Corsa e trombosi

Salve,

Storia clinica:

Ho 33 anni e ho smesso di fare attività fisica a 19 e da allora non ho mai fatto nulla e ho avuto una vita sedentaria.

Non ho problemi di peso se non rispetto all'addome ma nulla di eccessivo.

Ho l'ernia iatale e esogago di Barrett.

Prendo 40mg di esomeprazolo la mattina da circa due anni.


Sono fumatore, non bevo (un bicchiere di vino ogni tanto) ma non mangio benissimo.


Problema (forse scollegato da quanto sopra):

Decisi di iscrivermi in palestra il 9 marzo e l' 11 le hanno chiuse quindi mi sono comprato un tapis roulant.


Seppure ho notato da subito una certa differenza, negli ultimi giorni in pratica la gamba sinistra mi duole quando corro con un senso di pesantezza molto marcato e ho notato che il rumore dei miei passi è differente tra la gamba sinistra e quella destra.


Il dolore/senso di pesantezza parte da sotto il ginocchio e percepisco un differente grado di stanchezza rispetto all'altra gamba.
La gamba sinistra si deve fermare quella destra potrebbe continuare per ore.
Inoltre tendo a sbarellare verso destra correndo.


Quando non sto correndo sento un dolore quando sto in piedi localizzato dietro al ginocchio ma non è continuo.


Se è utile sto anche sperimentando una stanchezza generale molto marcata (ma sono sempre stato pigro e la situazione di clausura che questo periodo comporta non aiuta).


Ho dei dolori al petto ma sono del tutto simili a quelli soliti del reflusso che conosco bene ma che di solito l'esomeprazolo che prendo la mattina non fa venire.


Leggendo online sembrano essere tutti i sintomi riferibili o ad un trombo (male) o ad uno sforzo eccessivo (passerà).
Ho veramente poca voglia di andare inutilmente in ospedale in questo momento.


Sono consapevole che a distanza è impossibile rispondermi ma mi chiedo:

Devo andare in ospedale?


Non dovrebbero le gambe reagire allo stesso modo ad uno sforzo?


Il senso di pesantezza e intorpidimento può essere dovuto al mero sforzo?


Grazie mille
[#1]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
comprenderà l'impossibilità di interpretare con certezza a distanza i sintomi che riferisce.
Con questa limitazione delle due ipotesi da lei formulate (trombosi, sforzo eccessivo) la seconda sembrerebbe la più attendibile.
Ovviamente solo una osservazione dal vivo con eventuale ecocolordoppler potrebbe eliminare ogni dubbio.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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