Safenectomia in tao
Gentili dottori, scrivo per mia madre, anni 70, da 12 portatrice di protesi mitrale meccanica che già da 4 anni avrebbe dovuto sottoporsi a safenectomia bilaterale. (L'arto inf. sn già trattato all'età di 30 anni) Premetto che 4 anni fa vi aveva scritto di persona per essere consigliata sul tipo di intervento al quale gentilmente avete dato seguito. Visto però che il chirurgo al quale ci eravamo rivolti propendeva per l'intervento tradizionale, abbiamo di anno in anno rimandato per paura delle complicanze durante e nel corso postoperatorio La situazione comunque non sembra essere peggiorata ma i dubbi sul tipo di intervento rimangono e siamo ancora qua a chiedervi se per i portatori di protesi mitrale meccanica si siano nel frattempo aggiunte metodiche meno invasive. Faccio presente che mia madre gode attualmente di buona salute ed è esente da altre patologie. Grazie anticipatamente di cuore e buon lavoro.
Comunico il risultato dell'ecocolordoppler:
Arto inferiore dx: circolo venoso pervio e continente. Insufficienza della giunzione safeno-femorale e della grande safena lungo tutto il suo decorso. Grossa collaterale insufficiente a livello mediale di coscia subito al di sopra del ginocchio. Altre collaterali insufficienti a livello di gamba. Pervia e continente la giunzione safeno-poplitea e la piccola safena. Ectasie capillari.
Arto inferiore sn: circolo venoso pervio e continente. Pregresso stripping della grande safena. Collaterali alla crosse e collaterale insufficiente a livello mediale di coscia. Pervia e continente la giunzione safeno-poplitea e la piccola safena. Ectasie capillari.
Comunico il risultato dell'ecocolordoppler:
Arto inferiore dx: circolo venoso pervio e continente. Insufficienza della giunzione safeno-femorale e della grande safena lungo tutto il suo decorso. Grossa collaterale insufficiente a livello mediale di coscia subito al di sopra del ginocchio. Altre collaterali insufficienti a livello di gamba. Pervia e continente la giunzione safeno-poplitea e la piccola safena. Ectasie capillari.
Arto inferiore sn: circolo venoso pervio e continente. Pregresso stripping della grande safena. Collaterali alla crosse e collaterale insufficiente a livello mediale di coscia. Pervia e continente la giunzione safeno-poplitea e la piccola safena. Ectasie capillari.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
allo stato attuale non vi è nulla da aggiungere a quanto già consigliato nelle precedenti richieste di consulto.
Gentile Utente,
allo stato attuale non vi è nulla da aggiungere a quanto già consigliato nelle precedenti richieste di consulto.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#3]
Dipende dall'entità dei disturbi soggettivi che la condizione venosa comporta e dalla possibilità di emendarli con altri presidi (elastocompressione, terapia medica, ecc.).
Il rischio di flebite o di TVP dovrebbe essere minimizzato dalla stessa TAO.
Sinceramente, ma sempre con i limiti di una valutazione a distanza, propenderei per un atteggiamento chirurgico astensionista o quanto meno limitato alla correzione dei punti di fuga evitando lo stripping.
Il rischio di flebite o di TVP dovrebbe essere minimizzato dalla stessa TAO.
Sinceramente, ma sempre con i limiti di una valutazione a distanza, propenderei per un atteggiamento chirurgico astensionista o quanto meno limitato alla correzione dei punti di fuga evitando lo stripping.
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Utente
Gentile dottore, cosa intende per correzione dei punti di fuga? Qualunque chirurgo del settore sarebbe in grado di applicare tale metodica, altrimenti a chi rivolgersi? Forse con tale intervento si eviterebbe l'anestesia generale? Se così fosse noi tutti saremmo indubbiamente più tranquilli. Mi creda, non sapendo quale decisione prendere, ci troviamo davvero in un vicolo cieco. Grazie di cuore
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La moderna chirurgia venosa si avvale di numerose tecniche complementari o alternative allo stripping (chirurgia emodinamica, legature selettive, termoablazione con laser o radiofrequenza), che consentono di adattare la procedura non solo alle condizioni anatomopatologiche, ma anche alle condizioni cliniche di ciascun paziente.
Credo che unbuon Chirurg poi flebolog o sarà sicuramente in grado di operare la scelta più adeguata, compreso uneventuale atteggiamento atteggiamento astensionistico qualora risultasse più vantaggioso per la paziente.
Credo che unbuon Chirurg poi flebolog o sarà sicuramente in grado di operare la scelta più adeguata, compreso uneventuale atteggiamento atteggiamento astensionistico qualora risultasse più vantaggioso per la paziente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 23/05/2013.
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