Ateromasia
Buongiorno.
Fra le analisi cui mi ha sottoposto il medico curante per una sindrome vertiginosa (poi determinata da otoliti), vi è stato un ecocolordoppler tsa. Il referto riporta: ateromatosi iniziale alla parete posteriore del bulbo carotideo a dx (spessore massimo 0,11 cm.) e a sn (spessore massimo 0,16 cm.). Assi succlavio-vertebrali pervi, a discrete portate. IMT = 0,8 cm. (V.N. 0,07 cm.).
Ho 53 anni, non sono iperteso, glicemia e trigliceridi sono in ordine, non fumatore, non sovrappeso, colesterolemia 239. Casi in famiglia di aneurisma aortico (padre, nonna, bisnonna).
Se possibile, sarei grato di conoscere a quali problematiche andrò incontro, se sono opportuni accertamenti ulteriori, quali cure eventuali si possano fare e l'eventuale aspettativa di vita.
Ringrazio anticipatamente.
Fra le analisi cui mi ha sottoposto il medico curante per una sindrome vertiginosa (poi determinata da otoliti), vi è stato un ecocolordoppler tsa. Il referto riporta: ateromatosi iniziale alla parete posteriore del bulbo carotideo a dx (spessore massimo 0,11 cm.) e a sn (spessore massimo 0,16 cm.). Assi succlavio-vertebrali pervi, a discrete portate. IMT = 0,8 cm. (V.N. 0,07 cm.).
Ho 53 anni, non sono iperteso, glicemia e trigliceridi sono in ordine, non fumatore, non sovrappeso, colesterolemia 239. Casi in famiglia di aneurisma aortico (padre, nonna, bisnonna).
Se possibile, sarei grato di conoscere a quali problematiche andrò incontro, se sono opportuni accertamenti ulteriori, quali cure eventuali si possano fare e l'eventuale aspettativa di vita.
Ringrazio anticipatamente.
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CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
l'esame mette in evidenza lesioni aterosclerotiche iniziali e "non emodinamiche", che non determinano cioè riduzione del flusso, non eccezionali anche in soggetti come Lei relativamente giovani.
In assenza di manifestazioni cliniche ad essa riferibili si tratta di una condizione da verificare nel tempo, mettendo sotto controllo eventuali fattori di rischio quali ipertensione, diabete, dislipidemie, sovrappeso, stress, ecc., e soprattutto abbandonando del tutto il fumo.
Terapie preventive potrebbero essere considerate a giudizio del Medico curante e sulla base delle predette valutazioni.
Analogo discorso per quanto riguarda la ricorrenza di patologia dilatativa dell'aorta, che andrebbe valutata mediante periodici controlli ecografici e mantenendo sotto controllo il regime pressorio.
Gentile Utente,
l'esame mette in evidenza lesioni aterosclerotiche iniziali e "non emodinamiche", che non determinano cioè riduzione del flusso, non eccezionali anche in soggetti come Lei relativamente giovani.
In assenza di manifestazioni cliniche ad essa riferibili si tratta di una condizione da verificare nel tempo, mettendo sotto controllo eventuali fattori di rischio quali ipertensione, diabete, dislipidemie, sovrappeso, stress, ecc., e soprattutto abbandonando del tutto il fumo.
Terapie preventive potrebbero essere considerate a giudizio del Medico curante e sulla base delle predette valutazioni.
Analogo discorso per quanto riguarda la ricorrenza di patologia dilatativa dell'aorta, che andrebbe valutata mediante periodici controlli ecografici e mantenendo sotto controllo il regime pressorio.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 21/11/2017.
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