Dita nere e stravasi emorragici

Buonasera Dottori,
vi scrivo per mia zia, che ha 77 anni, da un paio d'anni prende Cardirene ed è una persona molto attiva.
Tre giorni fa a seguito di un trauma di lievissima entità ( semplicemente svitando la caffettiera) deve aver rotto un capillare e per questo il dito medio della mano sinistra le è diventato completamente nero (lo sente gonfio ma lo muove). Il medico di base le ha detto per telefono che si è trattato probabilmente di uno stravaso emorragico. Senza dilungarsi molto.
Oggi semplicemente portando il sacchetto del pane il problema le si è ripresentato anche al pollice della mano destra. Oggi pomeriggio si è recata dal medico di base di persona che le ha detto che probabilmente è colpa del farmaco e niente altro.
Ci tengo a precisare che mia zia non ha mai mai avuto in precedenza problemi del genere nonostante prenda quel farmaco da tempo, e al massimo le ho visto piccoli lividi dovuti a traumi effettivi.
Secondo voi non sarebbe almeno il caso di procedere con un accertamento tramite esame del sangue?
Scusatemi ma un dito nero poteva essere un caso, due già mi puzzano di bruciato.
Grazie per l'attenzione e spero riusciate a tranquillizzarmi
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
per quanto l'uso di farmaci antiaggreganti possa effettivamente favorire fenomeni emorragici, il presentarsi di episodi che possano avere caratteristiche atipiche potrebbe consigliare un approfondimento diagnostico mediante valutazione dell'emocormo e degli indici emocoagulativi.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Proprio come immaginavo! A me sembra assurdo che il medico di base l'abbia liquidata così senza farle nemmeno un'impegnativa per gli esami.
Dottore, la ringrazio molto per la sua risposta! E le auguro buona giornata
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Consideri sempre che il Medico di base, che conosce la Paziente, possiede elementi di giudizio certamente più attendibili dei nostri.