Occlusione arteria interna carotidea
Buongiorno e grazie anticipatamente per il servizo che date. Mio padre ha 71 anni ed il 28 novembre 2008 è stato sottoposto presso l'ospedale di Chieti ad un interveto chirurgico combinato per la disostruzione dell'arteria interna dx carotidea, ostruita per il 70% circa, e la rivascolarizzazione del cuore (4 by-pass). Dopo 4 giorni dall'interventio mio padre era colpito da un'ischemia del tipo transitorio che interessava la zona temporale destra del cervello, avendo perso conoscenzaper circa 5 minuti. Successivamente, essendo buoni i parametri vitali (reni e cuore), veniva trasferito presso una clinica privata a lunga degenza, sempre a Chieti, per la riabilitazione. In questa sede, a distanza di circa 15 giorni dall'intervento, veniva eseguito un esame doppler che riscontrava una verosimile trombosi dell'arteria interna dx carotidea. preciso he in occasione di detto esame era già stata rimossa la protesi (filamento) presente nella ferita esterna della carotide. A detta dei medici, quindi, attualmente mio padre ha un'occlusione al 100% dell'arteria interna dx (quella oggetto d'intvento) compensata però da quella sx dove non si sono rilevate particolari ostruzioni (solo qualche leggera placca). Alla luce di quanto sopra volevo formulare le seguenti domande:
- com'è potuto accadere che a distanza di qualche giorno dall'intervento mio padre ha avuto nuovamente l'ostruzione dell'arteria interna carotidea dx, peraltro al 100%?
- come si può avere la certezza che l'arteria interna sx compensi emodinamicamente il circuito?
- in questa situazione è possibile intervenire chirurgicamente o è sconsigliato? e in quale modo?
Vi ringrazio anticipatamente e chiedo scusa se ho utilizzato termini non proprio tecnici.
- com'è potuto accadere che a distanza di qualche giorno dall'intervento mio padre ha avuto nuovamente l'ostruzione dell'arteria interna carotidea dx, peraltro al 100%?
- come si può avere la certezza che l'arteria interna sx compensi emodinamicamente il circuito?
- in questa situazione è possibile intervenire chirurgicamente o è sconsigliato? e in quale modo?
Vi ringrazio anticipatamente e chiedo scusa se ho utilizzato termini non proprio tecnici.
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le consiglio di mettersi in contatto con i chirurghi vascolari che lo hanno precedentemente trattato. non credo che i colleghi non siano al corrente della situazone, forse perà potrebbero rivalutare il caso.
auguri di buon anno
auguri di buon anno
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.7k visite dal 31/12/2008.
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