Problemi a una vena dopo un aborto
buongiorno e innanzitutto grazie per il servizio che offrite. Dopo una gravidanza portata perfettamente a termine nel 2013, nel 2015 ho purtroppo dovuto affrontare due aborti interni con relativi raschiamenti (maggio, dodicesima settimana per complicanze di una gravidanza gemellare monoamniotica; dicembre, per problematiche sconosciute visto che il cariotipo dell'embrione era normale e dagli esami ematici effettuati non sono emersi problemi di abortività a mio carico, ovviamente a parte l'età anagrafica). All'inizio della prima gravidanza avevo effettuato una visita flebologica, poiché mia madre dopo la mia nascita era stata operata alla grande safena della gamba destra. Il flebologo non aveva riscontrato criticità ma aveva consigliato per precauzione di indossare calze graduate da 70 denari. Una successiva visita effettuata alcuni mesi dopo il parto aveva messo in evidenza che la situazione era ancora nella normalità, si erano solo rotti alcuni capillari sulle cosce ma a dire del medico erano sgradevoli esteticamente ma di nessun rilevo. Ora da circa un mese (quindi due mesi dopo il secondo raschiamento) avverto un dolore nella parte posteriore esterna della gamba sinistra con forte senso di pesantezza; all'inizio lo avevo scambiato per un dolore a un tendine, ma poi ho notato, sempre in quella zona della gamba, una vena che mi sembrava diventata molto più visibile e un po' tortuosa, e che tendeva anche a gonfiarsi lievemente in occasione dell'ovulazione e del ciclo mestruale. Ho dunque provato a indossare nuovamente le calze che usavo in gravidanza e ne ho tratto immediatamente beneficio, ma il problema è che non appena le levo ecco che il dolore ricompare subito! Sicuramente a questo punto andrò a farmi visitare nuovamente, ma nel frattempo volevo domandare: è possibile che ci sia un legame tra questa problematica alla vena e i due aborti visto che prima la situazione -verificata con ecodoppler- era normale? Un aborto è quindi "peggio" di una gravidanza portata a termine dal punto di vista circolatorio? La vena che vedo in evidenza (mi scuso, non so neppure come si chiami) può essere una vena varicosa e dunque potrebbe già essere necessario un intervento? Aggiungo che i valori di pt e ptt eseguiti in dicembre prima dell'intervento erano normali e che non sono portatrice del fattore V di Leiden; questo esame era stato effettuato in precedenza poiché nel 1999 mi fu diagnosticato il morbo di Crohn e, vista la familiarità per problemi circolatori, il gastroenterologo voleva avere chiarezza anche su questo elemento prima di intraprendere le terapie. Attualmente sono in fase di remissione della malattia e assumo solo 2mg di Pentasa al giorno come mantenimento. Aggiungo che la visita ginecologica post-aborto è risultata normale e l'ovulazione e il ciclo sono immediatamente tornati regolari; inoltre non ho mai fumato, sono astemia e decisamente non sono in sovrappeso. Vi ringrazio molto per l'attenzione e vi auguro buon lavoro.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
le manifestazioni che riferisce sono quelle della insufficienza venosa con varici, condizionata nel suo caso da una predisposizione familiare.
Le gravidanze rappresentano un momento critico per la comparsa o la progressione di questa affezione con meccanismi patogenetici diversi ( https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/91-varici-e-gravidanza.html ), alcuni dei quali sono in essere anche nelle prime fasi della gestazione aprescindere dal suo esito.
A questo punto è opportuna una rivalutazione clinica con ecocolordoppler al fine di valutare l'estensione delle manifestazioni e programmare la condotta terapeutica più indicata.
Gentile Utente,
le manifestazioni che riferisce sono quelle della insufficienza venosa con varici, condizionata nel suo caso da una predisposizione familiare.
Le gravidanze rappresentano un momento critico per la comparsa o la progressione di questa affezione con meccanismi patogenetici diversi ( https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/91-varici-e-gravidanza.html ), alcuni dei quali sono in essere anche nelle prime fasi della gestazione aprescindere dal suo esito.
A questo punto è opportuna una rivalutazione clinica con ecocolordoppler al fine di valutare l'estensione delle manifestazioni e programmare la condotta terapeutica più indicata.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Egregio dottor Piscitelli,
la ringrazio per la sua sollecita risposta. Sicuramente mi farò visitare nuovamente al più presto per rivalutare tutta la situazione; non sono spaventata all'idea di dover affrontare un eventuale intervento, però francamente sono un po' depressa perché mi vien da pensare "oltre al danno la beffa", non solo ho dovuto affrontare la perdita di tre bambini ma a questo punto anche una complicazione post-gravidanza, che avrei accettato senza problemi nel caso la gravidanza fosse giunta a termine ma così...davvero suona un po' come una "presa in giro" da parte del destino. Pazienza, purtroppo nella vita ci sono cose ben peggiori come sicuramente lei ben sa quindi si affronterà anche questa! Ancora grazie e un augurio di buon lavoro.
la ringrazio per la sua sollecita risposta. Sicuramente mi farò visitare nuovamente al più presto per rivalutare tutta la situazione; non sono spaventata all'idea di dover affrontare un eventuale intervento, però francamente sono un po' depressa perché mi vien da pensare "oltre al danno la beffa", non solo ho dovuto affrontare la perdita di tre bambini ma a questo punto anche una complicazione post-gravidanza, che avrei accettato senza problemi nel caso la gravidanza fosse giunta a termine ma così...davvero suona un po' come una "presa in giro" da parte del destino. Pazienza, purtroppo nella vita ci sono cose ben peggiori come sicuramente lei ben sa quindi si affronterà anche questa! Ancora grazie e un augurio di buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.5k visite dal 27/02/2016.
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