Riduzione vena succlavia sx

Salve,
Ho 35 anni, da un anno ho dolore al braccio quando estendo, allungo o sollevo. Dalle varie rm sono stati esclusi problemi alla cervicale mentre e' stata riscontrata una tendinopatia del capo lungo del bicipite. Tuttavia dopo un anno di fisioterapia e tecar/tens/laser il dolore al braccio rimane invariato. Volendo indagare anche l'aspetto vascolare legato alla problematicha dello stretto toracico mi sono sottoposto anche ad angio-rm dinamica. Riporto di seguito quanto riporta il referto:
"Esame eseguito prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto (Prohance, dose standard), mirato allo studio di arteria e vena succlavia di sx, con l'arto superiore di questo lato esteso lungo il corpo e quindi, in abduzione ed extrarotazione.
In riferimento al quesito clinico, si apprezza riduzione calibro della vena succlavia sinistra, di circa il 50% e per una estensione di circa 15mm, con estremo mediale della stenosi in corrispondenza del margine laterale della vena giugulare interna. Tale reperto, dovuto verosimilmente ad una compressione da parte del muscolo scaleno medio, si apprezza solo con l'arto sinistro in extrarotazione e abduzione e scompare con l'arto esteso lungo il fianco. Non evidenti impronte sull'arteria succlavia di sinistra. "
Vorrei avere lumi sull'esito di quest'ultima rm e in che misura il restringimento della vena possa essere legata al dolore al braccio che mi porto dietro da un anno.
Cordialmente
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 363 22
Nella Sindrome degli Scaleni Il dolore non è mai legato alla vena ma alla compressione del fascio nervoso.
La patologia "venosa" crea una stasi con mano cianotica e tensione al braccio

Dr. Antonio tori