Stent e cardioaspirina
[#1]
Buonasera,
non ci ha fornito molti particolari per poter rispondere alla sua domanda, ma soprattutto riteniamo che la risposta la possano dare soltanto i chirurghi vascolari o angioradiologi che hanno posizionato lo stent.
In ogni caso, fino a disposizioni contrarie, non sospenda assolutamente la cardioaspirina.
Buona serata
non ci ha fornito molti particolari per poter rispondere alla sua domanda, ma soprattutto riteniamo che la risposta la possano dare soltanto i chirurghi vascolari o angioradiologi che hanno posizionato lo stent.
In ogni caso, fino a disposizioni contrarie, non sospenda assolutamente la cardioaspirina.
Buona serata
Prof. UGO BERTOLDO
[#2]
Utente
Egregio prof. La ringrazio per la risposta. Non ho fornito tanti particolari perchè la situazione è molto complessa. Cercherò di riassumere. Si tratta di mia figlia che all'età di 14 anni fu operata in laparoscopia per una cisti ovarica dx rivelatasi all'esame istologico un corpo luteo emorragico.Durante l'intervento fu lesionata la vena iliaca dx, quindi emoperitoneo e 2°intervento in laparotomia. Assorbimento dell'emorragia e asportazione di appendice flemmunosa (il reale problema non diagnosticato). Ma non avendo approfondito l'origine di quella perdita ematica, il quadro clinico peggiorò e i medici furono costretti a trasfondere e a sottoporre mia figlia a cure massicce visto anche il valore del d dimero che aumentò fino a superare valore 2000 (stava entrando in CID). Poi lentamente cominciò a migliorare e dopo un mese circa di ricovero in ospedale fu dimessa. Ma non era finita qui perchè dopo un anno e mezzo circa comminciarono i problemi al cuore e dopo diverse indagini fu scoperto che dove c'era la lesione si era creata una fistola artero venosa tra arteria iliaca comune dx e vena iliaca dx. quindi l'intervento di posizionamento di stent (per via inguinale), Cura con clexane, poi 7 mesi di comadin e 1 anno e mezzo di cardioaspirina.Adesso il problema è che ho qualche dubbio: il chirurgo che l'ha operata all'ultimo controllo mi ha detto di sospendere la cardioaspirina e la relativa protezione per lo stomaco (cosa che ho fatto da un anno circa) ma il medico di famiglia e l'endocrinologa che tengono mia figlia in cura per tiroidite autoimmune sono contrari a questa sospensione. Per questo tengo particolarmente al parere di un altro specialista. Mi scuso per la lungaggine, ma non potevo abbreviare più di così. Resto in attesa di un Suo parere. Grazie
[#3]
Buongiorno,
Prima di prendere una decisione definitiva, è necessario avere in mano un Ecocolordoppler recente che documenti la situazione vascolare dell'arteria iliaca comune dove è stato posizionato lo stent.
Comunque farei alcune considerazioni:
- la cardioaspirina è stata già sospesa da un anno (se ho capito bene),
- è stato posizionato uno stent verosimilmente di breve lunghezza (visto il tipo di lesione e la sede).
- sua figlia ha delle arterie sane, vista la giovane età, per cui l'indicazione all' assunzione di Cardioasiprina "a vita" si discosta dalle indicazioni che vengono date nella stragrande maggioranza dei pazienti portatori di stent: infatti la maggioranza di questi sono pazienti anziani con arterie malate, aterosclerotiche, con multipli fattori di rischio vascolare, e che quindi assumono Cardioaspirina a tempo indeterminato.
Le consiglieremmo quindi un Ecocolordoppler, da far valutare innanzitutto ai suoi curanti.
Ci tenga informati.
Buona giornata
Prima di prendere una decisione definitiva, è necessario avere in mano un Ecocolordoppler recente che documenti la situazione vascolare dell'arteria iliaca comune dove è stato posizionato lo stent.
Comunque farei alcune considerazioni:
- la cardioaspirina è stata già sospesa da un anno (se ho capito bene),
- è stato posizionato uno stent verosimilmente di breve lunghezza (visto il tipo di lesione e la sede).
- sua figlia ha delle arterie sane, vista la giovane età, per cui l'indicazione all' assunzione di Cardioasiprina "a vita" si discosta dalle indicazioni che vengono date nella stragrande maggioranza dei pazienti portatori di stent: infatti la maggioranza di questi sono pazienti anziani con arterie malate, aterosclerotiche, con multipli fattori di rischio vascolare, e che quindi assumono Cardioaspirina a tempo indeterminato.
Le consiglieremmo quindi un Ecocolordoppler, da far valutare innanzitutto ai suoi curanti.
Ci tenga informati.
Buona giornata
[#4]
Utente
Egregio prof., adesso mi è chiara la differenza di trattamento farmacologico tra un portatore "sano" di stent e uno anziano con patologie. Devo dedurre che in un paziente giovane e sano la possibilità che si formi una placca intorno allo stent dal quale potrebbe partire un embolo è abbastanza remota? Le trascrivo il referto angio tac fatto prima del posizionamento dello stent e poi quello dell'ultimo controllo ecografico.
ANGIO TAC: Aorta regolare per decorso e calibro, normoopacizzata. Normali i vasi splancnici.A livello del tratto prossimale dell'iliaca comune dx, a circa 1 cm dal carrefour, si segnala comunicazione diretta (fistola) dell'arteria con la vena cava, quest'ultima dilatata in tutto il suo decorso ed opacizzata in tempi arteriosi; ectasica inoltre la vena iliaca e l'ipogastrica omosede. A carico del suddetto segmento arterioso iliaco, si segnala dilatazione pseudoaneurismatica della parete anteriore delle dimensioni di circa 10 mm. Normale l'arteria iliaca sx. - Ecocolordoppler addom.-Aorta addominale pervia con flussi fisiologici. Arteria iliaca comune dx pervia con flussi fisiologici a monte, a valle e intrastent. Vena iliaca comune e vena cava inf. pervie, normocomprimibili, presentano un calibro regolare (11,8 mm). Flussi fasici con gli atti del respiro. Sistema venoso femorale dx pervio, normocomprimibile in assenza di segni di TVP. Crosse S-F dx pervia e continente. Gradirei Sua opinione. Cordialmente
ANGIO TAC: Aorta regolare per decorso e calibro, normoopacizzata. Normali i vasi splancnici.A livello del tratto prossimale dell'iliaca comune dx, a circa 1 cm dal carrefour, si segnala comunicazione diretta (fistola) dell'arteria con la vena cava, quest'ultima dilatata in tutto il suo decorso ed opacizzata in tempi arteriosi; ectasica inoltre la vena iliaca e l'ipogastrica omosede. A carico del suddetto segmento arterioso iliaco, si segnala dilatazione pseudoaneurismatica della parete anteriore delle dimensioni di circa 10 mm. Normale l'arteria iliaca sx. - Ecocolordoppler addom.-Aorta addominale pervia con flussi fisiologici. Arteria iliaca comune dx pervia con flussi fisiologici a monte, a valle e intrastent. Vena iliaca comune e vena cava inf. pervie, normocomprimibili, presentano un calibro regolare (11,8 mm). Flussi fasici con gli atti del respiro. Sistema venoso femorale dx pervio, normocomprimibile in assenza di segni di TVP. Crosse S-F dx pervia e continente. Gradirei Sua opinione. Cordialmente
[#5]
Buongiorno,
Il posizionamento dello stent Viabahn è sempre seguito da terapia con antiaggreganti piastrinici sine die.
La possibilità che si formi una placca all'interno dello stent, in un soggetto giovane che presenta arterie sane, è sicuramente minore che in un soggetto anziano con arterie aterosclerotiche, ma non è assente.
Quindi anche un giovane può andare incontro a formazione di placca intrastent, anche se mancano i classici fattori di rischio degli anziani.
In una donna giovane possono esistere fattori di rischio, soprattutto (non so se è il caso di sua figlia) il tabagismo, l'assunzione di contraccettivi orali, la familiarità per patologie vascolari, la trombofilia.
Quindi, per concludere, non possiamo essere noi a poter decidere la terapia.
La valutazione complessiva ed il follow up devono essere fatti in prima persona dai suoi curanti, chirurghi vascolari, angioradiologi, ematologi.
Cordiali saluti
Il posizionamento dello stent Viabahn è sempre seguito da terapia con antiaggreganti piastrinici sine die.
La possibilità che si formi una placca all'interno dello stent, in un soggetto giovane che presenta arterie sane, è sicuramente minore che in un soggetto anziano con arterie aterosclerotiche, ma non è assente.
Quindi anche un giovane può andare incontro a formazione di placca intrastent, anche se mancano i classici fattori di rischio degli anziani.
In una donna giovane possono esistere fattori di rischio, soprattutto (non so se è il caso di sua figlia) il tabagismo, l'assunzione di contraccettivi orali, la familiarità per patologie vascolari, la trombofilia.
Quindi, per concludere, non possiamo essere noi a poter decidere la terapia.
La valutazione complessiva ed il follow up devono essere fatti in prima persona dai suoi curanti, chirurghi vascolari, angioradiologi, ematologi.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Egregio prof., La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato. Le Sue considerazioni mi hanno chiarito le idee e al prossimo controllo farò presente al chirurgo che l'ha operata il mio timore riguardo l'assunzione o meno della cardioaspirina. Certamente, dopo tutte le pene che abbiamo patito, non voglio che mia figlia sia esposta ad alcun rischio. Anche se non fuma e non assume contraccettivi orali (vorrebbe prendere la pillola per curare una forma medio grave di acne) ha familiarità per patologie vascolai in quanto il nonno ha avuto un infarto all'età di 53 anni e lei stessa ha sempre mani e piedi esageratamente freddi. Comunque, non sono da sottovalutare neppure gli effetti collaterali della cardioaspirina che già le aveva causato qualche problema gastrointestinale nonostante assumesse la protezione per lo stomaco. Penso che occorra una valutazione molto attenta che farà al più presto. Se permette prof.Bertoldo, avrei un'ultima domanda: come Le ho poc'anzi accennato, mio padre, portatore di 4 by pass, assume da più di 25 anni ibustrin cp senza neppure la protezione e non ha mai avuti problemi. E' stata una sua fortuna o il prodotto ha meno effetti collaterali? Spero in una Sua risposta. Le auguro buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.7k visite dal 23/11/2012.
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