Vena varicosa

Buongiorno,
ho 49 anni e non ho mai sofferto di vene varicose.
Dall'anno scorso ho preso ad utilizzare la bici per i miei spostamenti in città (sopratutto in salita).
Di fatto ad oggi mi ritrovo sul lato esterno della gamba sinistra, un grosso cordone di una vena varicosa, molto evidente, che parte dal ginocchio e scende giù fino a metà della gamba.
Non ho alcuna sintomatologia dolorosa, ma si capisce che non è normale tutto ciò.
Nella gamba di destra invece non c'è nulla.
Mi domando:
- può essere stata la bici a comportare tutto questo (effettivamente sforzo moltissimo sule gambe quando vado in salita);
- cosa posso fare adesso per fermare o rallentare l'evoluzione della problematica descritta;
- posso continuare o meno la bici (che pensavo facesse bene alle gambe);
- dovrei pensare ad un intervento di sclerotizzazione della vena.
Ringrazio quanti vorranno rispondermi.
Cordiali saluti.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
il ciclismo non è uno sport adatto a chi soffre di affezioni venose e potrebbe aver slatentizzato una condizione iniziale e asintomatica.
Non Le consiglierei di persistere con questa pratica sportva quantomeno con sforzi eccessivi (salita).
La scleroterapia è una delle metodiche per il trattamento delle varici, ma non è indicata in tutti i casi.
La Sua condizione va sottoposta ad una valutazione specialistica con ecocolordoppler per poter programmare in trattamento più adeguato (chirurgia, scleroterapia, elastocompressione, ecc.).

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
Utente
Utente
....cioè Lei dice dottore che se non avessi usato la bici oggi non avrei la gamba in questo stato, o perlomeno ci sarebbe stata comunque una situazione latente che si sarebbe potuta manifestare più avanti oppure anche no.
Ma come mai solo in una gamba?
Grazie, saluti.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Esiste un motivo anatomico per il quale l'arto inferiore sinistro è più esposto a questo tipo di patologia.
Ma non è improbabile che la visita e l'ecocolordoppler rilevino qualcosa anche a destra.