Flebiti e trombosi alle braccia

Sottopongo il mio problema:
Sin dalla nascita ho un reticolo venoso molto evidente; nel 2000, all' età di 21 anni mi è stata riscontrata una trombosi all' arto superiore destro della vena succlavia; nel 2002 ho subito un intervento chirurgico di trombectomia e flebectomia; successivamente, consultando anche altri specialisti in angiologia, mi è stata diagnosticata una angiodisplasia congenita all' arto superiore dx; da quando ho subito l' intervento ho sempre evitato di fare sforzi e ho sempre effettuato esposizione al sole munendomi di uno schermo di protezione solare totale al braccio.
A distanza di 5 anni dall' intervento, circa un mese fa,l' angiologo mi ha riscontrato dinuovo una flebite, però superficiale al braccio destro,ma questa volta non interessa la vena succlavia . Ho fatto un ciclo di 12 siringhe di seleparina . Ho rifatto giorni fa 2 ecodoppler dai quali attualmente riusulta che sia le vene che le arterie sono pervie, eppure il braccio continua ad essere dolente in più punti e non riesco ad espormi al sole perche si gonfiano le vene.
Non capisco come mai avverta questi dolori al tatto pur non essendoci, allo stato, alcuna flebite in atto.
Inoltre, in vista dell' estate vorrei sapere se posso espormi al sole usando uno schermo totale.
Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Il quadro che lei presenta è alquanto complesso e supera le possibilità di una valutazione telematica.
Sarebbe in primis utile sapere se, al di là del riconoscimento dell'angiodisplasia, sia stato effettuato uno studio emocoagulativo per la ricerca di eventuale trombofilìa e se sia stata presa in considerazione la possibilità di una compressione costoclavicolare.
L'esposizione al sole e soprattutto al caldo andrebbe in generale limitata e decisamente evitata se la fase acuta non è del tutto regredita.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
Utente
Gentile, professore, mo rendo conto della complessità della situazione sottopostaLe;
Ad ogni buon conto ho effettuato nel 2002 un accurato studio emocoagulativo,tali analisi sono risultate negative, motivo per il quale i medici che avevo interpellato ritennero che si trattassa di un problema congenito.
Tuttavia, l' ultimo medico che mi ha fatto l' ecodoppler 2 giorni fa , mi ha prescritto dinuovo questi esami che farò a luglio al II policlinico di Napoli.
Inoltre, venendo alla possibile compressione costoclavicolare, ieri ho effettuato Rx rachide in toto ed rx rachide bacino da un radiologo di fiducia, il quale ha escluso possa trattarsi di un problema posturale, dal momento che la mia colonna vertebrale è in asse e non ha riscontrato nulla.
Le dico, però, che io ho un atteggiamento , per così dire, scoliotico, sin dall' adolescenza, pur non avendo mai portato busti.Ciò nonostante il radiologo ha ritenuto che questo non possa giocare alcun ruolo sul problema che ho al braccio.
Alla luce di quanto espostoLe, capirà la mia ansia, dovuta all' incapacità di comprendere effettivamente l' origine del problema e impostare una cura mirata.. anche perchè le diagnosi degli specialisti cui mi sono rivolta in questi anni sono spesso contrastanti, al punto che l' ultimo medico ha asserito che l' intervento chirurgico di trombectomia e flebecromia che ho fatto nel 2002 è stato del tutto inutile e ha avuto uno scopo puramente lucrativo!!