Linfoscintigrafia arti inferiori
Buongiorno. Ho ritirato oggi la Linfoscintigrafia arti inferiori secondo il protocollo Burgeois e vorrei capirne un po' di più se è possibile sia sull'esame eseguito, sia su ciò che devo fare con le mie gambe gonfie.
L'esame è stato eseguito previa somministrazione sottocutanea di nanocolloidi marcati.
l'esame è stato fatto in 3 FASI: a riposo, con esercizio moderato e dopo un'ora di deambulazione.
La conclusione dell'esame è:
Bilateralmente(in maggior misura a destra) si apprezza marcato rallentamento del drenaggio linfatico a riposo e dopo sforzo moderato, con netto miglioramento dopo un'ora di deambulazione. A livello del piede e della caviglia sinistra si osserva diffusione dei radiocolloidi a livello dei tessuti molli.
Grazie per la risposta.
L'esame è stato eseguito previa somministrazione sottocutanea di nanocolloidi marcati.
l'esame è stato fatto in 3 FASI: a riposo, con esercizio moderato e dopo un'ora di deambulazione.
La conclusione dell'esame è:
Bilateralmente(in maggior misura a destra) si apprezza marcato rallentamento del drenaggio linfatico a riposo e dopo sforzo moderato, con netto miglioramento dopo un'ora di deambulazione. A livello del piede e della caviglia sinistra si osserva diffusione dei radiocolloidi a livello dei tessuti molli.
Grazie per la risposta.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
l'esame, il cui esito va necessariamente correlato con i sintomi e il quadro clinico (visita), sarebbe dimostrativo di un grado elevato di stasi linfatica, cioè della difficolta del Suo sistema linfatico a condurre la linfa.
Sulle cause, e di conseguenza i possibili provvedimenti, è impossibile esprimersi a distanza (linfedema? pregressi interventi chirurgici?, ecc.).
Gentile Utente,
l'esame, il cui esito va necessariamente correlato con i sintomi e il quadro clinico (visita), sarebbe dimostrativo di un grado elevato di stasi linfatica, cioè della difficolta del Suo sistema linfatico a condurre la linfa.
Sulle cause, e di conseguenza i possibili provvedimenti, è impossibile esprimersi a distanza (linfedema? pregressi interventi chirurgici?, ecc.).
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
L'angiologo che mi ha prescritto la Linfoscintigrafia mi ha detto che ho un Linfedema in fase iniziale e con questo esame era necessario stabilire se è di tipo Primario o Secondario, forse dei lontani parenti da parte di mia mamma ne erano affetti, non so altro.
Da 15 anni a questa parte io ho la caviglia e piede sinistro gonfio. Dopo molti ecodoppler con esito negativo, mi hanno consigliato di rivolgermi ad un ortopedico , il quale , dopo tac e risonanza, ha stabilito che avevo i legamenti rotti. 4 anni fa sono stata operata. Dopo un anno, la caviglia sinistra ha ripreso a gonfiare e l'ortopedico mi ha detto che la caviglia era troppo debole e non si poteva fare nulla. Poiché non sapevo più a chi rivolgermi, ho lasciato perdere. Il 15 giugno scorso, per caso, un medico mi ha visto il piede e mi ha subito detto: Lei ha un Linfedema! Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare ed è da quella data che ho iniziato il mio iter per approfondire la malattia. L'ecocolordoppler rivelava anche un edema alla caviglia e piede destro, che io non avevo notato, pensando fosse dovuto al caldo.
Nelle conclusioni della Linfoscintigrafia c'era un'ultima frase, combinazione scritta su un altro foglio e che non avevo per nulla notato:" L'estrazione a livello delle sedi di iniezione risulta bilateralmente ai limiti inferiori della norma."
Leggendo un po' su internet, pare che questa malattia non sia guaribile . Ma come posso tenerla sotto controllo? Ci sono terapie valide o farmaci?
La ringrazio molto per aver risposto.
Cordiali saluti.
Da 15 anni a questa parte io ho la caviglia e piede sinistro gonfio. Dopo molti ecodoppler con esito negativo, mi hanno consigliato di rivolgermi ad un ortopedico , il quale , dopo tac e risonanza, ha stabilito che avevo i legamenti rotti. 4 anni fa sono stata operata. Dopo un anno, la caviglia sinistra ha ripreso a gonfiare e l'ortopedico mi ha detto che la caviglia era troppo debole e non si poteva fare nulla. Poiché non sapevo più a chi rivolgermi, ho lasciato perdere. Il 15 giugno scorso, per caso, un medico mi ha visto il piede e mi ha subito detto: Lei ha un Linfedema! Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare ed è da quella data che ho iniziato il mio iter per approfondire la malattia. L'ecocolordoppler rivelava anche un edema alla caviglia e piede destro, che io non avevo notato, pensando fosse dovuto al caldo.
Nelle conclusioni della Linfoscintigrafia c'era un'ultima frase, combinazione scritta su un altro foglio e che non avevo per nulla notato:" L'estrazione a livello delle sedi di iniezione risulta bilateralmente ai limiti inferiori della norma."
Leggendo un po' su internet, pare che questa malattia non sia guaribile . Ma come posso tenerla sotto controllo? Ci sono terapie valide o farmaci?
La ringrazio molto per aver risposto.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.6k visite dal 07/08/2014.
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