Dolore gamba sinistra
Soffro di crisi d'ansia e attacchi di panico. È una premessa che faccio sempre, perché ho imparato, a mie spese, che i tanti sintomi che avverto quasi sempre dipendono da questo problema. Negli ultimi giorni ne sto vivendo molti, purtroppo, e sto scrivendo spesso su Medicitalia. Per questa ragione chiedo scusa preventivamente a tutti gli eccellenti professionisti che dedicano tempo al sito. Vengo al dunque. Da ieri pomeriggio, mentre ero alla guida in automobile, ho cominciato ad avvertire una dolenzia/indolenzimento alla gamba sinistra. Diciamo da metà coscia in giù fino al polpaccio, sia nella parte anteriore che posteriore. Il dolore è abbastanza leggero ma costante e non va via con i classici antidolorifici. Il mio timore è quello di una trombosi. Si tratta di una ipotesi plausibile o solo di una ennesima manifestazione di ansia? Chiedo ancora scusa. Grazie a tutti.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
non è possibile formulare una ipotesi di questo tipo sulla base dei sintomi riferiti, che potrebbeto in realtà correlarsi a diverse altre possibilità
Gentile Utente,
non è possibile formulare una ipotesi di questo tipo sulla base dei sintomi riferiti, che potrebbeto in realtà correlarsi a diverse altre possibilità
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Utente
Gentile dottore, persistendo il dolore (seppur sempre piuttosto blando), mi sono sottoposto ad una visita angiologica. Il suo collega, dopo una serie di domande e dopo aver visionato gli arti inferiori (quello dolente non presenta gonfiore, arrossamento o calore), ha effettuato un ecodoppler. Ha ritenuto di individuare una lieve forma di flebite. Mi ha fasciato la gamba (fasciatura che dovrò indossare per una quindicina di giorni) e mi ha prescritto delle siringhe (credo di eparina), da effettuare sotto cute anch'esse per una quindicina di giorni. Mi ha anche prescritto degli esami ematici (che comprendono il D Dimero), di cui sto attendendo l'esito. L'unico dubbio che mi rimane è che io non rientro in nessuno dei fattori di rischio tipici della flebite. Mi rendo conto che, dal suo punto di vista, mi devo fidare di un suo collega, però mi piacerebbe comunque, senza volerla disturbare troppo, un parere, seppure limitato dalla distanza (neanche troppa, visto che siamo entrambi napoletani).
Mille grazie.
Mille grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 27/05/2018.
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