Trombosi venosa profonda dopo parto
Gentili Dottori,
ho 38 anni e 2 settimane fa, circa un mese dopo il parto, sono stata ricoverata per una trombosi
venosa profonda dell'asse iliaco-femoro-polipteo. Premetto che ho una malattia autoimmune,
una connettivite indifferenziata con Lac (Lupus anticoagulante) positivo; infatti,
durante la gravidanza, ho preso la cardioaspirina, sostituita le ultime settimane dall'eparina (Clexane 2000 u.i); inoltre, prendo una compressa di Plaquenil al giorno.
In ospedale mi hanno detto che avrei dovuto continuare l'eparina anche dopo il parto, visto che il primo mese dopo il parto è a rischio trombosi, ma né il mio ginecologo, né l'ospedale dove ho partorito mi hanno dato indicazioni in merito.
E' in corso lo studio trombofolico per capire se questa trombosi è stata effettivamente causata
dalla connettivite, anche se io non ho mai sofferto di insufficienza venosa, né conduco
vita sedentaria, neanche in gravidanza.
Attualmente sto facendo sia l'eparina (Arixtra 7.5) che la terapia anticoagulante con Coumadin
(oltre a portare la calza elastica di 2 classe di compressione):
sto continuando a fare l'eparina perché i valori relativi alla coagulazione non vanno ancora bene
(sto facendo infatti un prelievo ogni 3 giorni). Questi i valori dell'ultimo prelievo:
PT secondi 12.6 (7.5-13)
INR 1.22 (0.8-1.2)
PT% 65% (70-120)
aPPT 28 (20-35)
E' normale che i valori impieghino tanto tempo per risalire e consentire di sospendare l'eparina?
(Questi ultimi 3 giorni ho preso 2 compresse un giorno, una al giorno gli altri due)
E'possibile che il funzionamento corretto del farmaco sia influenzato da altri fattori,
tipo alimentazione o altri farmaci?
Mi sono documentata sull'alimentazione, che dovrebbe limitare l'assunzione di vitamina K; inoltre, stavo utilizzando daktarin crema per una candida al seno, ma ho letto che potrebbe condizionare l'efficacia del coumadin.
La gamba si è leggermente sgonfiata, ma è ancora gonfia. E' consigliabile camminare per aiutare la guarigione?
Immagino che non sia possibile fare previsioni sui tempi necessari affichè il trombo si sciolga, ma sono un pò preoccupata e spero che questa situazione non comporti dei danni permanenti. L'ecocolordoppler è fissato a distanza di un mese dal ricovero.
Grazie per l'attenzione
Saluti
Elisabetta
ho 38 anni e 2 settimane fa, circa un mese dopo il parto, sono stata ricoverata per una trombosi
venosa profonda dell'asse iliaco-femoro-polipteo. Premetto che ho una malattia autoimmune,
una connettivite indifferenziata con Lac (Lupus anticoagulante) positivo; infatti,
durante la gravidanza, ho preso la cardioaspirina, sostituita le ultime settimane dall'eparina (Clexane 2000 u.i); inoltre, prendo una compressa di Plaquenil al giorno.
In ospedale mi hanno detto che avrei dovuto continuare l'eparina anche dopo il parto, visto che il primo mese dopo il parto è a rischio trombosi, ma né il mio ginecologo, né l'ospedale dove ho partorito mi hanno dato indicazioni in merito.
E' in corso lo studio trombofolico per capire se questa trombosi è stata effettivamente causata
dalla connettivite, anche se io non ho mai sofferto di insufficienza venosa, né conduco
vita sedentaria, neanche in gravidanza.
Attualmente sto facendo sia l'eparina (Arixtra 7.5) che la terapia anticoagulante con Coumadin
(oltre a portare la calza elastica di 2 classe di compressione):
sto continuando a fare l'eparina perché i valori relativi alla coagulazione non vanno ancora bene
(sto facendo infatti un prelievo ogni 3 giorni). Questi i valori dell'ultimo prelievo:
PT secondi 12.6 (7.5-13)
INR 1.22 (0.8-1.2)
PT% 65% (70-120)
aPPT 28 (20-35)
E' normale che i valori impieghino tanto tempo per risalire e consentire di sospendare l'eparina?
(Questi ultimi 3 giorni ho preso 2 compresse un giorno, una al giorno gli altri due)
E'possibile che il funzionamento corretto del farmaco sia influenzato da altri fattori,
tipo alimentazione o altri farmaci?
Mi sono documentata sull'alimentazione, che dovrebbe limitare l'assunzione di vitamina K; inoltre, stavo utilizzando daktarin crema per una candida al seno, ma ho letto che potrebbe condizionare l'efficacia del coumadin.
La gamba si è leggermente sgonfiata, ma è ancora gonfia. E' consigliabile camminare per aiutare la guarigione?
Immagino che non sia possibile fare previsioni sui tempi necessari affichè il trombo si sciolga, ma sono un pò preoccupata e spero che questa situazione non comporti dei danni permanenti. L'ecocolordoppler è fissato a distanza di un mese dal ricovero.
Grazie per l'attenzione
Saluti
Elisabetta
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
tutte le indicazioni che Le sono state date e l'approccio diagnostico-terapeutico nel suo insieme sembrerebbero corrette e condivisibili.
Gentile Utente,
tutte le indicazioni che Le sono state date e l'approccio diagnostico-terapeutico nel suo insieme sembrerebbero corrette e condivisibili.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.3k visite dal 03/12/2014.
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