Trombosi venosa profonda attività fisica adeguata e altri dubbi

Sono un ragazzo di 28 anni, poco piu di 3 mesi fa, dopo allattamento in seguito ad un infortunio ho avuto una trombosi venosa profonda al polpaccio sinistro, tibiale posteriore.
Dopo un mesetto di eparina al controllo Doppler la vena risultava gia ricanalizzata, adesso sono in cura con coumadin e a breve faro visita ed ecodoppler di controllo.
Passo molti giorni senza sentire nulla, ma mediamente 2 giorni a settimana ho sintomi come pizzichi, pesantezza e senso generico di fastidio piu o meno intenso a livello della vena colpita, (e devo aggiungere che gli stessi fastidi li avverto, con intensita minore, anche allo stesso punto della gamba destra in cui non era stata diagnosticata trombosi).
Ad ogni modo non so da cosa dipendano questi sintomi.

Volevo chiedere se la attività fisica che sto svolgendo é adeguata.
Da un paio di mesi, 3 volte a settimana vado in palestra a fare una passeggiata molto veloce(6,5 km/h) per 30 minuti circa, cosi da fare anche un po di attività aerobica. L'intento è quello di fare bene al circolo, ma mi è venuto il dubbio che fosse un attività eccessiva per le vene, forse con quella velocità sforzo troppo la muscolatura?
Dopo la camminata veloce faccio anche un minimo di stretching al polpaccio visto che a livello della trombosi sento notevole rigidità(anche questo non so se fa bene alle vene), ad ogni modo dopo queste 2 attività in palestra spesso sento fastidio a livello della vena colpita che permane fino al giorno successivo.
(In realtà questi fastidi ogni tanto compaiono anche quando sono a riposo, o salto la palestra, quindi non capisco bene).

Un altra domanda che volevo fare; porto sempre le calze elastiche classe 2, giorno e notte, dovrei toglierle la notte o posso tenerle sempre?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
l'attività fisica andrebbe limitata a prudenti camminate a velocità più ridotta e indossando le calze elatiche.
No stretching.
No calze la notte.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Posso chiederle il perché?

Va bene camminare diciamo 5km/h o come attività consigliata devo semplicemente passeggiare?

Come mai lo stretching non va bene? Ce una tale rigidità nel punto colpito che per minimo di stretching intendo che mi spingo un po in avanti con la gamba opposta, subito sento rigidita mi fermo qualche secondo, ripeto 8 volte e basta.
Pensavo di aver riacquisto cosi un po di elasticità.
Ma effettivamente non so se fa piu male che bene.

Pensavo che tenere le calze(gambaletti) anche la notte fosse meglio, io le ho sempre tolte solo per la doccia e le rimetto subito. Come mai non dovrei tenerle la notte?

Altra domanda come mai ho sintomi simili anche nella gamba destra non ufficialmente colpita, allo stesso punto della sinistra?

Per ultimo, questi sintomi andranno a sparire con il tempo? (Non so se aumenteranno con la sospensione del coumadin di cui parlava il medico).