Gonfiore dell'arto destro (dall'inguine alle dita dei piedi)
Egr. dott.
sono un uomo di 65 anni, iperteso dall'età di 40 anni per la quale assumo giornalmente zestoretic, ho diverse ernie discali che curo in occasione di crisi con voltaren e bentelan fiale. Nel 2005 subisco intervento di prostetectomia per carcinoma prostatico, con successive 20 sedute di radioterapia al termine delle quali sono stato dichiarato guarito (psa= 1,00).
Allo stato mi trovo con l'intera gamba destra (dall'inguine alle dita del piede) estremamente gonfia più del doppia rispetto alla gamba sinistra. sono stato sottoposto a ecodopler agli arti inferiori arterioso e venoso il cui esito è stato negativo. Eseguito angiotac il referto del medico è il seguente: non c'è nulla da fare in quanto sostiene essere un problema venoso e non arterioso e pertanto devo tenermelo. Mi ha prescritto Reparil compresse e flebonec bustine per tre mesi.
Non nascondo il fatto che ciò mi lascia piuttosto perplesso e con non indifferenti problemi. Chiedo pertanto aiuto urgente. Sono nelle possibilità di produrre la documentazione perchè possiate valutare il mio caso.
sono un uomo di 65 anni, iperteso dall'età di 40 anni per la quale assumo giornalmente zestoretic, ho diverse ernie discali che curo in occasione di crisi con voltaren e bentelan fiale. Nel 2005 subisco intervento di prostetectomia per carcinoma prostatico, con successive 20 sedute di radioterapia al termine delle quali sono stato dichiarato guarito (psa= 1,00).
Allo stato mi trovo con l'intera gamba destra (dall'inguine alle dita del piede) estremamente gonfia più del doppia rispetto alla gamba sinistra. sono stato sottoposto a ecodopler agli arti inferiori arterioso e venoso il cui esito è stato negativo. Eseguito angiotac il referto del medico è il seguente: non c'è nulla da fare in quanto sostiene essere un problema venoso e non arterioso e pertanto devo tenermelo. Mi ha prescritto Reparil compresse e flebonec bustine per tre mesi.
Non nascondo il fatto che ciò mi lascia piuttosto perplesso e con non indifferenti problemi. Chiedo pertanto aiuto urgente. Sono nelle possibilità di produrre la documentazione perchè possiate valutare il mio caso.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
un edema di un arto inferiore potrebbe nel Suo caso essere imputato a problematiche a carico del sistema venoso o di quello linfatico.
Potrebbe essere utile che riferisse più dettagliatamente del referto dell'angio TC e di eventuali altri accertamenti praticati (quando?) in relazione al follow up per la patologia prostatica.
Gentile Utente,
un edema di un arto inferiore potrebbe nel Suo caso essere imputato a problematiche a carico del sistema venoso o di quello linfatico.
Potrebbe essere utile che riferisse più dettagliatamente del referto dell'angio TC e di eventuali altri accertamenti praticati (quando?) in relazione al follow up per la patologia prostatica.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Gentile professore,
ringraziandoLa del Suo cortese intervento Le trasmetto il referto dell'angiotac. Relativamente al follow up per la patologia prostatica non ho fatto accertamenti, solamente il psa che si attesta sul valore di 1.
Angiotac toraco addominale eseguito il 28.10.2013
Tc toraco addominale: indagine eseguita con acquisizione volumetrica sia in condizione di base che dopo MDC con sequenza trifasica in paziente con recente intervento di prostatectomia. Mediastino in asse. Cuore di normale morfo-volumetria. Regolare l'aorta ascendente per decorso, calibro e pareti. Normale disposizione dell'arco e regolare decorso e calibro dell'aorta toracica discendente con qualche sporadica placca parietale calcifica. Normale calibro dell'aorta sottodiaframmatica fino all'emergenza del tripode e della mesenterica superiore. Buona l'emergenza delle aa-renali. Il calibro dell'aorta è di 18mm. Al di sotto di detta emergenza il calibro dell'aorta si riduce a 12mm fino al carrefour con sporadiche placche calcifiche parietali e sottile apposizione trombotica eccentrica. Regolare decorso delle iliache comuni, delle iliache esterne e delle femorali. Modesto impegno interstiziale e note di enfisema di tipo misto. Ernia delle hiatus esofageo. Fegato volumetricamente nei limiti, esente da lesioni focali, simil-steatosico. Normali milza, pancreas, surreni e reni. Piccola crisi esofitica al rene di dx. Presenza clips metalliche nello scavo pelvico.
ringraziandoLa del Suo cortese intervento Le trasmetto il referto dell'angiotac. Relativamente al follow up per la patologia prostatica non ho fatto accertamenti, solamente il psa che si attesta sul valore di 1.
Angiotac toraco addominale eseguito il 28.10.2013
Tc toraco addominale: indagine eseguita con acquisizione volumetrica sia in condizione di base che dopo MDC con sequenza trifasica in paziente con recente intervento di prostatectomia. Mediastino in asse. Cuore di normale morfo-volumetria. Regolare l'aorta ascendente per decorso, calibro e pareti. Normale disposizione dell'arco e regolare decorso e calibro dell'aorta toracica discendente con qualche sporadica placca parietale calcifica. Normale calibro dell'aorta sottodiaframmatica fino all'emergenza del tripode e della mesenterica superiore. Buona l'emergenza delle aa-renali. Il calibro dell'aorta è di 18mm. Al di sotto di detta emergenza il calibro dell'aorta si riduce a 12mm fino al carrefour con sporadiche placche calcifiche parietali e sottile apposizione trombotica eccentrica. Regolare decorso delle iliache comuni, delle iliache esterne e delle femorali. Modesto impegno interstiziale e note di enfisema di tipo misto. Ernia delle hiatus esofageo. Fegato volumetricamente nei limiti, esente da lesioni focali, simil-steatosico. Normali milza, pancreas, surreni e reni. Piccola crisi esofitica al rene di dx. Presenza clips metalliche nello scavo pelvico.
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Per la verità l'angioTC, così come riportata, non farebbe accenno ad alterazioni dello scarico venoso.
La sintomatologia potrebbe essere a questo punto ascrivibile ad un linfedema verosimilmente secondario all'intervento subito e al trattamento radioterapico, dei quali rappresenta conseguenza relativamente frequente.
E' in ogni caso indispensabile che si sottoponga ad una verifica specialistica dal vivo, anche sul versante urologico.
La sintomatologia potrebbe essere a questo punto ascrivibile ad un linfedema verosimilmente secondario all'intervento subito e al trattamento radioterapico, dei quali rappresenta conseguenza relativamente frequente.
E' in ogni caso indispensabile che si sottoponga ad una verifica specialistica dal vivo, anche sul versante urologico.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 11/11/2013.
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