Tripode celiaco

per cortesia, sono preoccupato per il seguente referto ecografico:"reperto epatico biliare pancreatico splenico renale nella norma. Si osserva anomalia d'origine del tripode celiaco che appare in stretta adiacenza all'origine dell'arteria mesenterica superiore.
Ectasia dell'arteria epatica, splenica e del tripode in relazione a stenosi ostiale di tipo estrinseco come da presenza di legamento arcuato.A confertma di quanto segnalato indispensabile approfondimento diagnostico con angiotac."
Fatta questa eco per forte dolore addome superiore da 2 gg., diagnosi" ernia addominale". Chiedo: quanto scritto nel referto è grave? E' 1 tumore?Cos'è in parole povere? grazie 1000 attendo risposta
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Il Tripode Celiaco è una formazione arteriosa che origina dall'Aorta e, dividendosi in tre rami (a. epatica, a. splenica, a. gastrica di sinistra) fornisce l'irrorazione al fegato, alla milza e, insieme ad altri rami, allo stomaco.
Quella che è stata descritta rappresenta una rara malformazione per la quale una posizione inconsueta di questa formazione arteriosa provoca una compressione della stessa da parte del diaframma, che contraendosi determina un suo restringimento e di conseguenza un difetto di irrorazione dei distretti di cui è tributario.
Si tratta di una diagnosi impegnativa che va confermata con altre metodiche strumentali (per l'appunto angioTC - angioRMN) e che, ove confermata, richiede un trattamento chirurgico che è risolutivo.
Per quanto importante, questa affezione non ha nulla a che vedere con tumori.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Ringrazio moltissimo per la preziosa risposta, per favore vorrei sapere se è 1 formazione congenita, se il dolore può essere causato dalla stessa e non da 1 ernia addominale, come diagnosticata,se l'intervento è necessario e urgente e rischioso per la vita e dove può essere effettuato(abito in provincia di CR) Grazie, grazie tante!! Aspetto gentile risposta.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Sulla possibilità di attribuire la sintomatologia lamentata a questo reperto piuttosto che ad un'ernia addominale (non ci specifica la sede) non è ovviamente possibile risponderLe a distanza.
La diagnosi per altro, come già detto, va ulteriormente confermata con altri accertamenti.
Sull'indicazione di un Centro adatto allo studio e all'eventuale trattamento di questa affezione sarà compito del suo Medico di base fornire le giuste indicazioni; sono certo per altro che vorrà intervenire in questo consulto anche qualcuno dei Colleghi che esercitano nella sua zona.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Anzitutto ringrazio di nuovo per la professionalità dimostrata, mi permetto ancora una precisazione: sono dimagrito 5 kg in 3 mesi: il dato può essere collegato alla DIAGNOSI? in qste 2 notti ho dovuto dormire seduto, per il gran dolore, e mi ritrovo con quanto da Lei scritto.Cosa posso prendere per il male, essendomi stati prescritti farmaci per la gastrite che non mi danno beneficio?

Grazie!!
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Gentile Utente,
devo purtroppo richiamare la sua attenzione sulla impossibilità di poterLe essere ulteriormente utile nello gestire per via telematica un sospetto diagnostico di tale complessità.
Le prescrizioni terapeutiche a distanza fra l'altro sono vietate dalla deontologia professionale e dalle regole di questo sito.
Posso solo consigliarLe di insistere con il suo Medico affinchè provveda ad indirizzarla con rapidità o eventualmente, in considerazione della ingravescenza dei sintomi, di fare ricorso al Pronto Soccorso di una grossa struttura ospedaliera.
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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gent. Dottore,
mi permetto di aggiornarla riguardo il mio caso:
ho fatto angiografia, non è stato possibile liberare arteria con stent, perchè, secondo i medici, la stenosi è all'origine del tripode e per la giovane età non consigliato.

Mi è stato proposto l'intervento, ma non so cosa fare:
ho paura che metta a rischio la mia vita.
E' effettivamente un rischio?A quali altri rischi vado incontro?
Nel mio ospedale sono stati operati pochi casi: è indice di indecisione nella scelta dell'ospedale , secondo Lei?
Tenterebbero per via laparoscopica.
Se andasse bene l'intervento, potrei tornare a una vita normale, o ci sarebbe qualche limite?
Grazie infinite, spero mi risponda presto!
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Dr. Pietrino Forfori Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 166 3
Premettendo che non ritengo di aggiungere nulla a quanto espresso egregiamente dal collega dr Lucio Piscitelli, mi permetterei di indicare , per il trattamento della sua delicata e rara patologia, il Prof Chiesa del San Raffaele di Milano.

Dr. Pietrino Forfori

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