Linfangite
gentili dottori, sono un 43enne con problemi alla circolazione linfatica dovuti a pregressi edemi disprotidemci (alcuni anni di anoressia, ormai superata da tempo).
ho subito domenica mattina un trauma al collo del piede (senza lesione della cute e senza infrazioni ossee): oltre al vasto ematoma, lungo tutta la parte esterna del piede, si è immancabilmente formato un copioso edema, che nel corso della giornata mi ha costretto a usare la stampella per il gonfiore;
la mattina successiva il quadro era migliorato, tanto da poter indossare la scarpa per recarmi dal medico curante, ma poi nel pomeriggio è subentrata un'infezione (la parte è tesa e arrossata), e da allora il gonfiore è di nuovo tornato a livelli tali da non poter poggiare il piede.
Non ho febbre, solo il vasto edema e ovviamente dolore quando torno in piosizione eretta per il riafflusso del sangue; sono al terzo giorno di augmentin ed eparina; applico un paio di volte al giorno il kemioflebit, e riposo con i piedi rialzati.
Dato che i miglioramneti sono quasi impercettibili, mi chiedevo se ci fossero altre misure da adottare: altro tipo di antibiotico, cortisonici, bendaggio compressivo (ma credo al momento la parte sia troppo dolorante e delicata, non vorrei fare danno) ?...premesso che ora la mia laimentazione e corretta e le analisi tutte in ordine, è forse comunque consigliabile una leggera supplementazione di proteine allo scopo di aumentare la pressione oncotica?
grazie fin d'ora per le cortesi risposte, cordiali saluti
ho subito domenica mattina un trauma al collo del piede (senza lesione della cute e senza infrazioni ossee): oltre al vasto ematoma, lungo tutta la parte esterna del piede, si è immancabilmente formato un copioso edema, che nel corso della giornata mi ha costretto a usare la stampella per il gonfiore;
la mattina successiva il quadro era migliorato, tanto da poter indossare la scarpa per recarmi dal medico curante, ma poi nel pomeriggio è subentrata un'infezione (la parte è tesa e arrossata), e da allora il gonfiore è di nuovo tornato a livelli tali da non poter poggiare il piede.
Non ho febbre, solo il vasto edema e ovviamente dolore quando torno in piosizione eretta per il riafflusso del sangue; sono al terzo giorno di augmentin ed eparina; applico un paio di volte al giorno il kemioflebit, e riposo con i piedi rialzati.
Dato che i miglioramneti sono quasi impercettibili, mi chiedevo se ci fossero altre misure da adottare: altro tipo di antibiotico, cortisonici, bendaggio compressivo (ma credo al momento la parte sia troppo dolorante e delicata, non vorrei fare danno) ?...premesso che ora la mia laimentazione e corretta e le analisi tutte in ordine, è forse comunque consigliabile una leggera supplementazione di proteine allo scopo di aumentare la pressione oncotica?
grazie fin d'ora per le cortesi risposte, cordiali saluti
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
la Sua condizione sembrerebbe difficilmente valutabile a distanza e richiede di necessità di essere seguita presso struttura ambulatoriale evitando soluzioni "fai da te".
L'assenza di una lesione ossea andrebbe in ogni caso confermata con certezza.
In assenza di fenomeni settici locali una compressione elastica (posizionata da personale esperto e con presidi idonei) potrebbe essere indicata.
Gentile Utente,
la Sua condizione sembrerebbe difficilmente valutabile a distanza e richiede di necessità di essere seguita presso struttura ambulatoriale evitando soluzioni "fai da te".
L'assenza di una lesione ossea andrebbe in ogni caso confermata con certezza.
In assenza di fenomeni settici locali una compressione elastica (posizionata da personale esperto e con presidi idonei) potrebbe essere indicata.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 02/02/2017.
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