Safena sinistra
Il mio medico asl mi consiglia di togliere la safena sinistra (per il momento)
ma temo abbia un (conflitto d 'interesse).Vorrei un parere disinteressato.
Da diversi anni ho la safena sinistra dilatata e sostanzialmente continente
alle crosse e nel tratto di coscia con ectasia ed incontinenza valvolare a livello
sottogenicolare con delle collaterali sulla faccia postero mediale alimentate in parte dalle perforanti incontinenti e con varici distrettuali.la safena esterna
è pervia alle crosse e nel decorso con piccole collaterali sulla faccia postero laterale.
Non flebotrombosi nè varicoflebiti superficiali in atto.
Non ho assolutamete dolori o disagio.
Grazie e Saluti
ma temo abbia un (conflitto d 'interesse).Vorrei un parere disinteressato.
Da diversi anni ho la safena sinistra dilatata e sostanzialmente continente
alle crosse e nel tratto di coscia con ectasia ed incontinenza valvolare a livello
sottogenicolare con delle collaterali sulla faccia postero mediale alimentate in parte dalle perforanti incontinenti e con varici distrettuali.la safena esterna
è pervia alle crosse e nel decorso con piccole collaterali sulla faccia postero laterale.
Non flebotrombosi nè varicoflebiti superficiali in atto.
Non ho assolutamete dolori o disagio.
Grazie e Saluti
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
l'indicazione chirurgica nell'insufficienza venosa nasce da una serie di valutazioni che comprendono rilevi clinici (segni e sintomi) e strumentali, nonché considerazioni prognostiche in relazione alle condizioni generali del soggetto (patologie concomitanti, habitus corporeo, ecc.) per noi difficili da compiere a distanza, soprattutto quando si richieda una seconda opinione riguardo una indicazione già posta da altri.
Vanno tenute conto anche le possibili complicazioni delle varici non trattate (flebite, trombosi venosa profonda, ulcere cutanee, ecc.)
Consideri infine che il trattamento chirurgico non prevede sempre e solo la safenectomia, ma che diverse tecniche ed estensione dell'intervento potrebbero essere individuate se indicate.
In definitiva Le consiglierei di ricercare una ulteriore valutazione dal vivo, per quanto possibile "disinteressata" e che riscuota la Sua fiducia.
Gentile Utente,
l'indicazione chirurgica nell'insufficienza venosa nasce da una serie di valutazioni che comprendono rilevi clinici (segni e sintomi) e strumentali, nonché considerazioni prognostiche in relazione alle condizioni generali del soggetto (patologie concomitanti, habitus corporeo, ecc.) per noi difficili da compiere a distanza, soprattutto quando si richieda una seconda opinione riguardo una indicazione già posta da altri.
Vanno tenute conto anche le possibili complicazioni delle varici non trattate (flebite, trombosi venosa profonda, ulcere cutanee, ecc.)
Consideri infine che il trattamento chirurgico non prevede sempre e solo la safenectomia, ma che diverse tecniche ed estensione dell'intervento potrebbero essere individuate se indicate.
In definitiva Le consiglierei di ricercare una ulteriore valutazione dal vivo, per quanto possibile "disinteressata" e che riscuota la Sua fiducia.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 02/05/2013.
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