Stripping corto a seguito di evlt safena

Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni e soffro di insufficienza venosa da un paio d'anni. Faccio un breve excursus della mia vita che può aiutare a capire meglio la situazione. Durante l'adolescenza ero in sovrappeso, ai limiti dell'obesità, oggi il mio peso è nella norma, bmi 24-25, sono dimagrito circa 10 anni fa a seguito di dieta e lunghe camminate, negli anni sono anche andato in palestra per brevi periodi, senza fare sforzi eccessivi con i pesi, ho fatto lunghe camminate e jogging. Attualmente pratico nuoto da 7 mesi due volte alla settimana e a volte faccio jogging per 20-30 min 4-6km. Un anno fa a seguito dei un ecocolordoppler mi è stata riscontrata incontinenza dell'ostio safeno-femorale e della grande safena in toto, di grado severo all'arto DX e moderata a quello SX. Il medico che mi ha visitato mi ha detto che era necessario effettuare lo stripping della safena. Prima di sottopormi all'operazione ho deciso però di sentire un altro parere. Il secondo angiologo che mi ha visitato mi ha invece consigliato la procedura con il laser. Ho deciso di sottopormi all'intervento con il laser e lo scorso marzo 2016 e quindi ho subito "Ablazione endovenosa laser della safena interna dx + flebectomie sec Muller". Torno a casa, resto a riposo, metto la calza e faccio tutto quello che mi viene prescritto. Dopo pochi mesi, durante l'estate, inizano a ricomparire dei noduli, mi reco dall'angiologo che mi fa un controllo con ecocolordoppler e mi dice che la vena è chiusa e va tutto bene, perciò mi prescrive dei gambaletti per mantenere sotto controllo la situazione, che però continua a peggiorare, nonostante l'assenza di vita sedentaria, l'assenza di grandi sforzi e altri comportamenti che potrebbero aggravare le cose. Decido dunque di fissare un nuovo controllo ma l'angiologo non lavora più nell'ospedale in cui mi sono operato, così tramite una conoscenza mi faccio visitare da un chirurgo generale in un altro ospedale che mi fa l'ecocolordoppler e riscontra una riapertura della safena e mi fissa subito un intervento di stripping corto della safena già trattata con laser. Vorrei chiedere a voi specialisti se posso fidarmi e se nei casi come il mio la procedura di stripping è la cosa migliore per risolvere il problema.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
la presenza di una incontinenza della giunzione safenofemorale con reflusso tronculare potrebbe rappresentare una indicazione alla revisione chirurgica, soprattutto in presenza di varici recidive e sintomatologia correlata.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Piscitelli, la ringrazio della risposta, sicuramente è opportuno procedere ad una revisione chirurgica, mi chiedevo se lo stripping corto, che mi è stato consigliato, sia la procedura più opportunua o comunque una procedura adeguata a risolvere il problema.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Comprenderà la difficoltà di fornire attendibili indicazioni sulla tecnica chirurgica senza poter prendere visione delle condizioni cliniche.
In linea di massima l'indicazione proposta sembrerebbe corretta.
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Utente
Utente
Certamente capisco la difficoltà nel fornire un parere in questi casi, comunque la ringrazio molto della risposta esaustiva e del tempo che mi ha dedicato.