Trombosi venosa profonda e cisti di baker

Maschio, 48 anni, altezza: 1, 73, peso: 67kg.

Circa 2 anni fa, ho sofferto di Trombosi Venosa Profonda, senza cause evidenti o scaturente da eventuale trauma.
Predisposizione genetica a eterozigosi fattore V di Leiden.
Allo stato attuale, sono guarito e la circolazione a livello popliteo è canalizzata (già dopo 15 20 giorni dall'esordio (con ricovero).
Ma da allora non riesco a piegare completamente la gamba interessata (cioè il movimento completo del ginocchio: mi fermo a circa il 95% del totale, rispetto all'altra gamba).
Ho pensato, (mai diagnosticata dai medici), ad una eventuale disti di Baker come causa scatenante la trombosi e all'attuale stato di poca mobilità.
Da piccolo, all'età di circa 6 anni ho avuto, stesso punto, una cisti poi scomparsa spontaneamente.
Può essere questo il problema?
che tipo di esame devo farmi prescrivere per scoprire e curare eventuale cisti di Baker ed evitare, pertanto, una ricaduta per Trombosi?
Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
una cisti in regione poplitea potrebbe essere occasionalmente identificata in corso dì ecocolordoppler, cui sicuramente sarà stato sottoposto.
Se ha questo dubbio potrebbe ripetere un’ecografia.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Dr. Fausto Passariello Pneumologo, Chirurgo vascolare 1
Gentile utente,
la cisti di Baker di per sé non provoca la trombosi venosa.
Al massimo, la sua rottura improvvisa può essere confusa con un episodio acuto di trombosi venosa.
Sia la cisti di Baker sia la sua rottura possono essere facilmente riconosciute all'ecografia o se si vuole all'esame TAC del ginocchio.
L'eventuale trattamento dipende dal disturbo funzionale dovuto alla sua presenza nel cavo popliteo e quindi anche dall'importanza soggettiva che il paziente dà ai sintomi obbiettivi.
E' possibile aspirarne il contenuto e praticare la scleroterapia, anche se gli ortopedici preferiscono la sua asportazione chirurgica.
Questa però è una polemica antica, sulla quale non è mai stata fornita una risposta definitiva.

Dr. Fausto Passariello, Chirurgo vascolare, Napoli.