Pre-ospedalizzazione ed intervento di safenectomia

Buongiorno Dottori,
volevo porVi qualche domanda in merito ad un intervento chirurgico che dovrò eseguire a breve, in quanto sono un po preoccupato.

Sono un uomo di 34 anni, e circa 10 anni fa sono stato sottoposto ad intervento chirurgico di tipo "CHIVA" per un'insufficienza venosa alla vena Safena della gamba sinistra.
Nonostante l'intervento però, negli ultimi anni la situazione (piu che altro estetica) è peggiorata, e dopo una visita di controllo, il chirurgo mi ha consigliato di effettuare una safenctomia, quindi una asportazione della vena "malata" (ancora da decidere se toglierla completamente o parzialmente, anche se ho un "rigonfiamento" sia alla coscia che alla gamba, per cui....).

Dopo aver atteso MESI nelle liste di attesa di un noto ospedale (che per correttezza qui non menziono), sono finalmente stato chiamato per la pre-ospedalizzazione. Proprio a tal proposito vorrei chiedere:
1) quali sono gli esami e le visite a cui sarò sottoposto durante la pre-ospedalizzazione, vista la natura dell'intervento che dovrò fare?
2) sono esami "leggeri" e quindi posso andarci da solo (l'ospedale è abbastanza lontano e devo andarci in treno), o meglio farsi accompagnare da un familiare?
3) posso sapere in media quanto tempo dura la pre-ospedalizzazione? Presentandomi in ospedale alle 7e30 del mattino come da appuntamento, verso che ora dovrei finire? Lo chiedo per poter poi organizzare il treno per il rientro a casa.
4) mi è stato detto di non portare nessun tipo di impegnativa del mio medico curante, nonostante si tratta di intervento con SSN. E' davvero cosi?

Non chiedo quanto tempo passa poi per fare l'intervento vero e proprio, perchè ho letto che dovrebbe essere portato tutto a termine entro 30 giorni dalla preospedalizzazione giusto? Aggiungo però una domanda:
- MI DEVO PREOCCUPARE?
Quello che devo fare è un intervento difficile? mi precluderà qualcosa poi nell'arco della vita?
e quanto ci vorrà poi per "riabilitarmi" dopo l'intervento, per poter riprendere la mia normale attività quotidiana e per poter ad esempio tornare in palestra?

Grazie in anticipo a tutti i Dottori che troveranno gentilmente il tempo di rispondermi.

Saluti
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
la preospedalizzazione nel suo caso dovrebbe prevedere prelievi per esami del sangue, ecg e visita cardiologica, eventualmente rx torace.
Queste procedure vengono generalmente completate nell’arco della mattinata.
L’impegnativa potrebbe essere già stata esibita in fase di prenotazione. Diversamente potrebbe essere opportuno chiedere conferma.
Non esistono interventi chirurgici “facili”.
I tempi di recupero dipenderanno dal tipo ed estensione della procedura cui sarà sottoposto.
Le attività di palestra andranno rivalutate per il futuro potendo alcune di esse essere controindicate.
Il trattamento delle manifestazioni della insufficienza venosa non si esaurisce con l’intervento, ma un periodico controllo sarà indispensabile.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Buonasera Dottor Piscitelli,
grazie mille per la sua risposta e per la sua celerità.

Data la sua gentilezza, se permette vorrei aggiungere 3 piccole domande:

1) io ho la vena safena molto tortuosa e visibile dal ginocchio in giu, mentre alla coscia per ora ho solo un "bozzetto" rigonfio di circa 10cm. Ribadisco inoltre che in passato ho gia eseguito un intervento CHIVA, quindi non so esattamente se c'è qualche "parte" della vena ancora funzionante. Aggiungo che dall'ultimo ecocolordoppler, tutta la funzione venosa dell'intera safena risulta INSUFFICIENTE. Stando cosi le cose, lei asporterebbe l'intera safena, oppure opterebbe per uno stripping corto (tipo solo la parte dal ginocchio in giu che è quella messa peggio)?

2) Durante lo stesso intervento di stripping, se ce ne fossero, verranno asportate anche altre eventuali vene più piccole che presentano varicosità? Oppure quella è una cosa che viene discussa ed eseguita in una successiva operazione? Io se possibile, vorrei eliminare tutto in unica seduta.

3) Anche questo importante: l'ospedale che ho scelto per l'intervento si trova a 6 ore di viaggio da dove risiedo. Secondo lei, una volta eseguito l'intervento, sono in grado di stare seduto in macchina (ovviamente come passeggero) per il tempo necessario a tornare a casa, oppure è meglio attendere qualche giorno prima di rientrare, per non compromettere l'operazione?

Grazie mille
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
La scelta della procedura e la sua estensione non è cosa che è possibile fare per via telematica, poiché discende da una serie di considerazioni per noi impossibili.
In linea di proncipio una Safena refluente non svolge più la sua funzione e, visto l'insuccesso del trattamento emodinamico, andrebbe eliminata. L'estensione della ablazione può essere determinata meglio dalla verifica ecografica.

Nel corso dell'intervento vengono in genere intercettati e trattati anche altri eventuali "punti di fuga" e collaterali.

La distanza che richieda spostamenti della durata superiore ad un'ora rappresenta una controindicazione al regime di day-surgery. E' possibile pertanto che venga trattenuto almeno per una notte o due.
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno Dottor Piscitelli,
grazie innanzitutto per l'ultima sua risposta. Come sempre molto disponibile.

Volevo metterla al corrente delle ultime novità, per avere conferma che sia tutto "normale":
- questa mattina ho effettuato la pre-ospedalizzazione che le dicevo. Ora quindi dovrò "solo" aspettare la telefonata per l'operazione vera e propria. Mi è stato fatto un prelievo di sangue, ed un elettrocardiogramma (o almeno credo che sia stato quello. Avevo le classiche "pinze" a polsi, caviglie ecc). Nient'altro. Nessuna rx toracica o altro. E nell'arco della mattinata, cosi come anticipatomi da Lei qualche giorno fa, ho concluso tutto.

Un dubbio però mi rimane:
- essendo un pre-ricovero che anticipa appunto un intervento chirurgico, io mi aspettavo una visita/colloquio anche con il chirurgo stesso che poi mi opererà insieme alla sua equipe, in modo che egli stesso potesse verificare le mie problematiche, visionare l'ecocolordoppler, analizzare i dettagli e decidere con quale metodologia intervenire per lo stripping safenico (intera safena? metà?). Non che qualcuno mi avesse detto che doveva andare cosi, ma non so perchè immaginavo questo.
Invece nulla. Nessun chirurgo. Solo prelievo con infermiere ed elettrocardiogramma con cardiologo. Stop. Poi a casa.

E' normale Dottor Piscitelli?
Le persone che mi hanno accolto in ospedale sono state professionalissime e gentilissime, su questo non vi è dubbio. E sicuramente sono io ad essere esageratamente "teso e ipocondriaco". Ma vorrei avere anche il suo parere per la mia tranquillità.
E' giusto cosi dunque?
E se cosi fosse, quand è che l'equipe chirurgica analizzerà il mio caso per capire come intervenire? Lo farà il GIORNO STESSO dell'operazione?
Anche perchè avrei bisogno di sapere come prepararmi per il post-intervento, come vestirmi ecc. Quando e a chi chiedo?

Grazie mille
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
E' presumibile che il Suo iter di preospedalizzazione non sia ancora concluso.
All'esito degli esami sarà verosimilmente convocato per la vistia anestesiologica e per sottoscrivere il consenso informato.
In quella occasione probabilmente Le saranno fornite le delucidazioni che si aspetta.
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Utente
Utente
Quindi ho ragione?
Manca davvero qualcosa, caro Dottor Piscitelli?

Inoltre secondo lei, verosimilmente le "ultime" cose che mancano potrebbero essere portate a compimento negli stessi giorni in cui dovrò sottopormi all'intervento (tipo che so, magari il giorno prima)?

In base alla sua esperienza, funziona cosi?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Le organizzazioni possono variare da struttura a struttura.
Comunque non dubiti, perché il consenso informato con tutte le necessarie spiegazioni è un atto ineludibile che nessun chirurgo si sognerebbe di omettere.