Trombosi massiva della vena brachiale

Buongiorno, nel mese di Marzo sono stata ricoverata a seguito a una Trombosi massiva della brachiale, dalla piega cutabile verso l'ascella omolaterale con formazioni nodulari endo-luminali. Linfoadenomgalie dx reattivo-flogistiche. Prima di essere ricoverata per due volte di seguito al prontosoccorso hanno sottovalutato il gonfiore e la Tumefazione che presentavo al braccio. Sono stata ricoverata 1 settimana e curata con Arixtra 7.5 sia in ospedale, che per i 3 mesi dalla dimissione. Inoltre ho portato per all'incirca due mesi una fascia elastica. Mi sono stati eseguiti vari esami del sangue, tutti nella norma..esami genetici, come ad esempio la mutazione del fattore V leiden (assente), mutazione fattore II (assente)ve Mutazione C677T del gene MTHFR ( presente a livello omozigote), inoltre mi hanno fatto una Tac collo e torace s+Mdc che pe Altro risultava andare bene, se non per la trombosi in atto. In questi mesi ho fatto due esami del Dimero che risultano nella norma, un ecocolordoppler ( vena succlavia, ascellar, omerale, ulnari e radiali di calibro ed indici di flusso regolari, come anche le ven superficiali) è un ulteriore ecocolor doppler con attivazione dell'arto per escludere eventuali compressioni dei vasi succlavi a livello dello stretto toracico superiore ( andato bene, in quanto non hanno trovato compressioni). Ci tengo a precisare che non ho fatto sforzi eccessivi, ne preso colpi, ne assunto la pillola anti concezionale... nessun medico riesce a darmi una risposta sul perché mi sia venuta questa trombosi e per altro adesso a distanza di mesi, nonostante gli esami di controllo vadano bene ho frequenti fastidi al braccio... cosa posso fare!? Vi ringrazio anticipatamente... Beatrice.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
comprenderà l'impossibilità di fornire a distanza una valutazione che risulti più attendibile di quella di chi ha la possibilità di osservarla dal vivo.
Lei ha eseguito tutti gli accertamenti necessari e una terapia adeguata.
L'unico consiglio per noi possibile potrebbe essere quello di sottoporre la cosa anche ad un Ematologo esperto in coagulopatie ed estendere l'esplorazione, almeno ecografica, anche all'addome (pancreas, sfera genitale)..

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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