Un ecocolor-doppler mi viene diagnosticata una trombosi venosa poplitelio-femorale dx parzialmente
Egregi e gentili dottori, Vi porgo il mio saluto ancor prima di presentarmi e parlarVi del mio problema. Mi chiamo Antonio ed ho 56 anni. All'inizio di dicembre in seguito ad una caduta ho subito la frattura del malleolo peronale dx e conseguente doccia gessata per un periodo complessivo di 40 gg.Tolto il gesso dopo alcuni giorni compare gonfiore e rossore dal piede fino all'inizio della coscia poco sopra il ginocchio. Effettuato un ecocolor-doppler mi viene diagnosticata una Trombosi venosa poplitelio-femorale dx parzialmente ricanalizzata. L'arto non è edematoso, il termotatto è normale ed il paziente deambula senza dolore. Al momento devo ancora eseguire il prelievo per il dosaggio del Pt, Ptt, INR, fibrinogeno ed al momento sto seguendo la seguente terapia: 1 coumadin da 5mg al giorno ed una clexane da 0,4 al giorno. Gradirei sapere se possibile: di che gravità è il mio caso; è consigliabile un ricovero ospedaliero o affidarmi ad un bravo angiologo; a quali regole attenermi ed in quali tempi si può ottenere una completa guarigione.
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Gentile utente,
la necessità di un ricovero non è sempre giustificata in caso di trombosi venosa profonda; in molti casi è possibile curarsi al domicilio, eventualmente con controlli ambulatoriali ravvicinati, specie se la fase acuta è oramai passata, come mi pare di capire nel suo caso.
Il trattamento con anticoagulante orale va fatto per almeno 6 mesi, se non si ritiene diversamente in base alla sua storia personale. La calza elastica è un presidio fondamentale. Non capisco come mai prosegua il trattamento con eparina a basso per molecolare, dato che l'anticoagulante orale, una volta a regime, serve a sospendere proprio l'eparina, impiegata nella fase iniziale.
Mi permetto di consigliarle controlli EcoColorDoppler dell'arto inferiore, con cadenza da valutare in base all'evoluzione del quadro.
Molti auguri.
R.Curci
la necessità di un ricovero non è sempre giustificata in caso di trombosi venosa profonda; in molti casi è possibile curarsi al domicilio, eventualmente con controlli ambulatoriali ravvicinati, specie se la fase acuta è oramai passata, come mi pare di capire nel suo caso.
Il trattamento con anticoagulante orale va fatto per almeno 6 mesi, se non si ritiene diversamente in base alla sua storia personale. La calza elastica è un presidio fondamentale. Non capisco come mai prosegua il trattamento con eparina a basso per molecolare, dato che l'anticoagulante orale, una volta a regime, serve a sospendere proprio l'eparina, impiegata nella fase iniziale.
Mi permetto di consigliarle controlli EcoColorDoppler dell'arto inferiore, con cadenza da valutare in base all'evoluzione del quadro.
Molti auguri.
R.Curci
Ruggiero Curci
[#2]
Utente
Egregio dottor Curci, la ringrazio per la tempestiva risposta al mio consulto e vorrei precisare che il motivo per cui faccio ancora il clexane è dato dal fatto che sono ancora nella fase iniziale devo cioè fare ancora il primo prelievo (domani) per il dosaggio del coumadin. La fase acuta è effettivamente passata come in effetti Lei ha ben capito e la gamba si presenta completamente sgonfia. Aggiungo inoltre che porto già la calza elastica. La ringrazio ancora di cuore e se ritiene necessario aggiungermi qualche altro suggerimento lo accetto volentieri. Saluti. Antonio F.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 13/02/2009.
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