire ecografie di controllo mediamente ogni sei mesi e tenere attentamente sotto controllo la pressione arteriosa.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 27/07/2020.
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