Dita dei piedi violacee
Salve, vi illustro il caso di mia mamma, che ha 83 anni. Circa il mese di Agosto, improvvisamente a un crempo l'indice del piede sinistro si è drizzato, diventando così più lungo. Successivamente la punta del dito ha iniziato ad arrossirsi. Circa il mese scorso questo rossore si è trasformato in un colore violaceo, e ad oggi anche il dito accanto sembra stia iniziando a diventare dello stesso colore, e se le tocca avverte un forte dolore. Il Medico di base le ha prescritto un ecodoppler agli arti infeririori che ha avuto risultati negativi, non sono stati riscontrati problemi. La dottoressa di base ha ipotizzando inoltre che si potesse trattare di un piede diabetico. Premettendo che mia mamma ha un diabete di vecchiaia, prende solo una piccola compressa al giorno, tanto che dopo mangiato il diabete è circa 115-120, abbiamo così fatto lo stesso la visita da un dott. specializzato per il piede diabetico e ci ha detto che non si trattava di un piede diabetico, bensì di un problema di microcircolo. Siamo andati così da un Prof. specializzato in chirurgia vascolare che non era un problema di microcircolo e ci ha detto che si trattava di piede diabetico. Attualmente non abbiamo trovato una conclusione, e nel frattempo le dita si anneriscono sempre di più. Mi rivolgo a voi per chiedervi di cosa possa trattarsi e quale possa essere la soluzione. Grazie mille in anticipo.
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Diabete e microcircolo sono strettamente correlati quindi è difficile che uno escluda l'altro. Si può avere un problema di microcirlo e un'infezione nello stesso tempo. Terapia antiaggregante e vasodilatatrice sono di solito utilizzate ma va poi valutato il singolo caso. Io farei anche un ecocolorDopplel dell'aorta per escludere che non sia presente un aneurisma che abbia embolizzato.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Stefano Senatore
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Utente
Innanzitutto la ringrazio per la sua risposta. Le volevo poi aggiungere che alcuni medici hanno suggerito di fare una angiotac, perché loro presumono la presenza di placche aterosclerotiche e in tal caso o di dare una cura (ove possibile) o di praticare poi un angioplastica. Altri addirittura hanno proposto l'amputazione delle dita colpite da questo "trauma". Seconde lei quale di queste ipotesi è più corretta ? Bisognerebbe ricorrere per forza all'amputazione ? La ringrazio anticipatamente.
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Gentile utente,
con i limiti di un consulto a distanza e concordando con i suggerimenti del collega Dr. Senatore. Le ricordo che il circolo dei pazienti diabetici è differente rispetto ai pazienti che non hanno diabete e che a volte delle piccole stenosi sui vasi arteriosi che nei pazienti "normali" non determinano disturbi, nel diabetico possono creare problemi del microcircolo manifestandosi con iniziale sofferenza a livello delle dita dei piedi. Pertanto se l'ecocolordoppler dell' aorta esclude problemi che possano aver causato una micro-embolizzazione potrebbe essere utile eseguire direttamente un'angiografia con eventuale angioplastica, sempre che le condizioni cliniche di sua mamma lo permettano.
con i limiti di un consulto a distanza e concordando con i suggerimenti del collega Dr. Senatore. Le ricordo che il circolo dei pazienti diabetici è differente rispetto ai pazienti che non hanno diabete e che a volte delle piccole stenosi sui vasi arteriosi che nei pazienti "normali" non determinano disturbi, nel diabetico possono creare problemi del microcircolo manifestandosi con iniziale sofferenza a livello delle dita dei piedi. Pertanto se l'ecocolordoppler dell' aorta esclude problemi che possano aver causato una micro-embolizzazione potrebbe essere utile eseguire direttamente un'angiografia con eventuale angioplastica, sempre che le condizioni cliniche di sua mamma lo permettano.
Dr. Emanuele Ferrero
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.5k visite dal 03/03/2014.
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