Vene perforanti incontinenti
salve sono una donna di 59 anni e sono in cura al Tao dal 2008 per un'embolia polmonare .Chiedo un consulto perchè ho sempre sofferto di problemi alle vene infatti all'età di 25 anni ho subito un intervento per togliere entrambe le safene.Adesso, da circa una settimana, sento un forte dolore ad una gamba e dopo essermi sottoposta ad un ecodoppler ho avuto questa diagnosi:
a destra e sinistra incontinenza della valvola safeno- poplitea responsabile di grave reflusso nelle safene esterne, esiti regolari di safenectomia interna bilaterale, perforanti incontinenti delle gambe responsabili di reflusso superficiali.mi è stato consigliato un gambaletto elastico con compressione 20 - 30 mm Hg che ho iniziato a mettere.Adesso sento ancora una fitta alla gamba che mi passa quando ovviamente tengo un po' la gamba sollevata e magari metto il ghiaccio.Chiedo se è possibile sistemare questo problema senza dover fare un'operazione?
ringrazio per la collaborazione.
Graziella.
a destra e sinistra incontinenza della valvola safeno- poplitea responsabile di grave reflusso nelle safene esterne, esiti regolari di safenectomia interna bilaterale, perforanti incontinenti delle gambe responsabili di reflusso superficiali.mi è stato consigliato un gambaletto elastico con compressione 20 - 30 mm Hg che ho iniziato a mettere.Adesso sento ancora una fitta alla gamba che mi passa quando ovviamente tengo un po' la gamba sollevata e magari metto il ghiaccio.Chiedo se è possibile sistemare questo problema senza dover fare un'operazione?
ringrazio per la collaborazione.
Graziella.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
è verosimile che la Sua condizione possa richiedere di necessità un approccio chirurgico da valutare con il supporto dell'Ematologo consulente, ma che potrebbe prevedere procedure molto meno invasive di quelle cui é stata sottoposta per il passato con interruzione delle perforanti interessate e delle crosse safenopoplitee, eseguibili probabilmente anche in anestesia locale.
Consideri tuttavia che una corretta pianificazione e programmazione di un intervento chirurgico non può avvalersi in maniera sufficientemente attendibile delle valutazioni che siamo in grado di fornire a distanza, ma richiede di necessità l'osservazione dal vivo.
Gentile Utente,
è verosimile che la Sua condizione possa richiedere di necessità un approccio chirurgico da valutare con il supporto dell'Ematologo consulente, ma che potrebbe prevedere procedure molto meno invasive di quelle cui é stata sottoposta per il passato con interruzione delle perforanti interessate e delle crosse safenopoplitee, eseguibili probabilmente anche in anestesia locale.
Consideri tuttavia che una corretta pianificazione e programmazione di un intervento chirurgico non può avvalersi in maniera sufficientemente attendibile delle valutazioni che siamo in grado di fornire a distanza, ma richiede di necessità l'osservazione dal vivo.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 16/04/2015.
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