Edemi
Salve
Da circa 10 anni soffro di edemi agli arti inferiori. Mi si è gonfiato improvvisamente il piede destro e il giorno dopo quello sinistro. Inizialmente mi è stato diagnosticato un linfedema, poichè premendo col dito sul gonfiore rimaneva la fovea e poiché dall'ecodoppler non risultavano anomalie nel sistema circolatorio venoso. Successivamente, notando che il "linfedema" non peggiorava gradualmente come dovrebbe mi è stata diagnosticata un'insufficienza venosa, nonostante il risultato dell'ecodoppler non riscontrasse problemi. Nel frattempo ho fatto diversi esami del sangue tra cui proteine nel sangue, albumina, calprotectina fecale per scongiurare malattie da malassorbimento, ma a parte vitamina D bassa, bilirubina alta e una lieve anemia da folato non è stato riscontrato nulla di rilevante.
In questi anni l'edema linfatico è lentamente regredito nel senso che anche quando si gonfiano visibilmente premendo sull'edema non rimane una fovea percettibile. Tuttavia i piedi si gonfiano comunque(il destro sempre più del sinistro come anche la caviglia) e tendono a diventare rossi, soprattutto se mi alzo dal letto improvvisamente (in particolare se lo faccio nel mezzo della notte). La cosa che giova di più è dormire con le gambe sollevate(al mattino sono sgonfi, ma preciso che non si sono mai sgonfiati del tutto). Le calze non quando fa troppo caldo altrimenti peggiora la situazione e quelle con cui mi trovo meglio sono quelle senza punta(quelle chiuse tendono a gonfiare la parte appena prima delle dita dei piedi).
L'ultimo chirurgo vascolare da cui sono stata ha riscontrato ciò:
Presenta accentuazione dellA trama venosa superficiale piú marcata a destra senza varici, polsi arteriosi presenti, non soffi.
Doppler TSA: non stenosi
Doppler A.I.: assi arteriosi e venosi profondi pervi, reflusso di primo grado alla (-parola incomprensibile scritta dal medico-) safeno femorale destra.
Vorrei sapere se questo può giustificare un'edema cronico agli arti inferiori.
La ringrazio anticipatamente.
Da circa 10 anni soffro di edemi agli arti inferiori. Mi si è gonfiato improvvisamente il piede destro e il giorno dopo quello sinistro. Inizialmente mi è stato diagnosticato un linfedema, poichè premendo col dito sul gonfiore rimaneva la fovea e poiché dall'ecodoppler non risultavano anomalie nel sistema circolatorio venoso. Successivamente, notando che il "linfedema" non peggiorava gradualmente come dovrebbe mi è stata diagnosticata un'insufficienza venosa, nonostante il risultato dell'ecodoppler non riscontrasse problemi. Nel frattempo ho fatto diversi esami del sangue tra cui proteine nel sangue, albumina, calprotectina fecale per scongiurare malattie da malassorbimento, ma a parte vitamina D bassa, bilirubina alta e una lieve anemia da folato non è stato riscontrato nulla di rilevante.
In questi anni l'edema linfatico è lentamente regredito nel senso che anche quando si gonfiano visibilmente premendo sull'edema non rimane una fovea percettibile. Tuttavia i piedi si gonfiano comunque(il destro sempre più del sinistro come anche la caviglia) e tendono a diventare rossi, soprattutto se mi alzo dal letto improvvisamente (in particolare se lo faccio nel mezzo della notte). La cosa che giova di più è dormire con le gambe sollevate(al mattino sono sgonfi, ma preciso che non si sono mai sgonfiati del tutto). Le calze non quando fa troppo caldo altrimenti peggiora la situazione e quelle con cui mi trovo meglio sono quelle senza punta(quelle chiuse tendono a gonfiare la parte appena prima delle dita dei piedi).
L'ultimo chirurgo vascolare da cui sono stata ha riscontrato ciò:
Presenta accentuazione dellA trama venosa superficiale piú marcata a destra senza varici, polsi arteriosi presenti, non soffi.
Doppler TSA: non stenosi
Doppler A.I.: assi arteriosi e venosi profondi pervi, reflusso di primo grado alla (-parola incomprensibile scritta dal medico-) safeno femorale destra.
Vorrei sapere se questo può giustificare un'edema cronico agli arti inferiori.
La ringrazio anticipatamente.
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
le cause di un’edema degli arti inferiori possono essere molteplici e non valutabili ovviamente a distanza.
Solo a titolo di esempio consideri che anche in assenza di apparente patologia venosa un difetto posturale potrebbe già essere alla base di un alterato ritorno venoso.
La cosa va quindi valutata nell’ambito di un esame clinico approfondito confortato se necessario da accertamenti strumentali adeguati (anche cardiologici !).
L’ecocolordoppler che riferisce d’altra parte denuncia verosimilmente una incontinenza della crosse safenofemorale (indice comunque di una sofferenza venosa) e andrebbe forse ripetuto con maggiore approfondimento e dettaglio.
Gentile Utente,
le cause di un’edema degli arti inferiori possono essere molteplici e non valutabili ovviamente a distanza.
Solo a titolo di esempio consideri che anche in assenza di apparente patologia venosa un difetto posturale potrebbe già essere alla base di un alterato ritorno venoso.
La cosa va quindi valutata nell’ambito di un esame clinico approfondito confortato se necessario da accertamenti strumentali adeguati (anche cardiologici !).
L’ecocolordoppler che riferisce d’altra parte denuncia verosimilmente una incontinenza della crosse safenofemorale (indice comunque di una sofferenza venosa) e andrebbe forse ripetuto con maggiore approfondimento e dettaglio.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 04/08/2018.
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