Una breve consulenza dal mio medico

Gentilissimi dottori di Medicitalia,
sono un ragazzo di 18 anni, e vorrei chiedervi un parere sulla mia situazione: il 6 dicembre 2008 ho notato un anomalo rossore e gonfiore del braccio destro. Dopo una breve consulenza dal mio medico di famiglia, il 10 dicembre mi hanno diagnosticato una trombosi venosa alla vena succlavia destra di almeno 5 cm. Recatomi d'urgenza al pronto soccorso, ho avuto il ricovero in seguito alla conferma della diagnosi. Quindi ho iniziato una terapia di due Clexane 6000 giornalieri, ridotti a una sola somministrazione il 13, dopo che un esame di Eco - Doppler del 12 ha dato risultato negativo. Circa una settimana dopo si è riscontrata la presenza del trombo tramite AngioTC e sono stato dimesso il 23 dicembre continuando la terapia con il Coumadin (in seguito al raggiungimento del range terapeutico). Preciso che sono uscito dall'ospedale capendo che la formazione si sarebbe sciolta dopo al massimo 6 mesi. Pochi giorni fa, a distanza di circa un mese, ho chiesto una consulenza dal medico, che mi ha portato a conoscenza del fatto che una terapia atta a "eliminare" il trombo è possibile solamente dopo un breve lasso di tempo dalla formazione, addirittura inferiore a 24 ore. Volevo sapere se questa informazione è esatta, se esistono terapie alternative che risolvono completamente il problema, e in caso contrario se questa situazione resterà irrisolta.
Confido nella vostra risposta.
Daniele
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
La terapia cui fa riferimento è quella che impiega farmaci cosiddetti trombolitici. Si tratta di principi attivi molto potenti, ma dotati di possibili effetti indesiderati di non trascurabile gravità motivo per il quale il loro impiego razionale è limitato a quei casi in cui una occlusione vascolare possa mettere in pericolo la vita del paziente: l'esempio più tipico è l'occlusione di una coronaria.
Il suo caso è stato trattato in maniera corretta e secondo le modalità che le più accreditate linee guida prevedono.
Resta ineludibile la necessità di individuare la causa che ha determinato la TVP.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
la ringrazio molto per il consulto dottore;come ultima richiesta vorrei sapere se c'è correlazione tra tumore e trombosi, in quanto ho letto vari articoli in proposito, come il seguente

" http://www.prevenzionetumori.it/archivio/archivio_text.php?cat_id=667&pos= "

dove veniva valutato nel caso di una patologia improvvisa e senza evidenti cause.
la ringrazio anticipatamente,
Daniele
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Ho dato uno sguardo all'articolo in questione e mi è sembrato corretto.
Esiste ovviamente questa correlazione, ma questo non vuole certamente significare che ogni fenomeno trombotico sia epifenomeno di una malattia neoplastica.
Alla sua età e in quella sede altre possibilità, su cui investigare, mi sembrano di gran lunga più probabili.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
I "6 mesi" che le hanno detto non e' il tempo in cui il trombo si sciglie ma la durata convenzionale della terapia con Coumadin dopo un primo evento trombotico.

Il solo Coumadin non scioglie di per se' il trombo, ma certamente impedisce che si estenda e cosi' da' tempo all'organismo di ridurlo o "organizzarlo" con i suoi mezzi.

Dopo sei mesi di solito si sospende il farmaco e a paziente pulito si procede al alcuni accertamenti (ATIII, proteina C ed S, lac ecc. ecc.) che verrebbero alterati dal Coumadin.

Altri accertamenti (genetici) glieli avranno gia' fatti durante la degenza (chieda la cartella).

La trombosi improvvisa (nelle gambe) nell'anziano a volte prelude a un tumore (i tumori rilasciano sostanze tromboplastino-simili) ma nel giovane e nella succlavia o c'e' una trombofilia o ci sono -credo- malformazioni vascolari locali.

L'episodio in se' si supera senza strascihi, poi ribadisco il concetto del Collega, bisogna cercare di capire perche' e' successo ed evitare che si ripeta.