Tvp peroneale e sport

Buongiorno, nel mese di Giugno mi è stata riscontrata TVP peroneale,trattata con un mese di eparina è regredito ed ora sono in cura con altro farmaco per tre mesi.Volevo sapere se il muscolo peroneale può aver subito danni in quanto alla pressione e con brevi uscite in bici ho dolore. Posso comunque riprendere attività come lo spinning o facili uscite in bici?Posso fare altro per attenuare il dolore?
Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
innanzitutto darebbe opportuno, se non già fatto, individuare l’origine della TVP.
Il ciclismo, soprattutto se pratcato in maniera intensiva, non è tra gli sport più indicati.
Altre discipline più “dolci” sarebbero da preferire con l’ausilio di una elastocompressione che ritengo già osservi.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
La ringrazio.La causa della Tvp è probabilmente dovuta ad un'operazione passata,visto nessun altro fattore secondo il medico. Per ora intendevo solo riprendere gradatamente la bici,sempre con elastocompressione.Lei mi sconsiglia per sempre la bici?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Compatibilmente con l’attuale stato della TVP (ricanalizzazione? Esiti?) potrebbe utilizzarla in pianura per brevi passeggiate senza sforzo.
Se non già fatto sarebbe opportuna una valutazione ematologica per ricerca di eventuale diatesi trombofilica.
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Utente
Utente
Gli esami del sangue prescritti hanno dato esiti negativi. Al controllo la vena appare pervia e comprimibile, modestamente incontinente alle manovre vasoattive.
Secondo lei al termine della cura orale e mantenendo sempre la calza potrò riprendere una pratica sportiva normale, mai agonistica si intende, con tranquille uscite e qualche salita?
La calza mi consiglia di tenerla per quanto tempo?
Ancora grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
La sua condizione, sia pure settorialmente limitata, la espone agli esiti della incontinenza valvolare (sindrome postflebitica) per cui sarebbe consigliabile mantenere l’elastocompressione per un tempo prolungato se non addirittura indefinito.
La pratica del ciclismo, come già detto, andrebbe limitata a passeggiate in piano senza sforzo eccessivo.
Le accludo un mio articolo sull’argomento:

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/92-la-sindrome-post-flebitica.html