Caviglie e gambe gonfie

Buongiorno, ho 44 anni e un problema che mi affligge fin da ragazza. Ho sempre avuto le caviglie grosse come costituzione, ma nel corso degli anni il problema si è accentuato con dolore ed edema. In generale le mie gambe appaiono grosse e turgide, sia in inverno che in estate dove ovviamente la situazione peggiora. Spesso mi ritrovo anche le mani gonfie, e costantemente fredde. Combatto continuamente con la bilancia e quando sono in sovrapeso il problema si accentua. Un mese fa sono stata operata per la riduzione di una frattura all'alluce per la quale mi hanno inserito un filo di Kirschner che ho tenuto per 32 giorni, sono stata costretta alla quasi immobilità per 50 gg circa e da allora la caviglia destra e tutto il piede sono ancora più gonfi del solito. Durante tale periodo ho fatto una puntura al gg di eparina per 30 gg.
Svolgo un lavoro piuttosto sedentario, cerco di camminare molto ma talvolta il gonfiore e il dolore me lo impediscono.
Ho affittato una macchina per fare la pressoterapia perchè qualche anno fa avevo trovato giovamento, la utilizzo due volte al giorno per mezz'ora con pressione massima a 40 mmHg, in più sto utilizzando dei gambaletti elastici. Ho in programma una vacanza che mi costringerà ad un lungo viaggio in aereo che temo di affrontare! Avreste dei consigli da darmi per migliorare la situazione? Ringrazio anticipatamente.

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Purtroppo una valutazione a distanza non è sufficiente ad inquadrare in maniera attendibile il suo problema. La descrizione che fa dei sintomi farebbe propendere per le manifestazioni di un linfedema primario, ma l'ipotesi va ovviamente confermata de visu.
Per il viaggio aereo le uniche precauzioni raccomandabili sono l'uso di una calza elastica modello collant (il livello di compressione va identificata sulla base di un necessario consulto specialistico) e l'accortezza di compiere, per quanto possibile, frequenti passeggiate lungo il corridoio del velivolo.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta. Lei pensa che la pressoterapia possa aiutarmi? Pensavo di acquistare la macchina, ma vorrei un parere.
Grazie ancora, a presto.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Una volta precisata la diagnosi ed eventualmente ritenuta utile l'impiego della pressoterapia, certamente l'acquisto di un apparecchio per uso domestico potrebbe essere una opzione vantaggiosa.
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Dr. Andrea Odero Chirurgo vascolare 17
Mi permeto di intromettermi nella discussione perchè ho notato nel testo che la paziente è stata sottoposta ad un intervento ortopedico di recente con immobilità per circa 50 giorni ed una copertura eparinica di "soli" 30 gg. In seguito a tale immobilità riferisce peggioramente dell'edema a tale arto.
A mio parere sarebbe opportuno, prima di sottoporsi a pressoterapia, escludere l'insorgenza di eventuale TVP mediante valtazione dal suo specialista di fiducia previa esecuzoine di D-dimero e ECD venoso arti inferiori.
Saluti.

Dr. andrea odero, MD PhD
Specialista in Chirurgia Vascolare
www.odero.it

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Utente
Utente
Ringrazio per le ulteriori risposte, ho provveduto a prendere appuntamento con specialista per eliminare i dubbi e decidere il da farsi.
Grazie ancora per la velocità e la precisione delle risposte.