Trombosi venosa profonda

Buongiorno,
Sono reduce da appena 1 mese da trombosi venosa profonda popliteo femorale con embolia polmonare. Ricoverata in terapia intensiva per 5 gg. Mi è stata subito fatta interrompere la pillola (nuvaring) che prendevo ormai da anni. Ero in sovrappeso ed in più ho sofferto di una tendinite al tallone che ho trascurato per almeno un anno. Praticavo danza e davo la colpa alla errata postura. Il sovrappeso dovuto agli antidepressivi.
Adesso sono in cura con coumadin per sei mesi che mi verrà fatto cambiare in NAO per ulteriori sei mesi con uso della calza di seconda classe.
Al controllo dopo venti giorni c'è una parziale ricanalizzazione della vena con reflusso della stessa in ortostatismo.
Il mio flebologo, in concerto con la mia cardiologa hanno quindi deciso per una terapia di un anno. Dopodiché mi è stato detto che passerò a calze più leggere. Per il mantenimento ancora non mi è stato detto niente ma ho letto che il sulodexide è una buona terapia. Altri parlano di cardioaspirina (conosco diverse persone che vengono "mantenute" con cardioaspirina).
Che aspettative di qualità si vita potrò avere? (Ho 44 anni e vita fino ad adesso attiva)
Vi ringrazio della disponibilità
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
da quanto riferisce sembrerebbe che la Sua condizione sia seguita e trattata in maniera competente e condivisibile, per cui non mi affiderei a consigli ulteriori per altro meno appropriati.
La Cardioaspirina in particolare non è indicata per le affezioni del sistema venoso.
Mi sentirei solo di aggiungere il consiglio di approfondire lo studio del Suo sistema coagulativo (anche eventualmente con il supporto di un ematologo) per la ricerca di una eventuale condizione di trombofilia.
Le accludo un articolo che potrebbe esserLe utile:

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/92-la-sindrome-post-flebitica.html

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
La ringrazio dott. Piscitelli. Ho già avuto modo di apprezzare i Suoi interventi qui sul sito. La vorrei solo disturbare ulteriormente per dirle che la gamba non è affatto gonfia se non per un edema nella zona sotto il malleolo che poi è anche la zona che ancora mi dà fitte, bruciore.... a volte viene coinvolto anche il polpaccio. Praticamente è la zona del tallone che risulta edematosa. Mi sembra di aver notato, non da occhio esperto ma da paziente preoccupata, in aumento della visibilità delle vene.... so che la SPT purtroppo è la naturale conseguenza di una TVP....
uno dei miei grandi crucci è dover abbandonare la danza che è la mia grande passione.
Pensa che potrò danzare ancora?
La ringrazio ancora della Sua disponibilità.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Consideri che è ancora presto per poter formulare ipotesi prognostiche e che le manifestazioni della sindrome postflebitica non rappresentano un destino ineluttabile, soprattutto se avrà la costanza di mantenere la terapia e indossare con assiduità la calza elastica.
La distribuzione dell'edema in zone circoscritte non ha in questa fase molta importanza e potrebbe anche essere correlata alla stessa elastocompressione; si assicuri in ogni caso che la calza sia della misura adeguata.
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Utente
Utente
Egregio dott. Piscitelli,
La ringrazio per le sue risposte sempre puntuali. Vorrei chiederle delucidazioni su quanto scritto nel referto: " a livello della VP distale, prossimale e della VFS sino al III superiore di coscia"
Mi scuso ma... dove è localizzato esattamente il trombo? Ok per la poplitea ma non capisco l'esatta ubicazione.
La zona è molto estesa?
Mi scusi per l'insistenza ma questo evento mi preoccupa non poco....
La ringrazio della sua eventuale risposta
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
La confusione nasce dal fatto che la vena femorale superficiale, al di là della sua denominazione, è un asse del sistema venoso profondo, che in senso centripeto è in continuità con la vena (spesso duplice) poplitea.
La sede del trombo, in base a quanto ci riporta relativamente all'ecocolordoppler, interessa la regione poplitea e la coscia fino alla sua parte più alta.
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Utente
Utente
Gentilissimo dott. Piscitelli
Mi permetto di disturbarla ancora. Sto conoscendo altre persone che hanno avuto la trombosi e devo dire che tutti, anche dai consulti che vedo qui sopra, purtroppo lamentano insufficienze venose post malattia.
Non ci sono neanche pareri concordi sull'incidenza della sindrome post trombotica. Nella sua esperienza clinica, posso chiederle, c'è qualcuno che ne è uscito senza danno?
La ringrazio della disponibilità dimostrata fino ad ora.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Come Le accennavo più sopra, non si tratta di un destino certo.
Molto dipende dalla efficacia del trattamento (e nel Suo caso lo è), dalla precocità del riconoscimento e della terapia e dall'assiduità di una elastocompressione efficace: a tal proposito potrebbe essere necessario rinnovare più volte la calza se dovesse perdere le sue caratteristiche di elasticità o se la misura dovesse divenire inadeguata in rapporto alla riduzione dell'edema.
Altro problema potrebbe essere correlato con eventuali recidive; ma in tal senso l'intervento di un Ematologo esperto in problematiche coagulative è fondamentale per riconoscere ed eventualmente trattare una diatesi trombofilica.
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Utente
Utente
Purtroppo la trombosi è stata riconosciuta tardi. Ad un primo ecodoppler all'inizio di settembre non era stata vista.
Curata quindi per una tendinite. Solo a fine settembre riconosciuta da un luminare (per fortuna mi sono rivolta a lui) che mi ha detto che verosimilmente la trombosi c'era da almeno tre mesi. Ballando, ho scambiato il dolore al tallone (che non era assolutamente gonfio) per uno sforzo.
La caviglia è gonfiata solo in seguito.
Spero vivamente di uscirne nel miglior modo possibile....
La Sua opera è meritoria dottore.... davvero.
Purtroppo la mia condizione attuale mi fa sentire malata.... ed il farmaco non aiuta ad essere rilassati.
La ringrazio
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Utente
Utente
egeregio Dott. Piscitelli
Solo per informarLa che al controllo dopo tre mesi la vena sta andando molto meglio, mi è stata ridotta la calza da monocollant a gambaletto e mi è stato dato l'ok per attività fisica.
Purtroppo per il fatto che ci sia stata embolia polmonare il coumadin da continuare per un anno circa. Prossimo controllo fra altro tre mesi su mia insistenza anche se il Professore avrebbe dato il controllo anche a sei mesi ma essendo io molto ansiosa ha accettato la visita a tre mesi.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
La ringrazio per l'aggiornamento e sono lieto per il positivo andamento.
Tutto quello che Le viene consigliato mi sembra corretto e condivisibile, come pure la Sua insistenza per controlli più ravvicinati.
Mi permetto di insistere sulla opportunità di una approfondita verifica del Suo stato emocoagulativo da parte di un Ematologo o presso un "Centro Emostasi e Trombosi".
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Utente
Utente
Tra le altre cose mi ha aggiunto che il danno valvolare è molto limitato.
Lei cosa pensa di questo quadro clinico?
Grazie mille
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
E' un dato molto favorevole.