2003 un intervento di alluce valgo ed estensione di alcuni tendini delle dita del piede sinistro
Sono un donna di 34 anni, ho subìto nel nov. 2003 un intervento di alluce valgo ed estensione di alcuni tendini delle dita del piede sinistro; ho avuto un post-operatorio, a prescindere dolorosissimo, ma per quanto riguarda il gonfiore è stato sempre modesto.
Vi informo che mi mancano entrambe le safene, operate una a 16 anni e l'altra a 23, ho avuto una gravidanza 2 anni fa, ma a livello di circolo venoso profondo e superfiaciale, verificabile da vari ecocolordoppler eseguiti, sto bene dopotutto.
Nei mesi successivi al post-operatorio ho avuto molto spesso il piede gonfio nella parte superiore e un pò la caviglia - oltretutto sul dorso del piede ho una cicatrice ipertrofica che mi crea un'aderenza e dalla quale a mio parere da li in poi si crea il rigonfiamento, che non è costante, ma alcuni giorni c'è altri no.
Nel mese di aprile di quest'anno ho effettuato un'esame angiologico dal quale mi è stato detto che a causa dell'intervento è scaturito un linfedema.
Il mese successivo ho voluto ripetere visita angiologica con eco-dopller da altro medico, al quale ho riferito la diagnosi della collega - il risultato è stato che per lui non ho linfedema, ma che si può trattare di leggera stasi linfatica - da fare nuoto, presso terapia e/o linfodrenaggio ed assumere meliven cps.
Ho letto che per problemi venosi e linfatici si può utilizzare la mesoterapia, credete che possa essere utile e cosa pensate del mio caso?
In attesa, ringrazio e saluto cordialmente.
Vi informo che mi mancano entrambe le safene, operate una a 16 anni e l'altra a 23, ho avuto una gravidanza 2 anni fa, ma a livello di circolo venoso profondo e superfiaciale, verificabile da vari ecocolordoppler eseguiti, sto bene dopotutto.
Nei mesi successivi al post-operatorio ho avuto molto spesso il piede gonfio nella parte superiore e un pò la caviglia - oltretutto sul dorso del piede ho una cicatrice ipertrofica che mi crea un'aderenza e dalla quale a mio parere da li in poi si crea il rigonfiamento, che non è costante, ma alcuni giorni c'è altri no.
Nel mese di aprile di quest'anno ho effettuato un'esame angiologico dal quale mi è stato detto che a causa dell'intervento è scaturito un linfedema.
Il mese successivo ho voluto ripetere visita angiologica con eco-dopller da altro medico, al quale ho riferito la diagnosi della collega - il risultato è stato che per lui non ho linfedema, ma che si può trattare di leggera stasi linfatica - da fare nuoto, presso terapia e/o linfodrenaggio ed assumere meliven cps.
Ho letto che per problemi venosi e linfatici si può utilizzare la mesoterapia, credete che possa essere utile e cosa pensate del mio caso?
In attesa, ringrazio e saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.3k visite dal 04/08/2005.
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