Pillola e problemi alle vene?

Buonasera! Ho 23 anni e da quasi tre mesi assumo la pillola anticoncezionale Drospil. La ginecologa che me la segnò non mi fece fare nessuna analisi, neanche quando le dissi che mia madre soffre di Takotsubo, che a 55 anni ha già avuto due flebiti ed una trombosi in corso e che le è stata diagnosticata la mutazione mthfr c677t in eterozigosi. Per il primo mese e mezzo non ho avuto nessun effetto collaterale, durante il secondo mese il falso ciclo mestruale mi è arrivato prima della fine del blister e la mia ex ginecologa mi ha consigliato di non effettuare la sospensione e di ricominciare direttamente col nuovo blister. Qui sono iniziati i problemi! Alla seconda pillola della nuova confezione le gambe hanno iniziato a gonfiarsi, le vene dietro alle ginocchia e all'interno del polpaccio a farsi più evidenti ed i capillari delle caviglie e sul retro delle ginocchia a diventare evidenti. Ho cambiato ginecologa e quest'ultima è rimasta allibita del fatto che non mi fossero state consigliate analisi, mi ha detto di smettere con Drospil alla fine del blister e mi ha segnato esami sulle mutazioni genetiche come quelle di mia madre ed altri esami sulla coagulazione del sangue. Ho notato che più vado avanti nel mese ed assumo pillole con meno estrogeni e progesterone e più il gonfiore delle gambe si è ridotto solo alla caviglia e nessun altro capillare si è rotto. Da alcune analisi di routine svolte parallelamente a tutto ciò, so che la mia antitrombina comunque è nella norma. Non fumo, e sono una sportiva: faccio jogging e pratico yoga quotidianamente e prima di non aver effettuato la sospensione di quattro giorni della pillola un mese fa non ho mai avuto problemi circolatori.
La mia domanda è: dato il verificarsi di tali circostanze durante l'assunzione della pillola e data la diminuzione del problema mano a mano che gli ormoni calano, dopo aver smesso Drospil la situazione potrebbe assestarsi o c'è il rischio di subire comunque peggioramenti?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
l'assunzione di principi estroprogestinici comporta un possibile duplice effetto sul sistema venoso:
INCREMENTO DEL RISCHIO TROMBOTICO: si tratta di condizioni che tendono a manifeastarsi prevalentemente in soggetti con predisposizione genetica o acquista alla trombofilia per lo più preventivamente identificabili mediante opportuni esami ematochimici che vengono di norma eseguiti prima della somministrazione del farmaco.
ACCENTUAZIONE O COMPARSA DEI SINTOMI DELL'INSUFFICIENZA VENOSA: si tratta di manifestazioni che tendono a comparire con intensità variabile nei diversi soggetti o a non comparire affatto. E' opportuno in questi casi una preventiva valutazione specialistica, al fine di cogliere segni iniziali di sofferenza venosa e mettere in atto eventuali misure preventive, oltre che valutare l'effettivo "costo-beneficio" dell'assunzione della pillola, eventualmente sostituibile con altri metodi contraccettivi.
Sta quindi a Lei la decisione se proseguire o meno l'assunzione dell'anticoncezionale orale concordando la scelta con il suo Ginecologo, individuando eventualmente un diverso mezzo di contraccezione.
Una accorta valutazione angiologica potrebbe essere in ogni caso opportuna.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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