placche fibrocalcifiche carotide interne

Salve.
Mio padre di 84 anni, nel maggio 2017 ha effettuato un ecocolordoppler T.S.A
Gli hanno analizzato le aa carotidi comuni, interne, esterne ed il sistema delle aa vertebrali.
Gli hanno trovato un inspessimento medio-intimale diffuso degli assi carotidei (IMT 1,2mm)
A destra: placche fibrocalcifiche della biforcazione/origine carotide interna riducendo il lume vasale del 30%
A sinistra: placche fibrocalcifiche della biforcazione/origine carotide interna riducendo il lume vasale del 30%
AA vertebrali percepite anche durante rotazione controlaterale del capo
Conclusioni: Ateromasia fibrocalcifica non stenosante degli assi carotidei

Come cura gli hanno dato la cardioaspirina ed il cardiolipid 10, una compressa al giorno.

Di recente (fine ottobre 2018) ha rifatto il test che sembra migliorato (IMT max 1,0mm) e stenosi massima quantificabile intorno al 10-15% bilateralmente non emodinamicamente significativa.

E' possibile che i medicinali abbiano attenuato la placca oppure c'è il rischio che parte della placca si sia staccata e posizionata da altre parti?

Grazie mille
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
l'esame mette in evidenza lesioni aterosclerotiche "non emodinamiche", che non determinano cioè riduzione del flusso. In assenza di manifestazioni cliniche ad essa riferibili si tratta di una condizione da verificare nel tempo, mettendo sotto controllo eventuali fattori di rischio quali ipertensione, diabete, dislipidemie, sovrappeso, stress, ecc., e soprattutto abbandonando eventualmente del tutto il fumo.
La possibile mobilizzazione di porzioni di una placca non sarebbe passata clinicamente inosservata.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Grazie mille.
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Dr. Elio Ferlaino Chirurgo vascolare 29 1
I due ecocolordoppler evidenziano uno stato patologico lieve. E' molto probabile che il primo esame sia stato refertato con maggiore forzatura e in eccesso, rispetto alla reale situazione. I farmaci somministrati non possono avere contribuito ad una riduzione della stenosi. Non c'è stata alcuna rottura delle placche senza aver dato sintomi chiari riconducibii ad un ictus cerebrale. Stia tranquillo. Tra un anno faccia ripetere l'esame ad un terzo operatore, possibilmente specialista in chirurgia vascolare. Faccia vedere i primi 2 referti al chirurgo vascolare solo dopo la sua refertazione.

Dott. Elio Ferlaino
Specialista in Chirurgia Vascolare

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